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saldamente il muscolo all'osso e permette il movimento dell'articolazione. Le tendiniti del piede sono infiammazioni molto comuni, in aumento negli ultimi anni soprattutto per una maggiore frequenza della pratica sportiva fin dalla giovane età e per l'uso di calzature spesso inappropriate suggerite dalla moda. I tipi più comuni di tendiniti sono: Le cause della tendinite ai piedi possono verificarsi per diverse motivi: La causa più frequente delle tendinite è un sovraccarico funzionale del tendine sottoposto a un'attività eccessiva come avviene nella corsa o in altre attività sportive. Altre cause sono:
Quali sono i sintomi della tendinite al piede?I sintomi di una tendinite includono dolore, talvolta gonfiore nell'area soggetta a infiammazione. I sintomi possono manifestarsi a riposo e più di frequente durante il movimento. Altri sintomi sono la debolezza e il dolore quando si appoggia o si ruota il piede e quando si cammina. Come prevenire la tendinite del piede?La prevenzione delle tendiniti si ottiene limitando sforzi ripetitivi e usuranti, ricordandosi di effettuare esercizi di stretching dolce prima dell'attività sportiva, scegliendo con cura calzature adatte e sottoponendosi a controlli ortopedici per identificare eventuali anomalie del piede. Oggi voglio prendere in esame una patologia degenerativa che si manifesta a partire dal dolore alla pianta del piede e che, poi, si irradia alle dita: la sensazione è quella di percepire qualcosa che si muove o rimane incastrato tra le dita. Sto parlando del “Neuroma di Morton”, anche conosciuto come Metatarsalgia di Morton. Un breve ripasso sull’anatomia ossea del piedePer iniziare a conoscere meglio questa patologia degenerativa, partiamo con un breve ripasso sull’anatomia ossea del piede. Il piede è composto dalle ossa tarsali, dalle ossa metatarsali e dalle falangi. Le ossa tarsali sono 7 e compongono il tarso. Questo si articola “in alto” con le ossa della gamba (tibia e perone), formando l’articolazione della
caviglia, “in basso” con le ossa metatarsali, che sono 5 ossa lunghe disposte parallelamente l’una all’altra, alla cui estremità si articolano le falangi. Cos’è il neuroma di Morton?Questa patologia degenerativa, conosciuta come neuroma di Morton, è dovuta a una compressione dei nervi sensitivi interdigitali del piede che affiancano le ossa metatarsali. Il termine neuroma fa pensare immediatamente a un tumore, invece si tratta di una fibrosi a carico del tessuto che circonda il nervo sensitivo interdigitale interessato. Quali sono le principali cause del neuroma di Morton?Le cause possono essere diverse, l’ipotesi maggiormente condivisa sostiene che la fibrosi derivi da uno stress meccanico, una sorta di sfregamento, a carico di un nervo interdigitale e delle ossa metatarsali ai suoi lati. Questo continuo sfregamento
determina la formazione, attorno al nervo, di un tessuto cicatriziale (fibrosi), che comprime il nervo stesso, provocando intenso dolore. Una eccessiva iperestensione dell’articolazione metatarsofalangea provoca la flessione plantare della testa dei metatarsi, questo espone il nervo a una maggiore probabilità di traumi. Le scarpe con il tacco alto obbligano le articolazioni metatarsofalangee a un atteggiamento di iperestensione, questo potrebbe spiegare la maggiore incidenza della patologia nelle donne. Altre condizioni favorenti la patologia potrebbero essere:
Quale è la sintomatologia di questa particolare fibrosi? I sintomi del neuroma di Morton sono comunemente:
Il neuroma solitamente produce sintomi quando raggiunge un diametro di circa 4 mm. Il dolore si localizza all’avampiede, in sede plantare, e alle dita. Possono essere percepite delle
disestesie (allucinazioni tattili) che ricordano la sensazione di camminare su una pallina o su qualcosa dalla superficie rugosa, irregolare.
mentre diminuiscono a riposo, togliendo le scarpe e massaggiando il piede. Cosa vede il medico?L’esame obiettivo di solito rivela un rigonfiamento tra le dita. Il dolore, con irradiazione alle dita del piede, può essere aumentato dalla palpazione dello spazio tra i metatarsi. Un test clinico che aiuta la diagnosi è il “segno di Mulder” che appunto consiste nella compressione della zona interessata, provocando intenso dolore. Per confermare la diagnosi si può eseguire una iniezione di un anestetico locale chiamato lidocaina in corrispondenza del dolore, che dovrebbe portare un sollievo immediato. Quali accertamenti possono essere richiesti?Sebbene l’esame clinico sia spesso sufficiente, per maggiore sicurezza il medico può richiedere:
Come si cura?Il medico può prescrivere dei plantari morbidi da utilizzare con calzature comode in modo da diminuire la compressione della zona dove si è formata la fibrosi e cercare di aumentare la spazio tra le ossa metatarsali. Se il quadro non si risolve?Se la terapia conservativa fallisce e il dolore è insopportabile, limitando notevolmente le attività di vita quotidiana, in pazienti attentamente selezionati si deve considerare l’intervento
chirurgico. Come capire se hai una neuropatia ai piedi?formicolio, solletico, punture di spilli, pelle d'oca, corrente elettrica “buzzz” torpore ai piedi (camminare sulla sabbia o su batuffoli di cotone) bruciore e prurito, dolorabilità generale, fitte lancinanti superficiali alle dita. sudorazioni, freddo o gelo/caldo eccessivo ingiustificati dalla temperatura.
Come rilassare i nervi dei piedi?Stare a riposo, fare regolarmente esercizi di allungamento, applicare impacchi di ghiaccio, indossare scarpe adeguate sono strategie che possono spesso alleviare il dolore. Molto utile praticare un auto massaggio del piede.
Perché fanno male i nervi dei piedi?Non dimentichiamo che il dolore spesso è causato dalle aderenze nel tessuto connettivo. I recettori dei nervi (estremità più superficiali) sono immersi in questo tessuto. Quindi, la presenza di aderenze può comprimere queste terminazioni nervose causando dolore, anche in presenza del neuroma di Morton.
Come sfiammare i nervi dei piedi?Per alleviare i sintomi, è possibile iniettare una soluzione di corticosteroide/anestetico nella parte sensibile del piede e indossare scarpe adatte, a volte con ortesi (dispositivi inseriti nella scarpa). Si consigliano riposo e applicazioni di ghiaccio.
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