Elena bernabè non bisogna mettere a posto le cose

“Nonna, come si affronta il dolore?”

“Con le mani, tesoro. Se lo fai con la mente il dolore invece di ammorbidirsi, s’indurisce ancora di più.”

“Con le mani nonna?”

“Si. Le nostre mani sono le antenne della nostra anima. Se le fai muovere cucendo, cucinando, dipingendo, suonando o sprofondandole nella terra invii segnali di cura alla parte più profonda di te. E la tua anima si rasserena perché le stai dando attenzione. Così non ha più bisogno di inviarti dolore per farsi notare.”

“Davvero le mani sono così importanti?”

“Si, bambina mia. Pensa ai neonati: loro iniziano a conoscere il mondo grazie al tocco delle loro manine. Se guardi le mani dei vecchi ti parlano della loro vita più di qualsiasi altra parte del corpo. Tutto ciò che è fatto a mano si dice che è fatto con il cuore. Perché è davvero così: mani e cuore sono connessi. I massaggiatori lo sanno bene: quando toccano il corpo di un’altra persona con le loro mani creano una connessione profonda. E’ proprio da questa connessione che arriva la guarigione. Pensa agli innamorati: quando le loro mani si sfiorano fanno l’amore nel modo più sublime.”

“Le mie mani nonna… da quanto tempo non le uso così!”

“Muovile tesoro mio, inizia a creare con loro e tutto dentro di te si muoverà. Il dolore non passerà. M si trasformerà nel più bel capolavoro. E non farà più male. Perché sarai riuscita a ricamarne l’essenza.”

Elena bernabè non bisogna mettere a posto le cose

AFFRONTA IL BUIO! Elena Bernabe’

“Nonna, nei momenti bui cosa posso fare?”
“Andare in profondità cara, di te stessa. Se rimani in superficie rischi di essere travolta. Dal vento, dalla pioggia, dal freddo.”
“Non rischio di perdermi così?”
“No. Rischi solo di ritrovarti. Ed è l’unico modo di affrontare il buio.”
“Come si fa ad andare in profondità?”
“E’ dannatamente semplice bambina. Ma anche dannatamente complesso. Vai dove c’è della terra, anche solo un piccolo pezzetto di terra, e inizia a scavare. Tanto, più che puoi. E più scaverai più inizierai a vedere e a toccare le tue profondità.”
“Ma nonna, cosa posso mai vedere in un buco nella terra?”
“Tutto ciò che è importante che tu veda. Se riuscirai a non fermarti e a continuare a scavare. Incontrerai le tue radici e le radici di altri che si intrecciano con le tue; pietre preziose che non immaginavi nemmeno potessero esistere così in profondità; ragni, lombrichi e piccoli insetti che ti potranno far paura o che non ti piaceranno; scheletri di piccoli animali sepolti e nascosti da chissà quanto tempo; terra umida, bagnata, nera che ospita un incredibile mondo sotterraneo dove tutto nasce e tutto muore. Rimarrai stupita dal movimento immenso che troverai scavando.”
“Nonna, è pericoloso vedere questo mondo…”
“E’ più pericoloso non vederlo”
“Va bene, mi hai convinta. Vado a scavare fuori e dentro di me. Ma sei sicura che basta un semplice buco nella terra?”
“Inizia da lì. Il resto verrà da sé. L’universo ha bisogno di un nostro segnale per poter agire.”
La vecchia andò alla finestra. Sorrise e da lì osservò il maestoso mandorlo fiorito in giardino. Germogliato e cresciuto proprio nel buco che lei stessa aveva scavato a mani nude, con sudore e fatica anni prima.Il buio giunge per portare vita. Sempre.

Elena Bernabè

Elena bernabè non bisogna mettere a posto le cose
Dipinto Didier Lourenço www.facebook.com/

Non bisogna mettere a posto le cose.
Le cose vanno lasciate come sono.
Non si può trattenere un amore finito e nemmeno fissarsi a proseguire un progetto che non vuole essere realizzato.
Tutte le nostre energie sono indirizzate a questo: a mettere a posto le cose.
E trascorriamo ore a cercare di capire di chi è la colpa, a piangerci addosso, a ripetere in modo continuativo quell’atteggiamento che sappiamo non portare a nulla.
Vogliamo essere più espansivi, più simpatici, meno sensibili.
Perché vogliamo essere a posto. Cerchiamo la perfezione.
E non riusciamo a comprendere invece che è proprio il disordine della nostra vita, l’inaspettato, il non accettato che ci guidano alla comprensione più autentica di noi stessi e degli altri.
Dobbiamo solo affidarci alla vita e lasciarci guidare da ciò che accade.
Senza porci domande, senza chiedere il perché di ciò che è successo. Dobbiamo solo gustarci gli eventi che accadono e sentire profondamente cosa suscitano in noi.
Tutto il resto verrà da sé.
Perché saremo così colmi di energia vitale, così svegli e presenti, così attenti che la via da seguire sarà lì chiara davanti ai nostri occhi. E a noi non resterà altro da fare che imboccarla nel modo più naturale e semplice possibile.
E’ giunto il momento di non fare niente.
Di spegnere la mente con i suoi pensieri, i pregiudizi, le preoccupazioni.
Non cercate più nulla.
Fatevi vuoto. Ricercatelo in ogni dove.
E vi stupirete di come le cose si metteranno a posto da sole. [Elena Bernabè]

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