Canzone di roberto vecchioni chiamami ancora amore

Canzone di roberto vecchioni chiamami ancora amore

Chi lo avrebbe mai detto che in tarda età il Prof. Vecchioni sarebbe andato a Sanremo, non al Tenco ma al più famoso festival dei fiori, quello della canzone italiana, e lo avrebbe pure vinto? Fino a qualche tempo fa, non avremmo mai pensato ad un evento del genere, ma poi, come spesso succede nel mondo della canzone italiana, Vecchioni ha “lasciato” il “suo” Tenco” e ha deciso di sfidare la sorte, di tentare la strada popolare per sdoganare le sue canzoni, notoriamente criptiche o comunque non sempre di ascolto popolare.

Con Chiamami ancora amore ha aperto la sua storia personale a nuove prospettive, fatte di novità e anche di una maggiore leggerezza, la stessa che si sente nell’ascoltare tutto il cd pubblicato dall’Universal.

Dopo una profonda crisi esistenziale, Vecchioni ha deciso di aprirsi, di dare cioè quel suo personale bagaglio di esperienza e umanità senza intellettualismi, e c’è riuscito appieno, poiché la canzone sanremese è di grande bellezza, di apertura tematica e forte di un testo bello, intenso, poetico, proiettato al futuro. Insomma in tutto l’album si coglie questo segno di cambiamento, basti solo ascoltare La casa delle farfalle, tenera melodia, forte di emozioni o Piccolo amore dove il sedimento romantico è fortemente presente.

Il duetto poi con Ornella Vanoni stupisce per la freschezza e la verità e assieme danno a Dentro gli occhi, parentesi onirica di saggezza. In verità non capiamo molto perché Vecchioni abbia scelto Federica Fornabaio per Love song, visto che la pianista pugliese è una versione al femminile di Giovanni Allevi, e questa cosa non proprio bella non è nelle tinte del Professore. Probabilmente l’apertura al pop ha convinto anche nelle sonorità, ma il pop della Fornabaio non è certo di quelli di bella fattura. Diversa è Il nostro amorein duetto con Dolcenera, brava e matura come da tempo non la sentivamo, ed è bella anche la canzone che assieme intonano.

Una perla Lontano lontanodi Luigi Tenco, cantata con onorevole amore verso il collega cantautore. Certamente la frequentazione al Tencoè qui ribadita come segno di continuità con una tradizione che è ancora romantica, essenziale, fondamentale per dare ancora dei messaggi importanti, testi profondi e musiche d’intenso amore. Con Hotel Supramonte, Vecchioni si conferma ancora meglio come interprete di canzoni di altri autori e la sua versione di questo classico di De Andrè, dolce e forte come solo la sua grinta apocalittica sa essere, è reso in maniera indiscutibile, perfetto, essenziale . Peccato che nel cd manca ‘O surdato nnammurato nella versione orchestrale proposta a Sanremo: in quest’album, ci sarebbe stata proprio bene. Vorrà dire che ce lo pescheremo dalla compilation pro 150° prontamente immessa nei negozi dalla risorta Rai della canzone italiana.

Dopo questo cd la storia di Vecchioni è cambiata, quella musicale certamente, ma non dimentichiamo che la sua penna è sempre la stessa, la sua profondità provocatoria non è venuta meno: tutto questo è uno stupendo tentativo di aprire una scrittura creativa e rara ad un pubblico che in genere rifugge, attratto forse dai facilismi pop di tanta brutta musica che negli ultimi anni tedia le nostre orecchie e il nostro animo sensibile.

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POP/ROCK/LEGGERA ITALIANA

Chiamami ancora amore

Universal, 2011
recensione di Alberto Pellegrino

Vecchioni tra nuove canzone e vecchi successi sull�amore

Chi l�avrebbe mai detto che un cantautore anche se famoso e per giunta con un testo impegnato avrebbe vinto il Festival di San Remo 2011? All�inizio nessuno ci avrebbe scommesso eppure � accaduto. Quest�anno il vincitore � stato Roberto Vecchioni con la canzone Chiamami ancora amore. � il segno che i tempi stanno maturando o che il pubblico giovane ha un peso maggiore nelle votazioni? Fatto sta che non accadeva dai tempi lontanissimi di Sergio Endrigo che, tra l�altro, s�impose che una classica canzone d�amore. Invece Vecchioni parte sparato come un treno e canta �per il poeta che non pu� cantare/per l�operaio che ha perso il suo lavoro,/per chi a vent�anni se ne sta a morire/in un deserto come in un porcile./E per tutti i ragazzi e le ragazze/che difendono un libro, un libro vero,/cos� belli a gridare nelle piazze/perch� stanno uccidendoci il pensiero;/per il bastardo che sta sempre al sole;/per il vigliacco che nasconde il cuore,/per la nostra memoria gettata al vento/da questi signori del dolore�. Parole cos� impegnate ma anche cos� chiare e sorrette da una melodia semplice e orecchiabile non si erano mai sentite nella citt� dei fiori. Vecchioni ha detto che ha voluto parlare alla gente semplice e agli intellettuali, agli artisti e ai sognatori, ai democratici e ai lavoratori senza intellettualismi e contorsioni celebrarli, abbattendo le barriere tra la canzone e la canzone d�autore, mettendo insieme una tematica politica con un contenuto esistenziale. A 67 anni, dopo tante canzoni �impegnate�, ha sentito il bisogno di rivolgersi a tante persone scrivendo una canzone di getto sopra la tenda di un albergo, non avendo a disposizione un pezzo di carta. Secondo Vecchioni la maggioranza silenziosa, stanca di imbonitori televisivi, comincia a riscoprire l�importanza di usare la testa, il valore unificante della cultura, per cui � questo il momento di parlare in modo intelligente a tutti. Nel nuovo cd vi sono brani classici scelti con molta cura e scritti tra il 1979 e il 2000 (Mi manchi, Dentro gli occhi, Piccolo amore, L�amore mio, Love song, Canzoni e cicogne) e Il nostro amore scritto con i Dolcenera, estrapolato dalla Sinfonia n.6 Patetica di Tchaikovsky; vi � poi un omaggio a cantautori molto amati come Tecno (Lontano lontano) e De Andr� (Hotel Supramonte). Vi sono anche due nuove composizioni: Mi porter�, una riflessione sul tempo e sull�ansia di vivere, sulla doppia personalit� (Dorian Gray) e soprattutto sulla memoria di chi si � amato e sui ricordi pi� belli da portare con s� �dove sar� o non sar�; La casa delle farfalle, una canzone incentrata sul sogno e sulla lotta contro il dolore, legata alla figura della Madre, eterna consolatrice di ogni pena che aspetta sempre l� dove �alla fine della notte/nei colori del silenzio,/c�� una casa di farfalle/in mezzo al vento�.

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Chi vinse Sanremo con Chiamami ancora amore?

Chiamami ancora amore è un brano musicale scritto ed interpretato da Roberto Vecchioni, vincitore del Festival di Sanremo 2011.

Dove insegna Vecchioni?

Dal 2006 Vecchioni insegna Forme di Poesia in musica presso l'Università di Pavia.