Durante il ciclo non ho fame

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19 aprile 2017 | 07.41

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Durante il ciclo non ho fame
Foto di repertorio (Fotogramma)

Terribili crampi, per molte, e una fame insaziabile, per quasi tutte. Ma perché anche quelle donne che normalmente sgranocchiano sedano, finocchi o mandorle durante i loro spuntini, durante il ciclo (ma anche prima) si 'buttano' sui dolci? C'è chi pensa, si legge su Metro.co.uk, che questo significhi che stiamo bruciando più calorie.

Una recente ricerca, mostra che il "metabolismo basale delle donne varia in modo significativo durante il ciclo mestruale", spiega la ginecologa Anne Henderson.

Secondo l'esperta, il nostro aumento di appetito durante quei giorni è "quasi certamente" legata al significativo aumento del tasso metabolico (fino al 9%). "Si pensa che ciò sia dovuto ai livelli di progesterone elevati", mentre "una maggior fame è il segnale che il corpo richiede energia supplementare per soddisfare un metabolismo basale maggiore", spiega Henderson.

In altre parole, quella super fame non è nella testa ma anche se il metabolismo corre di più, non vuol dire che se esageri nel mangiare non prenderai peso in più. Insomma, è sempre meglio controllarsi anche in quel periodo.

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Nella seconda metà del ciclo mestruale (ndr. 28 giorni), alcune donne provano intensi mal di testa, gonfiore addominale, dolore alla parte bassa della schiena o dolore muscolare/articolare oltre che diminuzione del tono dell’umore (tristezza, irritabilità) e un forte aumento della fame e della voglia di dolci.

L’insieme di questi sintomi prende il nome di sindrome premestruale (PMS). Facciamo chiarezza sul ruolo della dieta sulla PMS e sul sintomo della fame.

La variabilità dell’intensità dei sintomi (che può comunque variare di mese in mese o con gli anni) mette in difficoltà alcune donne nel vivere la vita di tutti i giorni.

E’ un argomento che merita di essere affrontato, anche dal punto di vista nutrizionale.

Aumento della fame

Partiamo a monte della PMS: l’aumento della fame capita a tutte?

NO.

Solo un limitato numero di donne con PMS sperimenta la fame pre-ciclo mestruale (qui lo studio).

Sfatiamo il mito della donna in piena sindrome premestruale che mangia qualsiasi cosa.

Non a caso molti studi addirittura non rilevano differenze nell’apporto calorico tra donne con PMS e donne senza PMS valutate nella medesima fase del ciclo mestruale.

E’ quindi importante non sentirsi sbagliate, né se non la proviamo né se la proviamo e magari stiamo seguendo un regime dietetico ipocalorico: semplicemente parliamone con lo specialista della nutrizione che ci segue per capire come affrontare questo aumento dell’appetito.

Quale alimentazione è consigliabile per ridurre i sintomi della PMS?

Alcol

Uno studio del 2006 evidenza un aumento nella severità dei sintomi da parte di donne con un maggior consumo di zuccheri aggiunti e alcol.

La relazione tra consumo di alcol e PMS viene confermata anche da un review del 2018 che lo addita come possibile fattore di rischio nell’insorgenza della PMS stessa.

Non è stata tuttavia ancora stabilita una dose al di sotto della quale si annullino gli effetti dannosi per sulla PMS.

In sostanza: di sicuro, fate attenzione all’alcol.

Caffeina

Uno studio ha sfatato l’associazione tra PMS e caffeina. Possiamo quindi bellamente continuare ad assumere caffè e tè purché non superino le raccomandazioni (massimo 3 tazzine di espresso o 4-6 tazze di tè, per donne adulte non in gravidanza nè in allattamento).

Fibre

Uno studio del 2018 esordisce evidenziando simpaticamente come le donne con PMS siano spesso incoraggiate a ridurre l’apporto di zuccheri e ad incrementare quello di fibra e conclude altrettanto simpaticamente che in realtà l’apporto di carboidrati complessi e fibre non ha alcuna influenza sulla PMS.

Non ci sono quindi prove che suggeriscano di consigliare o di intraprendere autonomamente un aumento nel consumo di cereali integrali o di frutta e verdura per contrastare la sintomatologia.

Zuccheri

Nonostante nell’immaginario comune quando si pensa allo zucchero si pensa automaticamente al saccarosio (zucchero da cucina), in realtà gli zuccheri sono davvero tantissimi. 

L’unico tra questi che sembra correlato alla PMS è il maltosio, uno zucchero (UNO ZUCCHERO- NON TUTTI GLI ZUCCHERI). Questo si trova soprattutto in cibi di origine industriale o nei classici snack/sostituitivi del pasto da palestra sotto forma di maltodestrine.

La correlazione avviene solo per intake pari o superiori a 3 grammi al giorno di maltosio.

Proteine

Uno studio del 2015 parla chiaro invece sul tipo di stile dietetico che si sceglie di adottare.

La Western diet, ovvero una dieta caratterizzata dell’alto contenuto di proteine, di sale e di zuccheri aggiunti, è associata con la PMS.

Non è quindi l’intake proteico eccessivo che da solo inciderebbe sulla PMS (ndr. questo studio ha dimostrato che non c’è correlazione tra queste due sole variabili) ma un globale stile alimentare sbilanciato.

Modificando la dieta risolvo la PMS?

Come sempre c’è da considerare il jolly, la barbabietola da zucchero alle interrogazioni di geografia, il colore nero che sta bene su tutto.. che quando si parla di salute è lo stile di vita in generale.

Pare infatti che i sintomi più forti siano associati a:

  • giovane età
  • condizione di studente
  • un basso livello di istruzione
  • disoccupazione
  • fumo di sigaretta
  • lavoro sedentario
  • stress
  • flussi mestruali abbondanti
  • squilibri alimentari.

Rivalutiamo globalmente la nostra alimentazione

Evitare gli alcolici, limitare o eliminare i prodotti industriali contenenti maltodestrine e intraprendere uno stile di vita più sano che sembra migliorare soprattutto l’assetto psicologico di chi soffre di depressione, alterazioni dell’umore e del sonno associati alla sindrome premestruale.

(qui un esempio: un recentissimo studio su qualità della dieta e adolescenti con PMS) .

Durante il ciclo non ho fame

Inoltre uno studio evidenzia che sarebbe necessario anche prestare attenzione non solo a ciò che si mangia (che meramente valutiamo in calorie e nutrienti) ma anche a come si mangia – anche per la PMS.

E’ emerso infatti che a parità di introito energetico e di nutrienti/misure antropometriche/ densità minerale (ovvero confrontando due gruppi molto simili rispetto a ciò che mangiavano e rispetto alla fisicità) c’è un maggior rischio di PMS in adolescenti con alterazione del comportamento alimentare.

Come comportarsi con la fame prima del ciclo?

Se fate parte di quel gruppo di donne che durante la PMS soffre di craving leggete questo trafiletto, altrimenti saltatelo 🙂

Una review della letteratura scientifica dice che no, seguire questa fame e mangiare di più durante la PMS non farà ingrassare.

Questo perchè -spesso- ad un un aumento della fame significa che di pari passo si avrà un aumento del dispendio energetico, ovvero aumenteranno le calorie che consumiamo.

Questo aumento è stato ben documentato durante la fase luteale del ciclo in donne normopeso, grazie al quale non corrisponde ad un aumento della percentuale di massa grassa.

I motivi della variazione nel metabolismo e l’insorgenza del craving non sono ad oggi molto chiari: potrebbero essere variazioni nella serotina, nei livelli di leptina o legati al progesterone.

Il metabolismo durante la fase luteale

I fattori che contribuiscono all’aumento del metabolismo basale e del dispendio energetico totale durante la fase luteale sono noti.

Durante il ciclo non ho fame

Sono fattori individuali ed ambientali come lo stress, lo stato nutrizionale individuale, il peso, l’attività fisica e i cambi di stagione.

Questo significa che in fase luteale ‘spendiamo’ più calorie, probabilmente proprio per la preparazione dell’organismo al ciclo mestruale o al concepimento.

Integrazioni sì o no?

L’integrazione più in voga per quanto riguarda la PMS riguarda quella di Magnesio. Qui trovate il mio articolo di approfondimento su Magnesio e PMS.

Il mio consiglio su fame e PMS

Se soffrite di PMS, viste le varie implicazioni strettamente nutrizionali, è bene iniziare percorso dietetico che sia calibrato sulle vostre esigenze e che sia volto alla riduzione i sintomi.

In più, il fatto che la sindrome premestruale incida sulla fame e sull’umore non va messo da parte quando si decide di mettersi a dieta.

Né da parte vostra, né da parte dei professionisti.

E’ bene iniziare un percorso che vi aiuti a individuare e sopperire ad eventuali carenze ma soprattutto a riprendere la consapevolezza dei vostri segnali di fame e sazietà.

Perché, al di là dell’aumento della fame per cui a volte ci si può sentire ‘sbagliati’ e incapaci di seguire uno schema dietetico, bisogna anche ricordarsi un altro dei sintomi della PMS: l’alterazione del tono dell’umore, che dire fame nervosa poi è un attimo.

Meno frustrazione, meno sintomi.

Un cioccolatino in più per tutte <3

Camilla

Perché quando ho il ciclo Non ho fame?

Quando la serotonina, per effetto degli estrogeni, cala drasticamente, non ci si sente mai sazie.

Quando si ha il ciclo si ha più fame?

Durante la fase premestruale e il ciclo, è quasi d'obbligo avvertire un aumento della fame e la preferenza verso alcuni alimenti che hainoi potrebbero pericolosamente incidere sul peso. Infatti, durante questo periodo si nota una forte diminuzione del metabolismo della serotonina, ormone implicato nel tono dell'umore.

Quanti chili si prendono quando si ha il ciclo?

Perché durante il ciclo mestruale aumenti di peso? Un incremento di 1-2 chili che può arrivare anche fino a 5 . Come prevenirlo? Molte donne guadagnano dai tre ai cinque chili di peso poco prima del ciclo mestruale o durante i primi giorni delle mestruazioni.

Quando si ha il ciclo si bruciano più calorie?

È sicuramente vero che durante la settimana precedente il flusso mestruale si verifica un aumento del metabolismo (probabilmente dovuto all'aumento dei livelli plasmatici di progesterone) che corrisponde a circa 100-300 kcal al giorno, ma è anche altrettanto vero che, in molte occasioni, l'aumento del senso di fame ...