Tempi erogazione fido bancario intesa san paolo

Il fido bancario viene richiesto spesso dalle imprese alle banche per far fronte alle proprie esigenze, per pagare fornitori e personale.

Prende questo nome proprio perché e basato sul rapporto di fiducia tra banca e cliente.

Il fido bancario rappresenta l’importo massimo di denaro che una banca mette a disposizione del cliente in una determinata situazione.

Naturarlmente prima di concederlo le banche devono avere dall’azienda delle adeguate garanzie.

Di conseguenza vanno prima di tutto a valutare in un azienda:

  • La situazione patrimoniale;
  • La situazione economica;
  • Le doti morali.

Se l’esito è positivo la banca concede il fido, determinandone la somma, la durata e la forma.

Detto così sembra anche abbastanza semplice da ottenere ma se ci soffermiamo al periodo che stiamo vivendo ti posso assicurare che non è così!

Neanche i fidi cosiddetti “Covid”, con garanzia dello Stato, sono semplici da richiedere e da ottenere. Eppure sono garantiti al 100% o al massimo al 90%.

Come abbiamo detto anche prima, il fido bancario è una somma di denaro che viene messa a disposizione da una banca per un tempo determinato (fido a scadenza o fido temporaneo) o per un tempo indeterminato (fido a revoca).

La banca concede soldi convinta della serietà ed affidabilità del cliente. Il cliente da parte sua li restituirà nei tempi e nelle forme stabilite.

        • Questa è la vera essenza di un fido bancario: la fiducia.
  • Come posso ottenere un fido bancario?
  • Un esempio di fido bancario molto conosciuto è il fido di cassa
    • Vantaggi di un fido di cassa
  • La revoca del fido di banca
  • Ecco i 3 errori che ti possono portare alla revoca dei tuoi fidi bancari
        • Come ti vede la banca in questa situazione?
        • Di conseguenza prima di fare un’azione del genere è meglio porti alcune semplici domande: 
        • Quali conseguenze potrebbero portare questi 3 errori sull’utilizzo del fido di cassa e come puoi rimediare?
    • Ecco cosa devi fare per rimediare a questi errori

Questa è la vera essenza di un fido bancario: la fiducia.

Ma al giorno d’oggi, con la crisi che stiamo attraversando le garanzie richieste dalla banca sono difficili da rispettare.

Andiamo a vedere come funziona.

Come posso ottenere un fido bancario?

Partiamo dal fatto che un fido bancario si perfeziona in quattro fasi principali:

  • Richiesta fido bancario (domanda o formale richiesta di fido da parte del cliente o dell’azienda)
  • Istruttoria fido bancario a cura della banca
  • Delibera di concessione o di rifiuto
  • Perfezionamento del fido (il fido viene reso operativo con la raccolta delle firme e delle garanzie).

Successivamente, con cadenze annuali, si parlerà di rinnovo fido bancario. Ci sarà o meno una conferma della linea di fido.

Naturalmente devi tenere conto del fatto che in tutto questo processo la banca ti chiederà una serie di informazioni e di documenti dettagliati e veritieri.

Dopo aver fatto una sorta di radiografia a te e alla tua azienda si farà un’idea sull’opportunità (e sulla convenienza) di concedervi il fido bancario o la linea di credito. Valuterà prestiti, finanziamenti, fidi e garanzie che avete presso altri istituti.

Visto l’elevato rischio che comporta una concessione di fido ad un soggetto, sia esso un privato che una società, devi essere alquanto convincente.

Un esempio di fido bancario molto conosciuto è il fido di cassa

Con il fido di cassa la banca concede una linea di credito con la possibilità di andare a debito sul conto corrente (in rosso) fino ad un certo importo.

Gli interessi si pagheranno soltanto sulle somme utilizzate, considerate giornalmente e con addebito degli interessi generalmente trimestrale.

A fronte di un fido di cassa e di molti altri tipi di fido la banca addebita una commissione.

La ragione di tale commissione sta nel fatto che la banca deve accantonare e quindi tenere disponibile (sia che voi la prendiate o no) una somma a vostro favore.

Questo ha un costo. E la banca te lo fa pagare con la commissione di disponibilità fondi.

Vantaggi di un fido di cassa

È uno strumento senza cui le aziende non potrebbero sopravvivere, a meno di avere mezzi propri in eccedenza per sopperire alle carenze di liquidità.

La tipica applicazione degli affidamenti bancari è quella supportare i disallineamenti tra gli incassi ed i pagamenti aziendali.

Spesso bisogna pagare i fornitori ma non si sono ancora incassati i crediti dai propri clienti e quindi senza l’aiuto della banca si soccomberebbe.

Il fido di cassa è uno degli strumenti più apprezzati dalle imprese per la gestione finanziaria aziendale.

Però bisogna stare attenti perché la caratteristica di un fido di cassa o di uno scoperto conto corrente è quello di essere utilizzato con elasticità.

Le banche odiano quelli che non movimentano denaro e che sono in perenne statico utilizzo.

Grave se questo utilizzo è superiore all’80% ed è immobilizzato. Se il conto non si muove.

Queste linee di credito di cassa si adattano a soddisfare le esigenze di liquidità delle aziende o dei privati ma mai a consentire un acquisto o un investimento. Questi ultimi si finanzieranno con linee di credito a medio/lungo termine, con rientro rateale.

La banca, per le linee di cassa, preferisce sempre un utilizzo elastico, nel senso che trova preferibile il cliente che utilizza il fido con versamenti e prelievi effettuando una adeguata movimentazione.

Gli utilizzi eccessivamente statici sono la premessa per degli ammonimenti da parte della banca, che possono anche portare, in alcuni casi, alla revoca del fido.

La revoca del fido di banca

La revoca del fido espone ad un rientro immediato fido bancario con restituzione delle somme e con tutto ciò che ne consegue.

Generalmente le banche concedono un piano rientro fido bancario, per consentire una restituzione graduale. La revoca è preceduta da una lettera rientro fido inviata via pec o per raccomandata.

Poichè le banche seguono mensilmente l’andamento dei fidi dei clienti attraverso la centrale rischi banca Italia (anche se c’e’ il differimento di due mesi nella segnalazione -vedi nostra guida banche dati finanziarie-), se una banca procede alla revoca fido bancario è facile che anche le altre, per motivi precauzionali, si accoderanno.

Ciò fa crollare tutta la finanza aziendale mettendo in uno stato di difficoltà l’azienda.

Spesso purtroppo le banche operano con leggerezza ed eccessiva prudenza nel procedere alla sospensione o alla revoca dei fidi.

Questo perchè agiscono al verificarsi del più piccolo problema o segnale negativo.

Specialmente in questo periodo di crisi.

Quando viene revocato un fido e non si rientra restituendo le somme alla banca, si corrono dei rischi seri.

Detto questo facciamo un passo indietro e andiamo a vedere cosa NON devi fare per evitare la revoca del tuo fido bancario

Ecco i 3 errori che ti possono portare alla revoca dei tuoi fidi bancari

Numero 1 – non utilizzare MAI il fido di cassa a tappo

Non devi mai utilizzare il tuo fido di cassa  per più dell’80% dell’importo concesso.

L’utilizzo al 90% o addirittura al 100%, infatti, fa sì che tu risulti disperato agli occhi delle banche.

Quando dico cose come “che tu risulti”,  non sto parlando di generiche impressioni, ma di un valore oggettivo in cui la banca controllerà la tua situazione considerandoti come un’azienda a rischio.

Te lo spiego con un esempio, per essere più chiaro. Supponiamo che ti abbiano concesso un fido di cassa di 50.000 euro.

Ti trovi in una situazione di difficoltà economica, poichè il fatturato aziendale non si riprende.

Pensi che si tratti di una situazione temporanea.

Per un mese e mezzo utilizzi completamente il tuo fido di cassa concesso per 50.000 euro.

La banca comincia a monitorare il tuo conto corrente, perché esso rappresenta un utilizzo anomalo del fido concesso che accende una spia di segnale preoccupante sul tuo andamento aziendale.

Se poi vai fuori fido (quindi il tuo conto segna, ad esempio, -60.000 euro) e ci resti per un po’ di giorni, il segnale di allarme per la banca diventa sempre più forte e continua a suonare come una sirena.
Se questo utilizzo anomalo del fido prosegue continuamente per più di sei mesi, il rischio di revoca del fido di cassa concesso per 50.000 euro diventa una certezza.

Numero 2 – non usare il conto corrente su cui è appoggiato il fido bancario

Con questo voglio dire che ogni fine mese il tuo conto ha esattamente lo stesso saldo del mese precedente, perché i movimenti in entrata e in uscita sono uguali.

Ciò capita soprattutto quando l’incasso di ogni singolo bonifico è di vitale importanza per la sopravvivenza della tua azienda.

Come ti vede la banca in questa situazione?

In modo negativo, poiché tu non stai utilizzando il conto corrente e dunque hai pochi incassi.

Di fatto non c’è guadagno, non c’è un aumento del fatturato e questo di certo non è un buon segnale per loro.

Numero 3 – finanziare un investimento con i soldi del fido

Devi sapere che molti imprenditori utilizzano i soldi ottenuti con i fidi di cassa per finanziare investimenti a lungo termine. Mi auguro che non lo stia facendo anche tu perche è una cosa SBAGLIATISSIMA.

Perché? Ti faccio un esempio:  hai acquistato un macchinario che pensi ti serva per migliorare la tua produzione.

Però, il guadagno che ti dà nel breve periodo non è equivalente a quello della spesa che hai fatto.

Di conseguenza prima di fare un’azione del genere è meglio porti alcune semplici domande: 
  • In quanti mesi, giorni, anni, il macchinario mi ripagherà?
  • Di che durata è il finanziamento?
  • Le due cose coincidono?

Ti dico questo perché il periodo di ritorno dell’investimento infatti deve coincidere con l’ammortamento del macchinario stesso.

Di conseguenza non é corretto finanziare un investimento a medio lungo termine con un fido di cassa a breve termine.

Detto questo, nel caso tu abbia commesso questi errori vediamo come uscirne

Quali conseguenze potrebbero portare questi 3 errori sull’utilizzo del fido di cassa e come puoi rimediare?

Devi sapere che se hai fatto anche solo uno di questi errori le conseguenze possono essere:

  1. L’incaglio, ossia quella situazione nella quale ti trovi in momentanea difficoltà economica che non provocano la revoca del fido bancario, ma delle procedure di rientro più soft, meno aggressive.
  2. La sofferenza bancaria, conseguenza molto più grave che segue normalmente l’incaglio e che invece attiva tutti gli strumenti di recupero credito hard disponibili. 

Il problema è che in questo modo vai a pregiudicare il tuo rapporto con tutte le banche perchè le informazioni arrivano direttamente o indirettamente a tutti gli istituti di credito tramite la Centrale Rischi.

Questo fa scaturire un vero e proprio effetto valanga, per cui tutte le banche con le quali hai rapporti pretendo che tu rientri e da un giorno all’altro ti ritrovi senza nessuno che ti concede credito.

Ecco cosa devi fare per rimediare a questi errori

  • Calcola sempre con la massima precisione possibile i costi dei tuoi fidi concessi dalle banche;
  • Utilizza il fido all’80% e pianifica le tue uscite in modo da non sforare mai questa percentuale;
  • Movimenta  il denaro sul conto corrente in modo che risulti sempre attivo;
  • Non spostare gli incassi da un conto a un altro,  se non c’è una strategia finanziaria precisa dietro questa scelta.

Naturalmente questi consigli valgono anche per altre aree finanziarie che, a volte, vengono gestite in modo errato dagli imprenditori.

Ma non sono qui solo per darti consigli ma per farti sapere che non sei solo!

Se ti affidi ad un team di persone con esperienza pluriennale nel settore, potrai scoprire i segreti per evitare a priori questi errori.

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Quanto tempo ci vuole per una risposta di un fido in banca?

In generale, l'esito della concessione di un fido si avrà già dopo qualche giorno fino ad arrivare a un mese al massimo dalla presentazione della domanda (di solito, se si supera tale tempistica significa che il fido non è stato concesso).

Come funziona il fido bancario Intesa San Paolo?

Come funziona l'apertura di credito/fido? L'apertura di credito o fido è un contratto con il quale la Banca, su richiesta preventiva del cliente, si impegna a mettere a disposizione una somma di denaro oltre il saldo disponibile.

Come si fa a ottenere il fido con Intesa San Paolo?

Modalità di richiesta Indipendentemente dalla scelta del tipo di scoperto, si deve avere un conto corrente di Intesa Sanpaolo per il quale è prevista la possibilità di ottenere un fido. La richiesta di attivazione di una linea di credito va fatta per iscritto compilando l'apposito modulo.

Chi decide se concedere un fido?

La banca è una azienda commerciale e decide se, quando e quanto concederti di fido. Ma può rifiutarsi di finanziarti o addirittura revocarti un fido, anche se hai depositi in denaro, immobili o sei un ricco imprenditore.