Show FRUTTA E MERENDA La frutta può essere aggiunta alla dieta del bambino in qualunque momento, ma non abbiate fretta di dargliene molta, perché non è nutriente come il latte: contiene meno vitamine di quest’ultimo e quasi niente proteine. Potete offrire una merenda di mela o pera o banana grattugiate o passate senza aggiunta di zucchero. Se avete iniziato lo svezzamento prima dei sei mesi, evitate di dare pesce, uovo, latticini (yogurt, formaggi) e agrumi. Sono alimenti che possono più facilmente causare allergie. Dopo i sei mesi si può cominciare ad usare la pastina al posto del semolino ed è bene aumentare la varietà di verdure da far assaggiare al bambino. E' bene anche cominciare ad usare i legumi (piselli, fagioli, lenticchie, ceci), all’inizio in piccole quantità e poi liberamente. Si può cominciare a condire la pastina col pomodoro crudo. A merenda il bambino può cominciare a prendere dello yogurt fresco intero, magari con un po' di frutta, e comunque può assaggiare tutti i tipi di frutta disponibili. Il latte materno viene offerto sempre a richiesta, almeno fino a un anno di età. Solitamente a questo punto le poppate sono diminuite notevolmente di numero, ma costituiscono sempre una quota importante, se non la più importante, del nutrimento del bambino. DA 9-12 MESI - Il cibo degli adulti esercita una speciale attrazione per il piccolo che sta già seduto e comincia ad usare le mani. Lasciatelo partecipare fin dall’inizio al pasto dei grandi, mettendolo a sedere a tavola con voi. A quest’età la maggior parte dei bambini posseggono le abilità manuali per alimentarsi da soli, per bere da una normale tazza afferrandola con due mani, e per mangiare il cibo preparato per il resto della famiglia, con adattamenti minimi come il tagliare il cibo in pezzi che possano essere masticati, presi da un cucchiaio o afferrati con le dita. … importante, per ragioni nutritive e di sviluppo, dare al bambino cibi appropriati per l’età, della giusta consistenza e nel modo corretto. Lasciategli usare le mani, non imboccatelo sempre. La conquista di alimentarsi da solo è molto importante e, se anche sporca un po' la tavola e dintorni e rompe qualcosa, val bene la soddisfazione che gli si da. Per cominciare una crosta di pane può essere sufficiente a soddisfarlo, ma via via che cresce vorrà assaggiare di tutto. Lasciatelo fare. Dopo il nono mese circa, il lattante è pronto ad assaggiare veramente di tutto. Quindi offritegli sempre più spesso il cibo che avete preparato per voi. Non è più così importante se in questo modo prende un po' di sale, basta che non si tratti di cibi particolarmente pesanti o salati. La maggior parte dei cibi di una dieta di tipo mediterraneo può essere somministrata anche ad un lattante dai nove mesi in poi, opportunamente sminuzzata. A un anno potete smettere di preparare pappine e passati, dovete solo compensare la mancanza di una dentatura completa del bambino sminuzzando e triturando il cibo che avete preparato per voi. E' importantissimo lasciar fare al bambino per conto suo. Mettetegli il piattino davanti e lasciate che si alimenti con le sue mani. Molto presto sarà capace di usare un cucchiaino da solo e mangiare sarà per lui una soddisfazione e un piacere. Se lo imboccate sempre il pasto sarà una cosa che subisce e non una cosa divertente da fare. Quando sembra essere sazio, non insistete. Il bambino sa quanto cibo gli serve. Se cercate di forzarlo a mangiare lo indurrete a ribellarsi e a mangiare in realtà di meno, oppure, al contrario, lo abituerete ad una alimentazione eccessiva, che causerà problemi in seguito. Per garantire che il fabbisogno di energia e nutrienti di un bambino che cresce sia soddisfatto, si deve offrire un’ampia gamma di cibi ad alto valore nutritivo. Offrire una dieta varia serve anche a migliorare l’appetito. Benché la composizione del consumo di alimenti vari da pasto a pasto, l’introito giornaliero di energia di un bambino tende ad essere relativamente costante. Se è loro offerta un’ampia gamma di alimenti nutrienti, la maggioranza dei bambini tende a scegliere una composizione variata e ad avere istintivamente una dieta completa di tutti i nutrienti necessari Cosa sapere ancora ?
Dopo i 12 mesisi raccomandano 200-400 ml/al giorno di latte vaccino intero non diluito se altri cibi di derivazione animale sono inclusi nella dieta, 300-500 ml/al giorno se non lo sono. Per garantire che il latte sia microbiologicamente sicuro, è importante che sia pastorizzato o bollito prima dell’uso. Il latte vaccino scremato (di solito con meno dello 0.5% di grassi) o parzialmente scremato (1.5- 2% di grassi) ha un contenuto di energia e vitamine significativamente minore rispetto al latte intero e non è raccomandato per bambini sotto i due anni. Il latte fresco scade in pochi giorni. La fermentazione ne estende la durata e ne permette la conservazione ed il trasporto. I latti fermentati sono simili al latte fresco dal punto di vista nutrizionale, sono un’ottima fonte di nutrienti quali calcio, proteine, fosforo e riboflavina. I due prodotti più comuni della fermentazione sono lo yogurt e il formaggio. Possono essere introdotti in piccole quantità dall’età di circa sei–nove mesi.
Voglio crescere mio figlio con una dieta vegetariana. Ci sono dei rischi di cui devo tenere conto? Le diete vegetariane escludono in varia misura prodotti animali (uova, formaggi); le diete vegan li escludono del tutto. La preoccupazione maggiore per queste diete riguarda il rischio di carenze nutrizionali. Queste includono le carenze di ferro, zinco, riboflavina, vitamina B12, vitamina D e calcio (specialmente per le diete vegan), oltre all’inadeguato apporto calorico. Queste carenze sono più probabili in individui con bisogni aumentati, come i lattanti, i bambini e le donne in gravidanza e durante l’allattamento. Sebbene l’inclusione di prodotti animali non garantisca automaticamente l’adeguatezza di una dieta, è più facile riuscire ad avere una dieta bilanciata con prodotti animali che senza. Una dieta vegetariana con uova, latte e derivati fornisce proteine di alta qualità ed è una buona fonte di vitamine del gruppo B e di calcio. Problemi possono insorgere con le diete vegan. Un bambino di 6–24 mesi con dieta vegan deve ricevere una grande varietà di proteine vegetali. Ogni pasto deve comprendere due fonti complementari di proteine, come legumi e grano, o riso e lenticchie. Una dieta vegan o macrobiotica molto rigorosa, specialmente se combinata con un consumo rigido di soli cibi naturali e biologici, può avere gravi effetti secondari e deve essere scoraggiata durante il periodo di alimentazione fino a tre anni. Comporta un alto rischio di carenze nutrizionali e sono stati descritti casi di malnutrizione proteico–energetica, rachitismo, ritardo di crescita e ritardo dello sviluppo psicomotorio in lattanti e bambini. Quante volte a settimana carne nello svezzamento?La carne va proposta 3-4 volte alla settimana, e mai due volte nella stessa giornata.
Quante volte carne ai neonati?La carne dovrebbe essere aggiunta alla pappa non più di 4-5 volte alla settimana; all'inizio negli altri pasti potrà essere sostituita con un cucchiaio di parmigiano, poi con altro formaggio o prosciutto, e infine con legumi, uovo, pesce.
Quanti omogeneizzati di carne al giorno?La porzione corretta di carne (fresca) che dovrebbe assumere a pasto un bambino di 2 anni è di circa 20 g, 30 g invece per il pesce (fresco o surgelato). Carne e pesce peraltro vanno senz'altro alternati con legumi, uova e formaggi.
Quanta carne dare a 6 mesi?Tabella dello svezzamento: le quantità. |