Skip to content Show PAVIMENTI IN CALCESTRUZZO - Finitura ghiaietto lavatoLe pavimentazioni così dette in “ghiaietto lavato” sono l’opzione migliore in termini di durata, costi e prestazioni. Superano i problemi tipici delle pavimentazioni tradizionali in “ghiaia seminata”, dove è necessaria una continua manutenzione per eliminare le erbe infestanti o sistemare e ricomporre i ciottoli che tendono a scomporsi con facilità, creando fastidiose orme o avvallamenti causati dal passaggio dei pedoni o delle automobili. Il ghiaietto lavato viene ottenuto mescolando cemento, graniglia di marmi pregiati, sassi di fiume o pietra naturale e una speciale miscela fibrorinforzata colorata e additivata. Utilizzato come pavimentazione da esterno in piazze, zone pedonali, marciapiedi, viali in parchi e giardini, aree monumentali, terrazze, esterni piscine, ecc., coniuga praticità, sicurezza e resistenza agli agenti atmosferici e proprietà antisdrucciolo, alla naturalezza della ghiaia alla semplicità e praticità del cemento, con la possibilità di realizzare le più svariate configurazioni, tipologie e combinazioni di colori e personalizzazioni. Compila il modulo e sarai ricontattato Alcuni esempi di pavimenti in calcestruzzo realizzati con la tecnica della finitura ghiaietto lavato. Go to Top Forse tra i materiali da pavimentazione più usati in giardino, la ghiaia ha delle caratteristiche che la rendono unica. La versatilità, la capacità di adattarsi a molteplici stili, dal più campagnolo a quello più minimale o contemporaneo, il prezzo relativamente contenuto, una posa veloce e una manutenzione abbastanza semplice. La ghiaia è facile o difficile? Sembra apparentemente buttata lì a caso, ma chi l’ha scelta come vialetto sa che presenta alcuni problemi. «Pavimentare è stata un’esigenza sentita in ogni epoca – ci spiega Orlando Renzini – lastre, pietre, ciottoli, mattoni e brecce hanno accompagnato
gli esseri umani attraverso strade, vie e piazze. La “civiltà moderna” ci ha principalmente mostrato asfalto e cemento: soluzioni veloci ed efficienti, ma con alcune problematiche ben note. Non ci addentriamo sulle questioni attinenti l’impatto ambientale, il costo energetico e l’inquinamento diffuso, ma solamente al problema dell’impermeabilizzazione del suolo. Le acque meteoriche scorrono su pareti impermeabili, aumentano la propria velocità ed erodono e distruggono, là dove dovrebbero
penetrare nel terreno e arricchire le falde». Quali sono i problemi più rilevanti di un vialetto in ghiaia? «Il problema principale – raccontano Diego e Giacomo – riguarda proprio la scelta del tipo di ghiaia da utilizzare, a prescindere se si tratta di un percorso carrabile o pedonale. Esistono due tipologie di ghiaia: quella “tonda” e quella “spezzata”. Per i viali e i percorsi carrabili è assolutamente da scartare la tonda, per utilizzare solo ghiaia “spezzata” perché a differenza della tonda, tenderà a stabilizzarsi e compattarsi sempre di più con calpestio o passaggio di autoveicoli, in quanto l’irregolarità delle facce dei granelli farà sì che questi si incastrino tra loro senza slittare. Cosa che invece avviene regolarmente con la ghiaia tonda». Quanto costa la ghiaia sfusa? Diego e Giacomo dicono che dipende dalla tipologia: «La ghiaia spezzata e tonda per percorsi e vialetti costa circa quaranta euro per metro cubo». Come scegliere la ghiaia in rapporto allo stile dell’abitazione e alla
facilità di calpestio? «In commercio se ne trovano di svariati colori – raccontano Diego e Giacomo – la scelta dipende dai gusti e dal tipo di progetto che si vuole realizzare. Bisogna tenere sempre a mente che più la ghiaia sarà scura, meno risalterà il colore verde della vegetazione, ma saranno più evidenti tutte le strutture chiare e i fogliami variegati di bianco o quelli dorati».
La ghiaia tende a schizzar via, ma esistono dei reticoli alveolari che la contengono senza farla muovere: si possono usare indifferentemente per i viali carrabili e pedonali? Rispondono ancora Diego e Giacomo: «Sì, esistono dei reticoli alveolari o griglie modulari in polietilene ad alta densità (HDPE). Un polimero plastico ad elevata resistenza, saldato su un robusto feltro, per la realizzazione di pavimentazioni stabili e drenanti». Una volta posata la ghiaia, il reticolo alveolare dà problemi? È antiestetico? Dopo quanto tempo è necessario posare un nuovo strato di ghiaia? «Il reticolo non darà problemi – continuano – perché le grigliesono realizzate seguendo un concetto progettuale di alto livello qualitativo altamente performante, dovendo durare decine di anni come struttura portante di pavimentazioni carrabili. Successivi strati di ghiaia devono essere posati non appena si inizia a intravedere la struttura del reticolo».
Oltre gli alveolari, esistono altri metodi di posa perfettamente drenanti senza geotessili, alcuni dei quali prevedono una colatura di resina o polimero naturale. «Fra le soluzioni moderne vi è una pavimentazione per esterni a secco – racconta Orlando Renzini – in brecce e ghiaie, di diversi colori e dimensioni, drenanti, con protezione da erbe infestanti, su griglia modulare
autoportante in polipropilene riciclabile al 100 per cento. «Questa seconda soluzione, certamente molto più costosa, permette però l’utilizzo di questo tipo di pavimento in aree dove il materiale sciolto, ancorché rullato, è inadatto: zone pranzo, area piscina, ingresso principale, scale di accesso, terrazze. Nel caso di utilizzo in aree costruite (scale e terrazze di abitazioni) non è necessario l’utilizzo della griglia autoportante, riducendo lo spessore tra i due e i due centimetri e mezzo». «L’utilizzo
del polimero permette inoltre di poter scegliere la finitura su una gamma molto più ampia di materiali, sia per dimensione (si può partire da una graniglia di tre millimetri) che per tipologia (si possono usare ghiaini e ghiaie – i materiali tondi, che senza l’uso di leganti, non sono adatti per queste realizzazioni». «Inoltre – continua Orlando – si possono variare i colori dei materiali all’interno di un disegno, bloccati dal polimero non si mischieranno, cosa che succede inevitabilmente nel caso di un materiale posato a secco. Quanto costa questo tipo di rivestimento? Per quanto riguarda l’investimento da prevedere, Orlando spiega come «Il calcolo include varie voci di materiale e messa in opera; per un pavimento drenante a secco (quindi senza polimero) si possono spendere dai 25 ai 40 euro a metro quadro – eccetto lo scavo e le bordature laterali. Per queste ultime il prezzo varia molto, ad esempio un vialetto stretto e lungo costerà di più rispetto a un’area parcheggio. Per pavimentazioni con polimero con materiale sfuso all’interno del pannello e 2 cm circa al di fuori, bloccato dal polimero, usando una finitura di pregio, si oscilla tra i 60 e gli 80 euro al metro quadro. In questo caso ovviamente non si necessita di bordature». Durante il processo di posa di un vialetto in ghiaia, è sempre necessario il telo di PVC per evitare la crescita delle malerbe? «Il telo in PVC – spiegano Diego e Giacomo – non risolve completamente il problema delle malerbe perché quest’ultime tendono a formarsi anche nello strato di ghiaia o terriccio che si trova al di sopra. Di sicuro è un aiuto, ma non è risolutivo». Quanto è importante preparare un fondo con geotessili? Eventualmente in che
modo e posizione vanno posati, e come si scelgono? Dobbiamo usare tutti questi accorgimenti anche quando creiamo un disegno artistico, non necessariamente calpestabile? «In questo caso si può tranquillamente evitare il reticolo alveolare, specie su superfici ridotte come quella in foto». Quanto costa il ghiaietto lavato?Ma qual è il suo prezzo al metro quadro? Come per tutti i pavimenti non esiste un prezzo univoco, ma questo dipenderà da diversi elementi. In genere, il prezzo di partenza per queste pavimentazioni parte da 50,00 € al metro quadro, ma può raggiungere anche cifre più alte.
Quanto costa 1 metro cubo di ghiaia?Generalmente la ghiaia costa dai 15 ai 30 euro al metro cubo.
Quanto costa la ghiaia stabilizzata?Pavimentazione ghiaia stabilizzata: il prezzo
Il costo poi aumenterà a seconda dello spessore dei granuli. Indicativamente la spesa va dai 15,00€ ai 30,00€ al metro cubo, mentre al kg si parte dagli 11,00€. Per reperire la ghiaia, potrete rivolgervi ai centri di giardinaggio specializzati o alle cave.
Quale ghiaia per vialetto?La ghiaia a granulometria media (diametro di 3 cm) e la ghiaia fine (diametro di 1 cm) sono impiegate per fare i vialetti da giardino a uso pedonale, per tracciare sentieri o per lastricare aree coperte come un gazebo.
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