Il
pollo è ampiamente considerato uno dei tipi di carne più versatili. È assolutamente vero che spesso tendiamo ad usare il pollo in molti pasti. Anche se il pollo è solitamente conosciuto come una scelta sana, questo non significa che sia una buona scelta servire questo volatile quotidianamente. Ecco perché! Molte persone servono il pollo regolarmente. Non solo è adatto a molti piatti, ma è anche relativamente facile da preparare e
piace a molte persone. Un’altra ragione per cui molte persone scelgono il pollo è perché è un tipo di carne magra. Contiene molte proteine, mentre il suo contenuto di grassi è basso rispetto alle carni rosse. Sembrano un sacco di buone ragioni per mangiare molto pollo, giusto? Beh, no. Potrebbe portare ad alcuni dei seguenti problemi. Sappiamo che una dieta varia è la chiave per uno stile di vita sano. Questo è vero anche per il consumo di
pollo: troppa della stessa cosa non è benefica, perché può portare a problemi di salute. Un consumo eccessivo di pollo fa male al tuo peso, al tuo cuore e corri un rischio maggiore di contrarre un’intossicazione alimentare. Leggi di più sui rischi di mangiare troppo pollo nella prossima pagina. Pagina 1/2Non molte persone conoscono le conseguenze del mangiare troppo pollo
Mangiare pollo
Troppo pollo
«Mia madre non ha mai lottato contro il peso. Per lei le diete sono sempre state una perdita di tempo». Kelly Hogan è una maestra elementare del North Carolina e mamma di tre figli. È da quando è ragazzina che combatte il peso in eccesso («ho provato qualsiasi dieta. Morivo di fame e poi riprendevo il doppio dei chili persi») ma oggi, dopo tre gravidanze e una vita a rincorrere la forma perfetta, ce l’ha fatta. «Non cerco proseliti», ha spiegato a Goodhousekeeping, «vorrei solo provare a incoraggiare le persone che lottano. Devono capire che il regime alimentare giusto può davvero aiutarli a vivere in salute».
La mia vita a zero carb
«Quando mi sono sposata, nel 2002, pesavo 100 chili. Tre anni dopo, quasi 120. La mia salute stava progressivamente peggiorando, così mi sono rivolta al mio medico. “Ti garantisco che se segui una dieta povera di carboidrati,
starai meglio”, mi disse. Dovevo dire addio a tutti i cibi che amavo di più e in cambio avrei riconquistato benessere e serenità. Allora ci ho provato.
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Ho trovato la MIA dieta
Ho
iniziato a mangiare più carne e uova, lasciando da parte pasta e dolci. E ho perso subito un sacco di peso. E mi sentivo bene, molto molto bene. Giorno dopo giorno scoprivo e mi convincevo sempre di più che il “nemico” del mio peso forma fossero i carboidrati. Eliminandoli definitivamente, ok è un’ovvietà, si dimagrisce davvero. Poi mi sono informata e navigando sul web ho scoperto una dieta creata quasi 100 anni fa dall’etnologo Vilhjalmur Stefansson, quasi interamente a base di carne, pensata
prendendo come esempio l’alimentazione del popolo eschimese e degli indiani Inuit, le due popolazioni con la percentuale di incidenze di cancro più basse del pianeta e con quella di fertilità più alta.
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La dieta zero carb sarà la soluzione? Ho pensato. Però ALT: non pensavo a una dieta restrittiva solo a base di petti di pollo, tutt’altro. Ho eliminato i carboidrati a base di farine raffinate e lo zucchero, è vero, ma su suggerimento del mio medico, ho cercato di bilanciare il tutto con frutta, uova, cereali e legumi qb. Oggi mangio quasi un chilo di carne al giorno, dal pollo alla
bistecca, e non mi sono mai sentita meglio. Dal 2002 a oggi, ho perso quasi 60 chili».