Tesi di laurea sulla didattica a distanza

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Tipo di tesiTesi di laurea magistrale
AutoreSEGHEDONI, CAMILLA
URNetd-06202020-170503
TitoloLa sfida dell'inclusione all'interno della didattica a distanza ai tempi del Covid-19
Titolo in inglese
StrutturaDipartimento di Educazione e Scienze Umane
Corso di studiSCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA (D.M. 270/04)
Commissione
Nome CommissarioQualifica
BERTOLINI CHIARA Primo relatore
RAZZOLI SILVIA Correlatore
Parole chiave
  • Didattica a distanza
  • Didattica digitale
  • Inclusione
  • Indagine empirica
  • Scuola primaria
Data inizio appello2020-07-16
DisponibilitàAccessibile via web (tutti i file della tesi sono accessibili)
Riassunto analitico
La tesi tratta il tema dell'inclusione e della didattica a distanza. Viene proposto un excursus teorico sulle due tematiche e poi viene esposta la ricerca. Il progetto di indagine riguarda la didattica a distanza ai tempi del Covid-19 e se e come questa può essere inclusiva. La ricerca è stata svolta tramite la somministrazione di tre questionari, uno rivolto ai docenti, uno ai genitori e uno ai bambini, della scuola primaria del territorio di Modena e Reggio Emilia.
Abstract
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Il progetto si sviluppa entro 4 Capitoli, ben distinti l’uno dall’altro, eppur contigui. Lo scopo è quello di percorre, attraverso la lettura, un vero e proprio“viaggio” nella storia della formazione a distanza, dall’uso della posta alla cybercultura .

Il Capitolo 1 introduce le tematiche che nel corso della tesi saranno ampliamente sviluppate, attraverso un’analisi storico-descrittiva della formazione a distanza. Dalla fine del Diciannovesimo secolo, momento di inizio della FAD, si raggiungono i primi anni del corrente Millennio attraverso un “volo pindarico” sui cambiamenti, le abitudini, i bisogni della società e quindi della formazione.

In un lampo si è immersi in quel “gigantesco mare che è Internet”e la FAD di terza generazione diventa e-learning. Nel Capitolo 2, non si naviga più in un sito Internet, ma in una piattaforma LCMS, non si apprende più passivamente dalle conoscenze dell’insegnante, ma si collabora con il tutor per il proprio autoapprendimento.

Il Capitolo 3, intende avvicinare l’Italia al resto d’Europa e offre un motivo di approfondimento sulla situazione formativa di altri Paesi: Danimarca Spagna, Svezia, Scozia, Francia e infine Inghilterra, terra madre dell’on-line learning, hanno abbracciato la FAD ognuna a sua modo, dandole un ruolo diverso, un’importanza diversa, uno sviluppo diverso, ma avendone ben chiara l’importanza.

Superare i confini italiani da la possibilità di scoprire l’oggetto ultimo, ma centrale, del progetto: il problem based learning.
Il Capitolo 4 è dedicato completamente al PBL, alla sua storia, alle sue caratteristiche, alla sua struttura. È su Internet, che ho scoperto, per caso, l’esistenza di questa metodologia collaborativa ed è su Internet, che vorrei trovasse il successo che, pare, abbia, all’estero.
L’apprendimento per problemi, viene descritto, analizzato ed infine sperimentato attraverso una sua ipotetica applicazione ad aree tematiche di natura umanistica, ritenute fino a questo momento incompatibili.
Vengono infatti proposte tre tipologie applicative del PBL:
1. in presenza (la sua forma classica);
2. blended;
3. on-line.

Sono due gli elementi innovativi presenti in questo progetto: la diversa collocazione, non più in presenza, ma su Web; il diverso ambito non più clinico, ma pedagogico.

Cosa scrivere sulla didattica a distanza?

Cosa si intende per Didattica a Distanza l'insieme delle attività formative che è possibile svolgere senza la presenza fisica di docenti e alunni nello stesso luogo. Al centro di questa dimensione ci sono ovviamente le tecnologie audiovisive e, specialmente, quelle informatiche di ultima generazione.

Quali sono le criticità della didattica a distanza?

Non è realmente possibile fornire ai ragazzi le conoscenze necessarie che prevedono attività pratica su strumentazione reale. Si ha difficoltà a riscontrare le incomprensioni (facce perplesse durante le lezioni in presenza) e comunque difficoltà a comunicare. Molti studenti hanno difficoltà a seguire concentrandosi.

Cosa si potrebbe fare per migliorare la didattica a distanza?

Dad: consigli pratici per i docenti.
Guardare la webcam. Proprio come se si avessero di fronte gli alunni. ... .
Ideare nuove forme di coinvolgimento. ... .
Utilizzare video. ... .
Puntare sulle immagini. ... .
Creare suspance. ... .
Fare domande. ... .
Usare lo smartphone. ... .
Lanciare sondaggi..

Quali sono i punti di forza della didattica a distanza?

ssa Martinelli: «Costituiscono punti di forza:.
aver indubbiamente migliorato la competenza tecnologica di docenti, genitori e alunni;.
aver rinsaldato la collaborazione scuola-famiglia: con la DAD la prospettiva cambia. ... .
aver consentito l'individualizzazione dell'insegnamento..