Si può tenere lo smalto durante la risonanza magnetica

Il medico può consigliare questo test per diagnosticare una patologia particolare o controllare se un paziente ha risposto bene a un trattamento medico. A differenza dei comuni raggi X delle radiografie e la TAC, le risonanze magnetiche non utilizzano le radiazioni ionizzanti più dannose dei raggi X.


Una risonanza magnetica è un esame che serve al personale medico nella diagnosi di una malattia o di un infortunio, o a monitorare la risposta del corpo a un trattamento farmacologico. La risonanza magnetica può essere eseguita su diverse parti del corpo, ed è particolarmente utile nell’osservazione dei tessuti molli e del sistema nervoso.
La risonanza magnetica è un test di imaging estremamente preciso che utilizza potenti onde radio, piastre magnetiche e l’aiuto di un computer per realizzare diverse immagini dettagliate di ciò che c’è all’interno del nostro corpo.

Nell’articolo che segue scoprirai diversi punti, come ad esempio:
● come funziona una risonanza magnetica;
● dove viene applicata la risonanza magnetica;
● la risonanza magnetica è sicura?
● i prezzi della risonanza magnetica e i centri ai quali rivolgersi;
● controindicazioni: quando non dovresti fare una risonanza magnetica;
● come prepararsi a una risonanza magnetica;
● cosa aspettarsi una risonanza magnetica;
● quanto tempo attendere per avere i risultati della risonanza magnetica;

Come funziona una risonanza magnetica

Nel nostro corpo, ogni cellula contiene atomi di idrogeno che contengono a loro volta particelle ancora più piccole denominate protoni che, se debitamente stimolate attraverso le loro proprietà magnetica con le tecniche odierne di imaging, ci restituiscono delle immagini dei tessuti all’interno del nostro corpo. Questo è, in poche parole, ciò che ci si deve aspettare da una risonanza magnetica (il cui acronimo è MRI).

Infatti, quando i protoni di idrogeno del nostro corpo vengono sottoposti alla stimolazione di un forte campo magnetico tramite l’utilizzo di apparecchiature sofisticate come quelle usate nella medicina odierna, queste particelle restituiscono un’energia diretta su di loro sotto forma di onde radio.

Quando eseguiamo una risonanza magnetica, un software specifico per questo tipo di operazioni codifica queste informazioni e ci restituisce un’immagine assegnando un colore diverso in base ai tessuti presenti all’interno del nostro corpo. Così facendo, è possibile non solo distinguere diversi tipi di tessuto, ma anche le cellule malate da quelle sane.

Dove può essere applicata la risonanza magnetica


La risonanza magnetica può essere applicata a diverse parti del nostro corpo. L’esame infatti mira a segnalare la presenza di neoplasie (come i tumori) e altre malattie neurologiche, ma è prescritto anche per verificare l’efficacia di un trattamento farmacologico.
Ogni parte del corpo è sottoponibile alla risonanza magnetica, ad esempio per rilevare possibili metastasi nei pazienti affetti da cancro, sia parti specifiche di esso.

Tipi di risonanza magnetica per immagini


Come abbiamo accennato, sono diversi i metodi di applicazione per una risonanza magnetica. I più popolari attualmente sono:

Risonanza magnetica per immagini della testa, utile nel riconoscimento della malattia di Alzheimer, ma anche per la diagnosi della sclerosi multipla e altre patologie neurologiche, o semplicemente per capire a cosa siano dovuti mal di testa e vertigini di origine sconosciuta, disturbi della vista e patologie più gravi come il cancro o cosa accade al cervello di un paziente dopo un ictus;
Risonanza magnetica addominale – utilizzata principalmente nell’infiammazione degli organi interni, lesioni neoplastiche, problemi con i dotti biliari;
Risonanza magnetica pelvica – nelle malattie del sistema genito-urinario o nella parte terminale del sistema digerente;
Risonanza magnetica per immagini della colonna vertebrale (solitamente cervicale, toracica o lombare) – questo tipo di esame serve nella valutazione dell’entità dei danni dopo incidenti, ma anche per la diagnosi nelle malattie degenerative che colpiscono la colonna vertebrale, per le patologie tipiche dei dischi vertebrali, per capire cosa c’è dietro al mal di schiena perenne o per la diagnosi di un cancro;
Risonanza magnetica per immagini del cuore – per la diagnosi di condizioni patologiche dei grandi vasi sanguigni, malattie coronariche, tumori del muscolo cardiaco, la rilevazione di difetti congeniti e acquisiti;
Risonanza magnetica delle singole articolazioni – in caso di malattie degenerative ma anche distorsioni, dislocazioni e altri tipi di patologie;
Risonanza magnetica funzionale (abbreviato: fMRI) – un tipo speciale di risonanza magnetica in cui il campo magnetico viene utilizzato per influenzare gli atomi di
ossigeno circolanti nel sangue; tramite questo processo si osserva l’attività delle singole aree del cervello, ed è una tipologia di esame utilizzata soprattutto in psichiatria o neuropsicologia.

Queste sono solo alcune delle possibili applicazioni, in quanto questo tipo di esame può essere facilmente applicato a qualsiasi parte del nostro corpo e nella diagnosi di qualsiasi tipo di patologia.

La risonanza magnetica per immagini è sicura?


La risonanza magnetica rimane oggi uno dei metodi prediletti dai medici quando si tratta di dare una diagnosi. Diversi studi in materia, pertanto, hanno concluso che le radiazioni emesse dai macchinari per le risonanze magnetiche rimangono tra le più sicure per la salute dell’uomo e l’esame non provoca nessun tipo di dolore nel paziente, né i suoi organi e tessuti vengono danneggiati.

Se tutte le linee guida vengono seguite dagli esperti del settore, chiunque può sottoporsi a una risonanza magnetica (salvo controindicazioni, come vedremo qualche paragrafo più in giù) e se necessario è anche possibile ripetere questo esame senza nessun rischio per la salute, infatti viene spesso ripetuto nel corso del tempo per controllare l’andamento di percorsi di terapie farmacologiche sui pazienti.

Ad ogni modo, nonostante la risonanza magnetica stessa sia considerata sicura, spesso nei pazienti vi è una forte preoccupazione per la sicurezza dei mezzi di contrasto a base di gadolinio che vengono iniettati per la risonanza magnetica a contrasto. Il gadolinio è una sostanza chimica che viene iniettata nel corpo del paziente e permette una migliore qualità dell’immagine, facendo sì che il radiologo possa identificare con maggiore precisione i tessuti normali e anormali. Tuttavia, nonostante diversi studi testimonino che il gadolinio possa rimanere in piccole tracce nel nostro corpo, ciò non sembra comportare rischi tali da non considerare l’esame come sicuro.

Un altro dei principali dubbi che assalgono i pazienti è sapere se la risonanza magnetica è sicura per le donne in gravidanza. Dopo diversi studi condotti a riguardo, non vi sono prove note che possa essere dannosa per una donna incinta o per il suo bambino.

Prezzi risonanza magnetica


Il costo di una risonanza magnetica, in Italia, va da un minimo di 40€ nel sistema sanitario nazionale a anche prezzi decisamente più elevati che superano il centinaio di euro, con un prezzo che si aggira attorno ai 200€ nelle strutture private. Se hai bisogno di uno specialista al quale rivolgerti per prenotarla, puoi confrontare i prezzi e gli studi nei tuoi dintorni a questo link.

Controindicazioni per la risonanza magnetica


Il personale medico e sanitario deve essere sempre in grado di valutare la sicurezza dei pazienti che devono sottoporsi a una risonanza magnetica, tenendo conto delle condizioni dei pazienti e della loro compatibilità con i macchinari. Infatti, sebbene sia un esame sicuro, esistono diverse controindicazioni.

Controindicazioni assolute

● Quando un paziente presenta un dispositivo elettronico impiantabile cardiaco come i classici pacemaker, ma anche i defibrillatori cardioverter impiantabili (ICD) e un particolare dispositivo per terapia di resincronizzazione cardiaca
(CRT). I pazienti con pacemaker sono a rischio di malfunzionamento della terapia del dispositivo, surriscaldamento del dispositivo e aritmia cardiaca durante la risonanza magnetica: devono sottoporsi ad altri esami per capire se possono fare una risonanza magnetica.

● Quando un paziente ha corpi estranei metallici all’interno del proprio corpo e nella testa: al paziente deve essere chiesto se presenta componenti metalliche all’interno del proprio organismo; in caso affermativo, una radiografia deve essere eseguita in via preventiva e rivista dal radiologo per l’approvazione prima della risonanza magnetica.

Sistemi di neurostimolazione impiantabili: vale lo stesso discorso dei dispositivi cardiaci impiantabili.

● Se il paziente presenta particolari tipologie di impianti acustici.

● In caso di pompe per infusione di farmaci (erogazione di insulina, farmaci analgesici o pompe chemioterapiche): se possibile, il paziente deve rimuovere il dispositivo.

● In caso di inserimento di cateteri con componenti metalliche.

● Frammenti metallici come proiettili, pallini di fucile e schegge di metallo

● Se il paziente presenta una clip (una sorta di bypass) per aneurisma dell’arteria cerebrale.

● Impianti dentali metallici.

È importante sapere che alcuni di questi oggetti non sono indicati per l’esecuzione di una risonanza, altri invece sono sicuri solo a potenze pari a 1,5 tesla e alcuni sono sicuri con macchinari per la risonanza magnetica a 3 tesla.

Controindicazioni relative:

Esistono altri casi nei quali, invece, una risonanza magnetica può non essere consigliata in assoluto, ma può essere effettuata comunque con le dovute accortezze, come ad esempio in queste situazioni:

Shunt programmabili: i pazienti devono riprogrammare il loro shunt con il fornitore dopo la scansione.Stent coronarici;

● Stent periferici, stent delle vie aeree o dispositivi metallici per la tracheotomia: se la tracheotomia è stata eseguita con materiali in plastica, si può tranquillamente continuare con una risonanza magnetica. Se il materiale impiegato è sconosciuto o pericoloso, sostituirlo con un dispositivo di plastica prima che il paziente entri nello scanner MRI.

Dispositivo intrauterino (IUD): in tal caso bisogna condurre indagini più approfondite sul tipo di dispositivo. IUD sconosciuti sono accettabili solo con 1,5 tesla.

● Protesi oculari metalliche, clip chirurgiche o suture a filo metallico, Protesi peniena metallica, protesi sostitutive articolari o protesi di altro tipo metalliche;

Filtro cavale inferiore: se la marca e il modello del filtro non sono noti, il paziente può essere scansionato su un 1.5 tesla non prima di sei settimane dall’impianto.

● Impianto di Harrington: questi pazienti possono essere esaminati su macchinari da 1,5 tesla.

● Cerotti farmacologici: i cerotti devono essere rimossi prima della procedura.

Tatuaggi: se il tatuaggio si trova nell’area d’interesse e ha meno di sei settimane, sarà necessario posporre l’esame.

● Se si è subita una procedura di colonscopia nelle ultime otto settimane: bisogna avere una conferma nel caso siano state utilizzate o posizionate clip endoscopiche o altri materiali metallici attraverso le cartelle cliniche del paziente.

Si può tenere lo smalto durante la risonanza magnetica
Macchinario per la risonanza magnetica

Come prepararsi alla risonanza magnetica

In realtà, non c’è bisogno di prepararsi particolarmente per una risonanza magnetica. Naturalmente, è consigliabile prendere i farmaci quotidiani come si farebbe normalmente, a meno che non sia stato specificato dal medico di interrompere la terapia. Vi sono poche restrizioni dietetiche per una risonanza magnetica.

Si può tenere lo smalto durante la risonanza magnetica

Come vestirsi per una risonanza magnetica


Per eliminare possibili problemi di sicurezza della RM, verrà chiesto di indossare un camice da ospedale, perciò bisogna assicurarsi di indossare vestiti comodi da rimuovere e di non mettere gioielli metallici di alcun tipo. In ogni caso, durante l’esame verrà fornito un armadietto per proteggere gli effetti personali del paziente.

Cosa aspettarsi durante una risonanza magnetica


La durata dell’esame varia in base alle esigenze ma la media è compresa tra 45 minuti e un’ora. A seconda della parte del corpo che viene esaminata, è possibile che venga chiesto di trattenere il respiro per un massimo di 30 secondi.

Il magnete è permanentemente aperto su entrambe le estremità. È ben illuminato e c’è un ventilatore perché il paziente abbia sempre il massimo del comfort. C’è anche un sistema dotato di microfono per la comunicazione tra paziente e tecnico. La parte del corpo da scansionare verrà posizionata al centro del macchinario.

In più, durante l’esame è possibile sentire un forte rumore intermittente. Non c’è bisogno di preoccuparsi, tuttavia, in quanto fa parte della procedura. La risonanza magnetica con contrasto richiede l’iniezione di un mezzo di contrasto per via endovenosa.

Quanto occorre attendere per i risultati di una risonanza magnetica?

In Italia, la risonanza ha bisogno non solo di essere sviluppata ma anche di essere analizzata dal radiologo. Generalmente, ciò comporta tempi di attesa che possono andare da un minimo di due a un massimo di tre o quattro giorni.

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Quando si fa la risonanza bisogna togliere lo smalto?

Da evitare il giorno dell'esame: truccarsi, mettere smalto per le unghie, lacca o gel per capelli, lenti a contatto.

Cosa non indossare durante la risonanza magnetica?

Occorre togliere gioielli e piercing, fermagli per capelli e cinture, occhiali e orologio, ma anche eventuali lenti a contatto, apparecchi per l'udito, protesi dentarie mobili, cinti sanitari, busti e parrucche.

Cosa è vietato in una risonanza magnetica?

Tutti i lavoratori devono astenersi dal compiere, all'interno del sito RM, operazioni che non siano di propria competenza. E' vietato introdurre all'interno della sala magnete oggetti costituiti in parte o totalmente da elementi ferromagnetici. oggetti metallici e ferromagnetici.

Cosa succede se faccio risonanza con metallo?

In realtà, i pazienti con protesi metalliche possono effettuare la risonanza magnetica senza timori, salvo rare eccezioni che vengono valutate dal medico radiologo.