I dpi per la protezione delle mani sono

Utilizzo dei DPI in base alla tipologia di rischio

I fattori che influenzano la scelta dei DPI possono essere diversi, i seguenti corrispondono tutti alla definizione di uso appropriato del DPI:

  • tipo di esposizione prevista
  • categoria di precauzioni di isolamento
  • adeguatezza per il compito
  • trasmissione dell’agente patogeno
  • “durevolezza”
  • ergonomicità.

Tra i fattori da considerare per un uso appropriato dei DPI rientra la “trasmissione dell’agente patogeno”. Infatti, l’utilizzo di DPI oltre a rientrare nelle precauzioni standard (pratiche minime di prevenzione delle infezioni che si applicano durante la cura del paziente), fanno parte del secondo livello del controllo delle infezioni da utilizzare in aggiunta alle precauzioni standard per i pazienti che possono essere infettati da determinati agenti infettivi per i quali sono necessarie ulteriori precauzioni. Sulla base di questo, i DPI possono essere scelti a seconda della modalità di trasmissione del patogeno isolato.

Guanti

Indossare i guanti non sostituisce l’igiene delle mani con acqua e sapone/antisettico o la frizione con soluzione idroalcolica. I guanti proteggono sia l’operatore (dalla contaminazione delle mani con il sangue, i liquidi biologici, le mucose e la cute non integra del paziente, dagli strumenti o dai materiali contaminati da essi), sia i pazienti dalla trasmissione di germi dalle mani contaminate dell’operatore. I guanti devono aderire perfettamente alle mani ed essere indossati e rimossi correttamente. In funzione delle diverse esigenze del servizio e dell’operatore, sono disponibili diverse tipologie di guanti:

  • guanti sterili per esecuzione e assistenza degli interventi chirurgici, esecuzione di procedure diagnostiche che prevedono il contatto con sangue o liquidi corporei in modo ripetuto o continuativo, assistenza al parto e al neonato, manovre invasive
  • guanti in PVC quando il rischio biologico è basso (come visite, attività routinarie di laboratorio, igiene del paziente, pulizia ambiente di lavoro)
  • guanti antitaglio per decontaminazione e lavaggio di strumento chirurgico e taglio di pezzi anatomici in sala settoria.

Cuffia/Copricapo

Il rischio di contaminazione attraverso il capo è modesto, ma l’utilizzo di questi DPI può essere utile, ad esempio, durante gli interventi chirurgici o durante manovre asettiche. Sia la cuffia che il copricapo devono coprire completamente i capelli.

Mascherina chirurgica

Protegge naso e bocca dalla contaminazione con particelle di diametro medio di 4,5 µ. Nascono come barriera per i patogeni in uscita, ma costituiscono un efficace sistema di protezione anche per l’operatore sanitario in virtù della impermeabilità ai liquidi e del potere filtrante. Viene utilizzata per attività per le quali esiste la possibilità di generare spruzzi, schizzi di sangue o di altri fluidi corporei.

Filtrante facciale FFP2

Come la mascherina chirurgica deve coprire naso, bocca e mento e aderire al volto. Protegge dall’inalazione di particelle di dimensioni inferiori a 1 micron e ha un’efficienza filtrante superiore al 94%. Il suo utilizzo è indicato per la protezione dell’operatore nelle attività che possono comportare l’esposizione ad agenti di media tossicità in concentrazione non elevata. Quelle con valvola espiratoria non vanno indossate dal paziente infetto o sospetto tale.

Facciale filtrante FFP3

Deve coprire il naso, la bocca e il mento e aderire al volto. Indicato per le attività che possono determinare un’elevata concentrazione di agenti biologici sotto forma di aerosol nell’ambiente (broncoscopie, manovre che inducono la tosse). Ha un’efficienza filtrante superiore al 98%. Quelle con valvola espiratoria non vanno indossate dal paziente infetto o sospetto tale.

Camice/grembiule

Serve a protezione della contaminazione della divisa e della cute dall’esposizione di sangue e/o altri liquidi biologici: attività con produzione di spruzzi e aerosol. Liquidi biologici, assistenza al parto, procedure chirurgiche, lavaggio strumenti chirurgici o endoscopi.

Calzari copriscarpe

Devono essere indossati quando è possibile sporcarsi con escrezioni, secrezioni o quanto si deve intervenire in ambienti contaminati, o negli interventi di chirurgia maggiore (urologia, ginecologia, chirurgia addominale).

Visiera/occhiali:

Devono essere usati in caso di rischio di eventuali schizzi di materiale organico che potrebbe raggiungere il viso o le congiuntive, ma anche droplet.

  • leggi la pagina dedicata sul sito dei CDC

Informazioni generali

In Italia la sicurezza sui luoghi di lavoro è regolamentata dal Decreto legislativo 81 del 2008.

Secondo quanto riportato in questo DL si intende per dispositivo di protezione individuale, di seguito denominato “DPI”, qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

Tutti i DPI rappresentano una barriera che impedisce il contatto tra l’operatore e l’agente infettivo. Per tale motivo rientrano a pieno titolo nella gerarchia dei programmi di prevenzione e controllo delle infezioni, insieme con la formazione, le procedure di isolamento, i controlli ingegneristici (es: stanze a pressione negativa per i pazienti con malattie trasmissibili per via aerea) e il controllo delle pratiche di lavoro (es: sicurezza dei taglienti). Come sottolineato dalle raccomandazioni sul corretto utilizzo dei DPI per la prevenzione delle malattie infettive emesse dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) indipendentemente dalla tipologia di DPI che viene usato, è necessario osservare sempre quattro punti:

  • indossarli prima di ogni contatto con il paziente (in generale prima di entrare nella stanza)
  • una volta indossati adottare i giusti comportamenti per prevenire la contaminazione
  • dopo aver completato il lavoro rimuovere attentamente il dispositivo e smaltirlo correttamente
  • lavare le mani prima di passare a un altro paziente.

Quali sono i Dispositivi di Protezione Individuale

I guanti proteggono dal contatto con materiali infettivi e sono il tipo più comune di dispositivo usato in ambito sanitario: i guanti non sterili (in lattice, nitrile o vinile) vengono impiegati per la maggior parte delle attività di cura, mentre i guanti sterili vengono usati durante procedure chirurgiche, asettiche o invasive. Quando indossati, i guanti devono adattarsi comodamente alle mani, non essere troppo stretti o troppo larghi, devono essere integri e non facilmente danneggiabili.  Se usati in modo scorretto possono portare alla diffusione di agenti patogeni su varie superfici ambientali e causare infezioni sia in chi li usa che nei pazienti. Per evitare che ciò accada è necessario seguire alcune raccomandazioni pratiche: lavorare dal “pulito” allo “sporco” (durante l’erogazione dell’assistenza rispettare un percorso che inizia dalle zone pulite, non contaminate, alle zone potenzialmente infette, sporche), limitare al minimo le opportunità di contaminazione da contatto (evitare di toccarsi il viso con le mani guantate dopo il contatto con pazienti o con superfici come maniglie delle porte, interruttori della luce), cambiarli quando si rompono o si sporcano.

Camici e grembiuli vanno scelti laddove si preveda una contaminazione del corpo. I grembiuli possono essere usati quando si prevede un’esposizione limitata, mentre il camice, che in genere è di cotone o di materiale sintetico, lo si preferisce in condizioni in cui è vi è una esposizione maggiore in quanto generalmente copre completamente il corpo, ha le maniche lunghe e aderisce perfettamente ai polsi.

Le mascherine chirurgiche sono dispositivi medici che hanno la funzione di proteggere il paziente dai droplet emessi dall’operatore sanitario (strumento di source-control) e, seppur in minor misura, di proteggere la mucosa nasale e orale del lavoratore da secrezioni o droplet di grandi dimensioni.

I respiratori facciali, o filtranti facciali per particelle (FFP) sono DPI che proteggono la mucosa orale e nasale del lavoratore da droplet di grandi (>5 micron) e piccole (<5 micron) dimensioni. A differenza dei respiratori usati in altri setting, quelli dell’ambito sanitario non proteggono da gas e vapori ma solo dal particolato. La frazione di particelle escluse può arrivare anche al 98-99% con determinati filtri. La tipologia di respiratore deve essere scelta sulla base del tipo di esposizione e del rischio previsto, tuttavia, come per gli altri DPI, affinché svolgano adeguatamente la loro funzione, è necessario assicurarsi di:

  • utilizzare il respiratore corretto per l’esposizione
  • averlo disponibile al momento del bisogno
  • conoscere la corretta procedura per indossarlo e rimuoverlo
  • conservarlo correttamente.

La visiera deve essere usata quando è necessario proteggere anche il volto e gli occhi, oltre al naso e alla bocca.

Gli occhiali forniscono una protezione ottimale per gli occhi e devono calzare comodamente sopra e intorno agli occhi.

La tabella riassume quale DPI utilizzare in base al tipo di interazione clinica con il paziente e al grado di contatto prevedibile

Guanti

in caso di contatto con sangue, fluidi corporei, secrezioni, escrezioni, oggetti contaminati, muco, membrane, cute non integra

Camici

durante procedure e attività di cura in cui gli indumenti e/o la pelle possono essere esposti a sangue, fluidi corporei, secrezioni

Grembiuli

usati sopra i camici quando c’è il rischio di esposizione a una grande quantità di sangue

Mascherine, occhiali e visiere

usati durante le attività di cura che possono generare schizzi di sangue, fluidi corporei, secrezioni o escrezioni

In alcune circostanze oltre ai DPI che devono essere utilizzati come precauzioni standard, si possono applicare precauzioni basate sulla trasmissione: contatto, via aerea e goccioline.

  • per approfondire consulta il D. Lgs. n. 81/2008, art. 74, comma 1
  • scarica la guida dei CDC “Guidance for Selection and Use of Personal Protective Equipment (PPE) in healthcare Settings”
  • leggi le fact sheet dei CDC

Quali sono i DPI per la protezione delle mani?

Guanti contro il rischio termico. Guanti di protezione contro il freddo. Guanti di protezione contro le radiazioni e la contaminazione da radioattività Guanti di protezione contro i rischi meccanici.

Quali sono i DPI?

Come indicate dall'Allegato I del Lgs. 475/1992, le categorie dei DPI sono tre: prima, seconda e terza categoria. Questa suddivisione è realizzata in modo tale che al crescere del numero aumenta anche il rischio connesso alle attività.

Qual è la funzione dei DPI?

Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.

Cosa si intende con la sigla DPI?

10 Gennaio 2022 | Pubblicato in Sicurezza sul lavoro. I DPI, ovvero Dispositivi di Protezione Individuale, sono attrezzature e strumentazioni che hanno l'obiettivo di ridurre al minimo i danni derivanti dai rischi per la salute e sicurezza sul lavoro.