Cesare pavese la terra e la morte

È l’amore ciò che spinge Pavese a questo passaggio, sono “parole legate a lei e al desiderio di lei”. Il libro è composto da un’unica voce divisa in due sezioni, segno di due epoche, due storie. Due donne...  (G. L.)

I versi de La terra e la morte furono scritti da Cesare Pavese a Roma, tra il 27 ottobre e il 3 dicembre del 1945. Il gruppo di queste nove poesie fu pubblicato, nel 1947, ne "Le tre Venezie" di Padova, rivista diretta da Antonio Barolini. Due poesie ("Terra rossa terra nera" e "Tu non sai le colline") uscirono anche nel catalogo Mostra di disegni del pittore Ernesto Treccani (Milano, Galleria di pittura 1949). Ancora vivente l'autore, il gruppo di questi testi fu integralmente riportato da Giacinto Spagnoletti nella sua Antologia della poesia italiana 1909 - 1949 (Modena, Guanda 1950). Le dieci poesie di Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, scritte per Constance Dowling, probabilmente a Torino, furono ritrovate dopo la morte di Pavese in una cartella nella scrivania del suo ufficio presso Einaudi. Dattiloscritte, portavano titoli e date di pugno dell'autore, come anche di pugno dell'autore era il frontespizio. Sono state pubblicate nel volume postumo omonimo (Torino, Einaudi 1951) insieme a La terra e la morte.