Bere vino aperto da un mese fa male

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22 risposte

Salve, da circa un mese ho iniziato a bere una bottiglia intera di vino ogni venerdì sera, questa settimana sono andata a casa di una persona e martedì ho bevuto ancora una bottiglia intera di vino e mercoledì abbiano bevuto insieme due bottiglie di vino. in più ho fumato delle sigarette, non sono abituata a questo, visto che lo faccio da un mese. Comunque, fatto sta che sono stati due giorni bellissimi, ma da quando sono tornata a casa, ieri pomeriggio, ad un certo punto mi é venuta un'ansia assurda, mi comprimeva lo stomaco, avevo dei pensieri negativi, mi sentivo molto sola, etc. Per quanto riguarda i sintomi fisici mi batteva forte il cuore, e visto che in questi due giorni ho dormito poco e niente adesso continuo ad avere molto sonno, ho perso anche l'appetito; Ci sono dei momenti in cui ho ancora l'ansia... altri invece dove sono tranquilla. Volevo chiedere se tutto questo dipende dall"alcol, anche se ho ho bevuto mercoledì notte/mattina e adesso é venerdì. Riflettendo mi sta capitando una cosa bella, sto frequentando una persona, e io non ho amici, non ho una vita sociale, quindi questo é già molto per me, i due giorni con lui sono stati belli e ho conosciuto anche qualche suo amico. Comunque, fino a giovedì mattina, prima di tornare, non sentivo questa ansia, che poi non é tristezza, ma adesso mi sembra che in alcuni momenti mi crolli addosso il mondo e non capisco perché... spero tanto che sia per l'alcol.

Gentilissima, piuttosto che domandarsi se i suoi sintomi recenti (alcuni psicologici, come l’ansia, la tendenza ad avere pensieri negativi e la sensazione di sentire il mondo che le crolla addosso; altri, apparentemente, fisici) possano essere stati prodotti dall’assunzione di alcol dovrebbe io credo domandarsi come mai senta proprio ora la necessità di bere, dal momento che prima non faceva. Potrebbe esserci un nesso tra l’aver conosciuto questa persona, il presentarsi di questi sintomi, e questo nuovo desiderio di bere? Domandarsi il perché di questi sintomi non è solo giusto ma è anche necessario per poter fare chiarezza in se stessa, e capire che cosa desidera davvero dalla sua vita e da una relazione. Può contattare uno psicoterapeuta e raccontargli quel che ha scritto qui a noi. Può partire da qui. Vedrà che un percorso di analisi di se stessa la aiuterà a stare finalmente bene. Un caro saluto, Marta Corradi

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Bere vino aperto da un mese fa male

Buonasera, come scritto da lei sta vivendo una situazione bella, ma nello stesso tempo non si sente bene fisicamente e mentalmente. Dovrebbe porsi delle domande in merito al proprio stato d'animo nato in questo momento e riflettere sul perché sta accadendo adesso. Le consiglio una consulenza psicologica per parlare più approfonditamente delle sue emozioni e del suo malessere fisico, così da riflettere insieme ad un professionista sul suo stato attuale.
Restando a disposizione, la saluto cordialmente, Dott.ssa Paola De Martino

Per dare una risposta dovrei sapere più cose sulla sua vita, non ha neanche scritta la sua età; capisco soltanto che si sente profondamente sola. A me sembra che stia usando l’alcool per essere più disinibita, infatti è riuscita ad intraprendere delle relazioni soltanto da quando beve. L’ansia che sente le dovrebbe far capire che sta entrando in una dinamica sbagliata e veramente nociva: usare l’alcool in questa quantità e in questa modalità porta velocemente alla dipendenza. (Inoltre sappiamo che gli effetti nocivi e i fattori di rischio di alcool e nicotina si potenziano a vicenda quando vengono consumati nello stesso periodo.) La sua ansia quindi non va interpretato come nemico da combattere e basta, ma è un segnale molto importante e deve essere intesa come punto di partenza per innescare un cambiamento. Da sola è molto difficile, quindi le consiglio di farsi aiutare da qualcuno. Le faccio tanti auguri! Anna Maria Schallig

Buonasera, avendo bisogno sicuramente di più informazioni per darle un quadro preciso, un consiglio mi sento sinceramente di darglielo: si metta alla prova con se stessa, cercando di capire quanto tempo riesce a stare senza bere alcolici. Questo le farà capire il suo bisogno di bere. Nello stesso tempo, quale che sia il risultato di questa sfida, si rivolga al suo medico curante e ad uno psicologo con cui poter fare chiarezza su alcune difficoltà da lei riportate (in primis l'ansia). Mi creda, non rimandi ulteriormente la risoluzione di queste problematiche. Resto a disposizione.
dott Tealdi

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Salve, condivido i pareri dei colleghi e la invito anche io più che a cercare le cause della sua ansia a concentrarsi su se stessa e su questa necessità di bere nata da poco... si rivolga ad uno specialista e provi a “svuotare il sacco” sono certa che tutta la sua solitudine ha lasciato un segno sulla sua vita e sul modo in cui ora cerca di creare nuove relazioni! Si concentri su se stessa é sempre un buon punto di partenza!

Dott.ssa Federica Serafini Psicologa Psicoterapeuta

Salve. Molto probabilmente sta attraversando un momento di crisi che necessita della presenza di uno specialista. L'alcool non può essere un palliativo poiché, è ovvio, le crea più problemi di quelli che apparentemente risolve.
Cordiali saluti Dottor Emanuele Grilli

gentile, è difficile risponderle non conoscendo altro della sua vita, quello che si è evince è che probabilmente sta sperimentando oggi una nuova parte di sè che prima non era emersa, forse più trasgressiva e questo in qualche modo la spaventa e la mette in agitazione poichè non sa come gestire questa nuova 'sè'. se ha bisogno di supporto in questa nuova fase di crescita e scoperta di sè stessa non esiti a contattare uno specialista.

carissima, lei si descrive come una persona che non ha vita sociale e sola. In seguito a quelle giornate passate con questa persona e dopo esservi salutate sono comparsi i sintomi fisici e l'ansia, giusto? Ecco quello che mi è venuto subito da pensare che questa ansia sia legata al fatto che vi siete salutati e da quello che racconta non dice se questa sia una relazione sentimentale o sessuale che abbia un seguito. Come vi siete lasciati? Continuerete a sentirvi? Bere (nella mia ipotesi che le condivido e che è tutta da verificare quindi la prenda solo se le risuona) mi pare come un modo per ritrovare le sensazioni provate con lui ma questo aspetto può essere rischioso. Visto che la situazione è solo all'inizio le consiglio di rivolgersi ad un collega della sua zona o servizio territoriale CSM del suo territorio di appartenenza per iniziare a sviscerare quanto accaduto e capire il senso di questi sintomi anche alla luce della sua storia affettiva passata. Rimango a disposizione per ulteriori domande o chiarimenti. Un caro saluto D.ssa Ilaria Capaccioli

Gentile signora, molto spesso l’alcool diviene un immediato rimedio per affrontare situazioni della nostra vita spiacevoli e difficili. La sospensione dall’alcool porta alla fase depressiva, innescando così un circolo vizioso negativo è distruttivo. Rivolgersi ad uno specialista è il primo passo x cominciare a volersi bene un po’ di più.

Salve, dovrebbe offrirci qualche informazione in più (età per esempio). Ad ogni modo la situazione sarebbe da approfondire e capire meglio insieme ad uno psicoterapeuta. Lavorando molto con gli adolescenti le potrei dire che a volte, ma non è detto questo sia il suo caso, l'uso dell'alcool ha il senso di trovare la forza per fare delle esperienze e provare sensazioni che di solito vengono precluse, quasi fosse una spinta (ovviamente poco sana) per sbloccarsi. È da capire per esempio cosa la porta a chiudersi e così avere poche amicizie. Insomma, incominci con il ritagliarsi uno spazio psicologico tutto suo in cui poter riflettere. Resto a disposizione per ulteriori indicazioni. Saluti. Dr Pilia

Il bisogno di bere nasconde e compensa probabilmente altri bisogni insoddisfatti. Deve imparare a conoscerli, affrontarli, risolverli almeno in parte con l'aiuto di uno specialista.
Dr. Raffaele Olivieri

Salve. Probabilmente l’alcol è la risposta alla sua angoscia, non la causa. Chieda sostegno a uno specialista prima che il bere diventi un problema ancora più serio.

Buona sera, leggendo il suo racconto noto diversi elementi su cui la invito a riflettere: innanzitutto le quantità di alcol che sembrano essere diventate un'abitudine malsana, poi il fatto che sembra quasi stia utilizzando questo tipo di comportamento per far fronte al senso di solitudine e all'ansia. Sarebbe opportuno rivolgersi a uno specialista per evitare che la situazione peggiori

Salve, dai pochi elementi che trapelano dal suo messaggio, è possibile intuire che lei stia vivendo delle esperienze nuove ed intense. Nonostante queste siano piacevoli, possono essere fonte di tensione e turbamento proprio per la loro natura inedita. La possibilità di condividere le sue emozioni e la confusione che spesso generano, potrebbe essere la strada per comprendere e placare le sue angosce. Saluti. Giuditta Sestu

Buonasera! Credo che la domanda debba essere posta in modo opposto e cioè se l'ansia e la sua voglia di una vita sociale più ricca non trovino rifugio nell'alcool. Le consiglierei di rivolgersi al più presto ad uno psicoterapeuta in modo da non peggiorare la sua situazione. L'alcool di per sè non causa ansia.
Saluti

Buonasera. E' interessante che da un mese a questa parte Lei abbia, senza pregressi, iniziato a consumare una quantità di alcool pari a quella da Lei descritta. Naturalmente, il consumo di alcool non è di per sé problematico né spia di una difficoltà, ma può diventarlo laddove emerga improvvisamente, in quantità superiori al classico accompagnamento da pasto, e soprattutto in corrispondenza di un momento di vita da Lei descritto come particolare. Essa potrebbe essere la risposta a questo momento. E' infatti ben più probabile che stia avvenendo il contrario rispetto a quanto Lei ipotizza (il consumo è legato all'ansia, e non viceversa; semplicemente, esso aiuta a tenerla a bada). L'alcool modifica di certo le sensazioni viscerali e se Lei si mantiene perlopiù su di esse è possibile che avverta un cambiamento che non sa come gestire. Ma dato che il consumo è emerso ben prima dell'ansia, è più probabile che si tratti di una strategia di gestione di qualcosa che La mette in scacco. E' molto bello che Lei stia vivendo esperienze nuove, ma è evidente che qualcosa non viene riconfigurato correttamente nella storia di vita se a fronte di un racconto positivo emergono vissuti che non lo sono. Le consiglio di approfondire la situazione per comprendere cosa la mette in scacco e come uscirne al di là del consumo di alcool, che alla lunga in queste quantità può esserLe più nemico che amico. Al momento sta certamente mascherando la problematica, ed è l'unica stampella che Lei ha trovato. La psicoterapia può essere una migliore. In bocca al lupo! Cordialità, DMP

Buonasera. Molto spesso il consumo di alcool, benchè saltuario (comunque situazionale) diviene un immediato strumento di contenimento di pensieri,impulsi, sensazioni, spesso spiacevoli e invalidanti. Nonostante non si intravede una dipendenza alcolica strutturata, e bene non sottovalutare innanzitutto questo aspetto e rivolgersi quanto prima ad uno specialista.

Cordialità

Dott. Massimiliano Trossello

Gentilissimo, descrive un periodo della sua vita con molte novità. Situazioni che hanno modificato il suo stile di vita. Sembrerebbe che l'alcool, anche se non in modo continuativo, potrebbe essere considerato lo strumento che lei usa per colmare la sua ansia e gestire e mascherare le sue difficoltà relazionali. I sintomi che lei ha descritto possono essere una conseguenza dell'alcool e dello stile di vita che lei ha modificato. Converebbe che lei si rivolgesse ad uno psicoterapeuta per poter imparare a gestire meglio le sue emozioni e le sue difficoltà relazionali. Cordiali saluti

Buongiorno, una consulenza psicologica potrebbe aiutarla a chiarire meglio questa sua situazione.
Ottime cose, Dottor Andrea De Simone

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Salve, in generale è sempre stata una persona ansiosa o solo ultimamente?
Comunque le consiglio di intraprendere un percorso di psicoterapia per trovare le risposte che cerca, tra cui come affrontare l'ansia.
Buona giornata.
Dott. Fiori

Salve, il malessere di cui parla dovrebbe spingerla, come vedo che già sta facendo, a una riflessione. Il consiglio è di contattare un professionista per una consulenza psicologica.
Un saluto,
MMM

Buonasera, penso che al momento attuale, rivolgersi ad uno psicologo potrebbe esserle di aiuto per fare chiarezza e avere maggiore comprensione del periodo e della difficoltà che sta vivendo. Un saluto, Dott. Alessandro D'Agostini

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