Il rapporto di lavoro può cessare, non soltanto per licenziamento, ma anche per volontà del lavoratore che recede unilateralmente dal contratto di lavoro, presentando le dimissioni. Show
Di norma, le dimissioni non sono soggette a vincoli o motivazioni (salvo che il contratto collettivo di settore o il contratto individuale dispongano diversamente). Tuttavia, il lavoratore è tenuto a rispettare il preavviso (ad eccezione del caso delle dimissioni per giusta causa), secondo quanto definito dalla contrattazione collettiva di settore o dal contratto individuale. Si segnala che nelle ipotesi in cui, per scelta del lavoratore o del datore di lavoro, il periodo di preavviso non venga rispettato, la parte che recede immediatamente dal rapporto di lavoro deve compensare l’altra con l’indennità sostitutiva. Dal 12 marzo 2016, al fine di contrastare il fenomeno delle c.d. “dimissioni in bianco”, le dimissioni (volontarie o per giusta causa) e la risoluzione consensuale del contratto di lavoro devono essere comunicate al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a pena di inefficacia, esclusivamente con modalità telematica (art. 26, comma 1, Decreto Legislativo 14 settembre 2015, n. 151). In particolare, il Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2015 definisce le modalità, gli standard e le regole tecniche per la comunicazione telematica delle dimissioni. Restano fuori dal campo di applicazione della norma il lavoro domestico, i casi di risoluzione a seguito di conciliazione stragiudiziale, le ipotesi di convalida presso l'ITL previste dall’art. 55, comma 4, del D.Lgs. n. 151/2001 relative ai genitori lavoratori, nonché i rapporti di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni (Decreto Legislativo 24 settembre 2016, n. 185). Il lavoratore può provvedere personalmente alla trasmissione delle dimissioni telematiche oppure tramite soggetti abilitati, cioè patronati, organizzazioni sindacali, commissioni di certificazione, enti bilaterali, consulenti del lavoro e sedi territoriali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (D.Lgs. n. 185/2016). Con riguardo alle commissioni di certificazione costituite presso l'ITL (ex DTL), si segnalano i chiarimenti resi in merito alla loro attività di assistenza con la Nota direttoriale del 24 marzo 2016. Per l’accesso all’applicativo informatico delle dimissioni telematiche vai su Servizi Lavoro, dove sono disponibili anche Guide e Manuali. La procedura, per i lavoratori, è accessibile anche dallo smartphone o tablet: scarica l'app! Il decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151 ha introdotto l’obbligo per il dipendente dimissionario, di convalidare le proprie dimissioni online, tramite un’apposita procedura telematica gestita dal sito governativo Cliclavoro e INPS. Puoi procedere da solo oppure rivolgerti a un intermediario abilitato. In questa guida completa sulle dimissioni online ti spiego cosa sono e come funzionano, come darle, ti indico passo per passo la procedura da seguire sul sito Cliclavoro con tutte le istruzioni, i termini di preavviso da rispettare e come calcolare la data di decorrenza delle tue dimissioni per capire quale sarà il tuo ultimo giorno di lavoro. Indice
Cosa sono e come funzionanoCosa è cambiatoFino a qualche tempo fa, per dare le dimissioni volontarie bastava consegnare una lettera al proprio datore di lavoro, rispettare i termini di preavviso e persino dimettersi in tronco, senza preavviso, se le dimissioni erano date per giusta causa. Oggi non è più così: se hai deciso di dimetterti dal tuo posto di lavoro, devi seguire una precisa procedura telematica. In pratica, oltre a consegnare la classica lettera di dimissioni e a rispettare i termini di preavviso previsti dal tuo CCNL, devi anche convalidare le dimissioni online, tramite il sito governativo ClicLavoro (un sito gestito dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali) e il PIN INPS. Lo strumento è stato introdotto dal decreto legislativo 151/2015, allo scopo di contrastare il triste fenomeno delle “dimissioni in bianco” a cui purtroppo sono costrette soprattutto alcune categorie di dipendenti. La procedura è obbligatoria: se hai deciso di dare le dimissioni devi necessariamente convalidarle anche online. Come darleProceduraPuoi dare le dimissioni online tramite il sito Cliclavoro.gov e il PIN INPS, procedendo da solo, dal computer di casa tua. Ma se ll momento non intendi richiederlo, puoi espletare la procedura tramite gli altri intermediari abilitati, ossia:
Caf e patronati sono i soggetti abilitati a dare aiuto a chiunque desideri dare le proprie dimissioni volontarie. IstruzioniEcco invece come procedere con la convalida online delle dimissioni tramite il PIN INPS dispositivo: 1. Accedi al sito INPS, inserisci codice fiscale e PIN, clicca su Accedi (se non possiedi il PIN INPS dispositivo, per chiederlo clicca su Richiedi e gestisci il tuo PIN): 2. Una volta entrato, clicca nella sezione a sinistra su Dimissioni volontarie: 3. Nella schermata che si apre clicca su Nuovo: Nella schermata successiva, indica se hai iniziato a lavorare per quell’azienda prima o dopo il 2008 e clicca su Avanti. Il sistema ti fa quindi accedere al modulo di dimissioni con quattro sezioni:
Non sono necessari altri documenti. Clicca quindi su Conferma per confermare le dimissioni. Un messaggio ti informerà che la tua richiesta è stata elaborata correttamente. il datore di lavoro ha appena ricevuto un’email. PreavvisoSe hai deciso di dare le tue dimissioni volontarie, devi rispettare i termini di preavviso previsti dal tuo CCNL di riferimento. I termini cambiano a seconda:
SuggerimentoConsulta quindi il tuo CCNL per conoscere con esattezza i termini di preavviso dovuti al datore di lavoro. Se ti stai dimettendo per giusta causa, invece, puoi dimetterti in tronco, con effetto immediato e senza rispettare alcun termine di preavviso. Data di decorrenzaI termini di preavviso iniziano a decorrere solamente nel momento in cui compili il modulo di dimissioni online, nessun’altra comunicazione scritta è valida. Se quindi hai dato le tue dimissioni su una lettera qualche giorno fa, ma oggi stai procedendo con le dimissioni telematiche, la lettera dei giorni scorsi non ha valore, le dimissioni vengono calcolate a partire da oggi. EsempioIl tuo CCNL prevede un termine di preavviso di 30 giorni per le dimissioni volontarie. Oggi è il 5 marzo e hai consegnato al tuo datore di lavoro la lettera di dimissioni. Purtroppo però riesci a convalidare le dimissioni online solo il 10 marzo. A questo punto il tuo ultimo giorno di lavoro sarà 10 aprile, perché la data di decorrenza parte dalla convalida telematica. Dimissioni durante il periodo di provaCon la Circolare n.12 del 4 marzo 2016, il Ministero del lavoro ha precisato che le dimissioni online non si applicano durante il periodo di prova. In questo caso bastano le dimissioni scritte rassegnate al datore di lavoro Altre esclusioniL’articolo 26 del Dlgs 151/2015 specifica i casi di non applicabilità delle dimissioni online:
Passaggi successivi:Come dare le dimissioni online 2022?Una volta in possesso delle credenziali di accesso al portale INPS, devi accedere al form online per la trasmissione della comunicazione e compilarlo. Se decidi di rivolgerti ad un soggetto abilitato, sarà quest'ultimo che provvederà a compilare i dati e inviarli al Ministero del Lavoro.
Come presentare le dimissioni volontarie?a) deve accedere al sito del Ministero del lavoro: www.lavoro.gov.it form on-line per la trasmissione della comunicazione; b) andare alla pagine dedicata e aprire il form on-line per l'immissione dei dati relativi alla comunicazione di dimissioni o di revoca; c) inviare il modello.
Come dare le dimissioni con effetto immediato?Nel caso delle dimissioni in prova basta una semplice lettera di dimissioni senza preavviso da scrivere di proprio pugno e consegnare anche a mano, ma con firma di ricevuta, al datore di lavoro.
Che data devo mettere nelle dimissioni on line?Qual è la data di decorrenza da indicare nella compilazione del modello telematico? La data di decorrenza delle dimissioni è quella a partire dalla quale, decorso il periodo di preavviso, il rapporto di lavoro cessa. Pertanto la data da indicare sarà quella del giorno successivo all'ultimo giorno di lavoro.
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