Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è la persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 del Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro ed è designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi. Show
La figura del RSPP ha una connotazione di consigliere e consulente del datore di lavoro; agli obblighi posti in capo a questo soggetto non corrispondono previsioni sanzionatorie in caso di mancato adempimento.
Chi è e da chi viene nominato il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione?Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è, secondo il D.Lgs. 81/2008 (art. 2, comma 1, lett. f)), la “persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali di cui all’articolo 32 designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi”, che a sua volta ai sensi della successiva lett. l) è “l’insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori”. Il RSPP è nominato dal datore di lavoro. Il Datore di lavoro ha l’obbligo non delegabile (ai sensi dell’art. 17, comma 1, lett. b, del D.Lgs. n. 81/08) di nominare il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Da chi può essere svolto il ruolo di RSPP?Il ruolo di RSPP può essere svolto dallo stesso datore di lavoro, assegnato ad un dipendente interno all’azienda oppure svolto da un soggetto esterno all’azienda. Esaminiamo nel dettaglio i diversi casi: RSPP svolto dallo stesso datore di lavorose l’impresa occupa: Sono comunque da escludere i casi delle aziende a maggiore rischio, elencate all’art. 31, comma 6, D.Lgs. 81/2008. Con l’intervento del D.Lgs. 106/2009, ad esclusione dei summenzionati casi di aziende a maggiore rischio, si è riconosciuta la possibilità, nelle imprese o unità produttive (inizialmente fino a cinque lavoratori, limite successivamente azzerato dalla citata legge 98/2013), che il datore di lavoro svolga direttamente i compiti di primo soccorso, nonché di prevenzione degli incendi e di evacuazione, anche in caso di affidamento dell’incarico di RSPP a persone interne all’azienda o all’unità produttiva o a servizi esterni, dandone preventiva informazione al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Anche in questa ipotesi vi è l’obbligo del datore di sottoporsi a programmi di formazione. RSPP assegnato ad uno o più dipendentinominati dal datore di lavoro ed in possesso delle capacità e dei requisiti professionali specificati all’art. 32 del D.Lgs. 81/2008. Per le seguenti attività, l’organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione all’interno dell’impresa è obbligatoria (art. 31, comma 6):
Ruolo di RSPP affidato ad un soggetto esterno all’aziendain possesso delle capacità e dei requisiti professionali specificati all’art. 32 del D.Lgs. 81/2008. Quali capacità e requisiti professionali deve possedere il RSPP?Il RSPP, proprio in virtù della peculiarità dei compiti da svolgere, deve necessariamente avere una conoscenza approfondita delle dinamiche organizzative e produttive dell’azienda, conoscenza che solo un soggetto inserito nell’organizzazione aziendale può possedere. In tale quadro, dunque, il termine “interno” non può intendersi equivalente alla definizione di “dipendente”, ma deve essere sostanzialmente riferito ad un lavoratore che assicuri una presenza adeguata per lo svolgimento della propria attività”. Il D.Lgs. 81/2008 definisce, all’art. 32, quali capacità e requisiti professionali debbano possedere gli addetti ed i responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione, sia interni che esterni. Per lo svolgimento della funzione di RSPP, è inoltre necessario conseguire un attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento a specifici corsi di formazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, anche di natura ergonomica e da stress lavoro-correlato secondo i contenuti dell’Accordo Europeo dell’8 ottobre 2004 (art. 28, comma 1, del D.Lgs. 81/ 2008), di organizzazione e gestione delle attività tecnico amministrative, di tecniche di comunicazione in azienda e di relazioni sindacali. Qual è la funzione e quali sono i compiti attribuiti al RSPP?È importante sottolineare come il RSPP (unitamente agli ASPP) mantenga una funzione essenzialmente consultiva e propositiva, con i compiti delineati dall’art. 33 del D.Lgs. 81/2008. Il Servizio è unicamente un mero strumento consulenziale nelle mani del datore di lavoro, ai fini della prevenzione dai rischi. Quali sono i compiti del Servizio prevenzione e protezione, SPP?Al Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi professionali spettano i compiti di (art. 33):
Cosa deve comunicare il datore di lavoro al RSPP?Affinché il RSPP attui i compiti relativi alla valutazione dei rischi e alle misure per la sicurezza degli ambienti di lavoro, necessita, ovviamente, della collaborazione del datore di lavoro che dovrà trasmettergli tutte le informazioni possibili in merito (art. 18, comma 2, D.Lgs. 81/2008) quali:
Le stesse informazioni devono essere trasmesse anche al medico competente. Quali sono gli obblighi e le responsabilità del RSPP?Nonostante la centralità del ruolo ricoperto, il RSPP non rientra tra i soggetti destinatari degli obblighi di sicurezza: la sua condotta, pertanto, non è direttamente sanzionabile ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e la collaborazione del datore di lavoro non determina la condivisione anche delle relative responsabilità. La titolarità degli obblighi fondamentali in materia di sicurezza e salute sul lavoro resta, infatti, in capo al datore di lavoro, che è tenuto ad avvalersi della collaborazione del RSSP, ma può sempre discostarsi dalle sue indicazioni. Quali responsabilità ha il RSPP?L’esonero da responsabilità penale riguarda però esclusivamente i reati prevenzionali, stante la mancata ascrivibilità nei loro confronti di una colpa specifica, ma non i delitti colposi contro la persona (omicidio e lesioni), verificatisi sui luoghi di lavoro a danno di terzi. Quali sono gli obblighi di formazione del RSPP?Gli obblighi di formazione del RSPP differiscono a seconda del ruolo che il Responsabile ricopre nei confronti dell’impresa. RSPP: quali corsi deve fare?La formazione del RSPP prevede il seguente percorso formativo: – Modulo B Comune a tutti i settori produttivi: 48 ore – Modulo C di specializzazione per soli RSPP: 24 ore Coloro che sono in possesso di determinate lauree (vedi comma 5 del dell’art. 32 del D.Lgs. n. 81/08) sono esonerati dai corsi di formazione di cui al comma 2, primo periodo, dell’art. 32 (Modulo A e Moduli B) e dovranno frequentare esclusivamente il Modulo C. Quali corsi deve fare il datore di lavoro-RSPP?Se il RSPP è anche datore di lavoro, dovrà frequentare un corso di formazione
diverso (più breve), della durata variabile a seconda della fascia di rischio in cui rientra l’azienda: Anche la durata dell’aggiornamento, sempre quinquennale, dipende dalla fascia di rischio: Aggiornati con Istituto Informa!La formazione obbligatoria per l’idoneità alla funzione (D. Lgs. 81/08 e
s.m.i.) Corso e-learning Aggiornamento RSPP Per saperne di più consulta anche il volume: Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione Una guida operativa sempre aggiornata all’individuazione di compiti, responsabilità e competenze professionali della figura chiave nella sicurezza sul lavoro: il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. Conosci già la rivista Ambiente & Sicurezza sul Lavoro?Dal 1985, il punto di riferimento per chi si occupa di Sicurezza sul Lavoro e Tutela dell’ambiente Ambiente & Sicurezza sul Lavoro – DIGITALE Notizie, normativa, giurisprudenza in materia di sicurezza sul lavoro e i suggerimenti degli esperti per risolvere i tuoi dubbi. Una squadra di professionisti editoriali ed esperti nelle tematiche della salute e sicurezza sul lavoro, prevenzione incendi, tutela dell’ambiente, edilizia, security e privacy. Da oltre 20 anni alla guida del canale di informazione online di EPC Editore Come viene definito il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione?Lgs. 81/08 stesso definisce l'RSPP come la persona che possiede capacità e requisiti professionali conformi all'articolo 32 del decreto stesso, che gli permettono di coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione dai rischi.
Come viene individuato il RSPP?Il RSPP viene nominato direttamente dal datore di lavoro. Questo compito non può essere delegato ad altri, nemmeno quando le funzioni di garanzia della sicurezza vengano delegate a terzi.
Quando il RSPP può essere esterno?In tal proposito il Testo Unico dispone che "Il ricorso a persone o servizi esterni è obbligatorio in assenza di dipendenti che, all'interno dell'azienda ovvero dell'unità produttiva, siano in possesso dei requisiti di cui all'art. 32"(c. 4 dell'art. 31 del TU).
Chi è il RSPP quali sono i suoi compiti e come viene nominato?Il Datore di lavoro può nominare un consulente esterno quale RSPP? In riferimento a quanto previsto dal Testo Unico della Sicurezza, D. Lgs 81 08, il Datore di lavoro può nominare la figura di un consulente esterno all'azienda quale “Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione”.
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