Come si cura la pianta di orchidea

Fioritura delle Orchidee (Phalaenopsis) oltre 3 mesi

Con le giuste cure potrai godere a lungo della fioritura della tua Phalaenopsis, fino a oltre 3 mesi. E sapevi che dopo la fioritura, con una pausa di riposo per la pianta di circa sei mesi, può fiorire di nuovo? Abbiamo messo insieme una serie di consigli per permetterti di godere il più a lungo possibile della bellezza della tua Phalaenopsis e aiutarti a far fiorire le tue orchidee più e più volte.

Temperatura e luce

Le migliori condizioni per la Phalaenopsis sono una temperatura minima notturna di 16°C e una temperatura massima diurna di 24°C. La temperatura diurna ideale è tra i 20°C e 22°C. Questa orchidea ha in effetti bisogno di tanta luce ma non tollera la luce diretta del sole, sicuramente non nei mesi estivi. Una collocazione ideale è su un davanzale rivolto verso (nord) est o (sud)ovest. Se le foglie ingialliscono può essere il segnale di troppa luce solare diretta. La caduta di fiori o di foglie verde scuro potrebbe indicare una possibile carenza di luce.

Acqua e umidità

Non annaffiare il cuore della pianta ma solo la terra del vaso. L’acqua piovana è meglio dell’acqua di rubinetto che spesso è eccessivamente calcarea. È preferibile annaffiare all’inizio della giornata e anzi, la cosa migliore sarebbe immergere il vaso per 5-10 minuti in un secchio pieno d’acqua. In questo modo l’orchidea sta bene per sette giorni senza acqua. Nel suo ambiente naturale la Phalaenopsis gode di un alto grado di umidità. Se vuoi quindi coltivare o moltiplicare la pianta, questo avviene meglio in luoghi umidi, come una cucina, bagno o serra.

Terriccio e concime

È importante che il terriccio della Phalaenopsis sia ben areato in modo da offrire un drenaggio umido. L’ideale è quindi il terriccio speciale per orchidee che si trova in quasi tutti i centri di giardinaggio. Preferibilmente non usare il normale terriccio da vaso. Inoltre siccome in questo terriccio areato per orchidee si trovano poche sostanze nutritive, è meglio concimare le Phalaenopsis attraverso l’acqua di irrigazione con lo speciale concime per orchidee in vendita. La concimazione è necessaria nei mesi da marzo ad ottobre, circa per due volte al mese.

Verso la fioritura

Una volta che la Phalaenopsis è sfiorita la si può far fiorire di nuovo. Per fare ciò occorre tagliare il ramo al di sopra del secondo nodo, ovvero il punto di ispessimento del ramo cominciando a contare dal basso. Se la Phalaenopsis sviluppa radici aeree che crescono fuori dal vaso questo è un segno di benessere della pianta, che sta bene così. Non serve quindi rinfilare le radici nel vaso, anzi, questo rischia di danneggiarle, basta lasciarle stare come sono.

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Le orchidee sono fiori bellissimi e delicati, dalla grande varietà di colori, forme e dimensioni. Esistono oltre 22.000 specie di orchidee e ognuna di esse richiede cure specifiche. Tuttavia è possibile seguire alcune semplici linee guida, a prescindere dal tipo di orchidea che hai scelto, in modo da mantenerla in salute e bellissima.

  1. Come si cura la pianta di orchidea

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    Usa vasi con fori di drenaggio. È fondamentale che i vasi delle orchidee abbiano fori di drenaggio in grado di permettere all'acqua in eccesso di uscire, altrimenti le radici potrebbero marcire e far morire la pianta! Se le tue orchidee sono in un vaso senza fori, spostale subito.[1]

    • Metti un sottovaso sotto l'orchidea, in modo che l'acqua in eccesso non scoli per terra.

  2. Come si cura la pianta di orchidea

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    Utilizza terriccio a drenaggio veloce specifico per le orchidee. Puoi scegliere tra prodotti a base di corteccia o di sfagno. Quelli a base di corteccia drenano bene, quindi è più difficile annaffiare troppo la pianta, ma possono rompersi facilmente. Quelli a base di sfagno trattengono meglio l'umidità, ma devono essere annaffiati con attenzione e sostituiti spesso.[2]

    • Se non hai piantato le tue orchidee in un substrato adatto, rinvasale in modo che crescano meglio.

  3. Come si cura la pianta di orchidea

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    Metti i vasi vicini a finestre rivolte a sud o a est. Le orchidee hanno bisogno di luce solare forte ma indiretta per crescere bene. Se possibile, mettile vicine a una finestra rivolta a sud o a est, in modo che ricevano la giusta quantità e intensità di luce solare. Se hai solo finestre rivolte a ovest, coprile con una tenda trasparente, in modo che le orchidee non vengano bruciate.[3]

    • Mettendo le orchidee vicine a una finestra rivolta a nord, potrebbero non ricevere luce sufficiente per fiorire.

  4. Come si cura la pianta di orchidea

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    In casa, mantieni una temperatura di 16-24 °C. Le orchidee crescono meglio quando la temperatura è mite e muoiono quando fa troppo freddo. Anche se la temperatura ideale varia in base alla specie del fiore, in generale dovresti cercare di mantenere la tua casa sopra i 16 °C di notte. Durante il giorno la temperatura dovrebbe essere superiore di circa 5-8 gradi.[4]

  5. Come si cura la pianta di orchidea

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    Garantisci una circolazione dell'aria buona ma delicata. Dato che le orchidee non vengono coltivate nella terra, hanno bisogno di una buona circolazione dell'aria perché le radici restino in salute. Nei mesi più miti puoi aprire le finestre per far entrare una brezza gentile, altrimenti usa un ventilatore da soffitto a velocità bassa o uno portatile rivolto lontano dalle orchidee per impedire che l'aria diventi viziata.[5]

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  1. Come si cura la pianta di orchidea

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    Annaffia le orchidee appena prima che si asciughino. È importante annaffiare questi fiori in base alla quantità di acqua che utilizzano e non dopo un certo numero di giorni. Una volta ogni 2-3 giorni infila delicatamente due dita nel substrato, poi strofinale insieme. Se non senti umidità sulle dita, annaffia delicatamente le orchidee versando l'acqua nel vaso e aspettando che si assorba. Dopo pochi minuti, scarica l'acqua in eccesso nel sottovaso.[6]

    • In base al clima, al livello di umidità e al terriccio che hai scelto potresti dover annaffiare le orchidee più volte alla settimana o una volta ogni 2-3 settimane.
    • Con i vasi trasparenti è più facile capire quando è il momento di annaffiare le orchidee; se non vedi condensa all'interno del vaso, devi dare acqua alle piante.

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    Se il livello di umidità in casa tua è inferiore al 40%, spruzza tutti i giorni un po' d'acqua sulle orchidee. Questi fiori crescono meglio in ambienti con il 40-60% di umidità.[7] Acquista un igrometro presso un negozio di giardinaggio o un ipermercato e usalo per misurare l'umidità in casa tua. Se il livello è inferiore al 40%, usa uno spruzzino con getto delicato per bagnare leggermente le orchidee e il terriccio una volta al giorno.[8]

    • Se l'umidità in casa tua è superiore al 60%, metti un deumidificatore nella stanza in cui si trovano le orchidee, in modo da prevenire la proliferazione di batteri e funghi.

  3. Come si cura la pianta di orchidea

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    Fertilizza le orchidee una volta al mese quando fioriscono. Usa un fertilizzante liquido bilanciato, con formula 10-10-10 o 20-20-20. Diluiscilo a metà della sua concentrazione e usalo per nutrire le piante una volta al mese quando fioriscono. Non annaffiarle per alcuni giorni dopo averle fertilizzate, altrimenti le sostanze nutrienti si disperderebbero semplicemente nell'acqua.[9]

    • Dopo la fioritura, la crescita delle foglie si fermerà. In questa fase puoi dare alla pianta meno acqua e fertilizzante, finché le foglie non riprendono a crescere.

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    Taglia i gambi appassiti quando i fiori sono morti. Le orchidee non fioriscono più di una volta dallo stesso gambo, con l'eccezione della Phalaenopsis. Se possiedi questa varietà, taglia il gambo appena sopra i due nodi più bassi dopo che il fiore è morto.[10] Se invece la tua varietà ha uno pseudobulbo, taglia il gambo appena sopra di esso.[11] Per le altre varietà, taglia l'intero gambo il più vicino possibile al terriccio.[12]

    • Lo pseudobulbo è una parte del gambo più spessa che si trova alla base di ciascun fiore.
    • Usa sempre strumenti sterili per potare le orchidee.

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    Rimuovi a mano le cocciniglie e gli pseudococchi. I segnali della presenza di questi insetti includono foglie appiccicose e muffa nera simile a fuliggine. Rimuovi con le mani tutti gli insetti che riesci a vedere sopra e sotto le foglie e i gambi dei fiori.[13]

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    Pulisci le foglie colpite usando acqua e sapone. Una volta rimossi gli insetti a mano, versa una goccia di sapone liquido per piatti in una tazza d'acqua a temperatura ambiente. Immergi un panno morbido nella soluzione, poi strofina delicatamente ciascuna foglia e gambo. L'acqua insaponata rimuoverà la sostanza appiccicosa e la fuliggine, oltre a eliminare tutti gli insetti rimasti.[14]

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    Spruzza un insetticida sulle orchidee, se il problema persiste. Se hai rimosso gli insetti e hai pulito le foglie, ma noti ancora i sintomi di un'infestazione, acquista un insetticida in un negozio di giardinaggio. Chiedi a un commesso di aiutarti a trovare un prodotto sicuro per le orchidee. Segui le istruzioni sulla confezione.[15]

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    Pota tutti i tessuti malati. Se noti che le tue orchidee hanno foglie prive di colore o macchiate (con punti di colore crema, gialli, marroni o neri), probabilmente soffrono di una malattia. Il primo passo è rimuovere la maggiore quantità possibile di tessuti infetti. Usa cesoie sterili per tagliare foglie, gambi e fiori malati. Assicurati di disinfettare gli attrezzi prima e dopo averli usati.[16]

    • In alcuni casi è meglio buttare l'intera pianta per evitare che la malattia possa diffondersi.

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    Cura le infezioni con fungicidi o battericidi. I batteri più comuni che colpiscono le orchidee includono pseudomonas, erwinia, acidovorax e la loro presenza è indicata da macchie nere sulle foglie o sugli pseudobulbi. Le infezioni micotiche più comuni sono provocate dai funghi botrite, glomerella, fusarium e sono indicate dall'avvizzimento di radici, pseudobulbi e foglie. Una volta rimossi i tessuti infetti, spruzza un fungicida o un battericida sui fiori, in base alla malattia che li affligge.[17]

    • Puoi trovare questi prodotti presso tutti i negozi di giardinaggio.

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Consigli

  • Se le foglie della tua orchidea sono raggrinzite e ruvide, mentre le radici sono rigogliose e verdi o bianche, probabilmente annaffi troppo poco la pianta. Al contrario, se le radici sono in pessime condizioni o sono morte, probabilmente le annaffi troppo.[18]
  • Le orchidee hanno un periodo dormiente. Tuttavia dovresti prenderti cura di queste piante anche quando non crescono, in modo da favorire la nuova fioritura.

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Riferimenti

Informazioni su questo wikiHow

Sommario dell'ArticoloX

Il modo migliore per prenderti cura delle tue orchidee è metterle vicine a una finestra rivolta a sud o a est che riceva molta luce indiretta. Annaffiale tutte le volte che il terreno è secco e fertilizzale con un concime 10-10-10 una volta al mese quando fioriscono. Assicurati di tenerle in una stanza in cui l'aria circola bene, oppure, se la stanza ne è provvista, attiva il ventilatore a soffitto a velocità bassa. Per maggiore aiuto su come eliminare i parassiti o rimuovere le parti malate da parte del nostro revisore esperto in orticultura, continua a leggere!

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Come si fa a non far morire l'orchidea?

Per evitare di far marcire la pianta, il metodo migliore per annaffiare le orchidee e quello di immergere il vaso in una bacinella per qualche minuto (il bordo del vaso deve essere a livello dell'acqua), oppure dall'alto evitando di fare entrare acqua nel fusto, tra le foglie.

Dove si tengono le orchidee?

L'appartamento è quindi l'ideale per coltivare un'orchidea, la zona dove dobbiamo posizionarla deve però essere a sud o ad est, meglio se dietro una tenda in modo che i raggi del sole non le arrivino direttamente. Attenzione però che il sole le arrivi, la mancanza di luce è la prima causa per cui non si hanno fiori.

Come capire se l'orchidea ha bisogno di acqua?

La migliore indicazione per capire se la sua orchidea ha abbastanza acqua è il colore delle radici: se sono verdi la pianta è abbastanza umida. Come le radici diventano grigie la sua orchidea ha bisogno di acqua.

Quanta acqua si deve dare alle orchidee?

Se proprio vogliamo dare dei numeri, possiamo dire che, indicativamente, nei periodi più caldi, seconda dei casi possono servire dalle due alle quattro irrigazioni settimanali, mentre nei periodi freddi, un'annaffiatura può essere sufficiente.