Brufen 600 prima o dopo i pasti

Brufen 600 prima o dopo i pasti

Prima o dopo i pasti? E’ una delle domande più frequenti che ci si pone quando si deve prendere un farmaco, perché si pensa, talvolta a ragione, che questo possa interferire con “quanto funziona”. Succede qualche volta, ma più raramente di quanto si immagini.

A stomaco vuoto (1 ora prima o 2 ore dopo i pasti) si devono prendere solo pochi farmaci: le compresse di farmaci contro l’osteoporosi (davvero problematiche se non si seguono le indicazioni corrette), qualche farmaco per la pressione (perché funzionano meglio), alcuni “protettori dello stomaco”, i sostituti degli ormoni della tiroide. Anche i probiotici è meglio prenderli a stomaco vuoto.

A stomaco pieno invece bisogna prendere quelli che funzionano meglio così, che sono di tanti tipi diversi; ma in generale si potrebbe dire “tutti gli altri”.

Un discorso a parte per gli antinfiammatori, che ormai tutti sanno che vanno presi a stomaco pieno. In realtà non è così: solo l’aspirina dà effettivamente fastidio direttamente al suo passaggio, in tutti gli altri casi non pare ci sia differenza di tollerabilità. Piuttosto è vero il contrario: a stomaco vuoto e con molta acqua, gli antinfiammatori vengono assorbiti prima e quindi funzionano prima e meglio, soprattutto nel caso dei dolori generici che si curano con farmaci da banco. I problemi di lesioni gastriche, che effettivamente sono collegati all’uso prolungato di questi farmaci, dipendono da altri meccanismi collegati al loro funzionamento, ma non dal passaggio attraverso lo stomaco. Ci sono anche se iniettati o in supposte.

E con cosa assumere i farmaci? Acqua, semplice acqua in quantità. Non alcool, che interferisce con molti, non succo di pompelmo, che ne cambia l’efficacia in molti casi, non latte che cambia l’assorbimento, non acqua frizzante che talvolta modifica il rivestimento, in certi casi non succo di mirtillo….alla fine sempre e solo acqua naturale: è meglio così.

Gli effetti indesiderati osservati con ibuprofene sono generalmente comuni agli altri analgesici, antipiretici, antinfiammatori non-steroidei.

Patologie gastrointestinali.

Gli eventi avversi più comunemente osservati sono di natura gastrointestinale. Possono verificarsi ulcere peptiche, perforazione o emorragia gastrointestinale, a volte fatale, particolarmente negli anziani (vedere paragrafo 4.4). La perforazione gastrointestinale con l’uso di ibuprofene è stata osservata raramente. Dopo somministrazione di BRUFEN sono stati riportati: nausea, vomito, diarrea, flatulenza, costipazione, dispepsia, dolore epigastrico, pirosi gastrica, dolore addominale, melena, ematemesi, stomatiti ulcerative, esacerbazione di colite e morbo di Crohn (vedere paragrafo 4.4). Non comune: gastrite; Molto raro: pancreatite.

Disturbi del sistema immunitario.

In seguito a trattamento con FANS sono state riportate reazioni di ipersensibilità. Queste possono consistere di a) reazione allergica non-specifica e raramente anafilassi, b) non comune: reazioni a carico del tratto respiratorio comprendenti asma, anche grave, broncospasmo o dispnea, c) diversi disturbi comuni a carico della cute, quali rash di vario tipo, non comuni quali prurito, orticaria, porpora, angioedema e, molto raramente, dermatiti esfoliative e bollose (inclusi sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi tossica epidermica ed eritema multiforme). Inoltre è stata riportata raramente anche la sindrome lupus eritematoso.

Patologie cardiache e vascolari

In associazione a trattamento con FANS sono stati riportati edema, affaticamento, ipertensione e insufficienza cardiaca. Studi clinici suggeriscono che l’uso di ibuprofene, specialmente ad alte dosi (2400 mg/die), può essere associato ad un modesto aumento del rischio di eventi trombotici arteriosi (p.es. infarto del miocardio o ictus) (vedere paragrafo 4.4). Molto rari: palpitazioni, insufficienza cardiaca, infarto del miocardio, edema polmonare acuto, edema, ipertensione. Altri eventi avversi riportati con minore frequenza e per i quali non è stata necessariamente stabilita una causalità includono:

Patologie del sistema emolinfopoietico.

Rari: leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica.

Disturbi psichiatrici.

Non comuni: insonnia, ansietà; Rari: depressione, stato confusionale. Allucinazioni.

Patologie del sistema nervoso.

Comuni: mal di testa, capogiro; Non comuni: parestesia, sonnolenza; Rari: neurite ottica, meningite asettica.

Infezioni e infestazioni.

Rinite e meningite asettica (specialmente in pazienti con preesistenti disordini autoimmuni, come lupus eritematoso sistemico e connettivite mista) con sintomi di rigidità nucale, mal di testa, nausea, vomito, febbre o disorientamento (vedere paragrafo 4.4). È stata descritta l’esacerbazione di infiammazioni infezione-correlate (ad es. sviluppo di fascite necrotizzante). Non comuni: rinite; Raro: meningite asettica.

Patologie dell’apparato respiratorio.

Non comuni: broncospasmo, dispnea, apnea.

Patologie dell’occhio.

Non comuni: disturbi visivi; Rari casi di alterazione oculare con conseguenti disturbi visivi, neuropatia ottica tossica.

Patologie dell’orecchio e del labirinto.

Non comune: udito compromesso, tinnito, vertigine.

Patologie epatobiliari

. Non comuni: epatite e ittero, funzione epatica alterata; Molto rara: insufficienza epatica.

Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo.

Reazioni bollose, incluse sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica (molto rara), e reazioni di fotosensibilità (non comune). In casi eccezionali, gravi infezioni della pelle e complicazioni dei tessuti molli possono verificarsi durante l’infezione da varicella (vedere “Infezioni e infestazioni” e paragrafo 4.4). Non nota: reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS) e pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG)

Patologie renali e urinarie.

Non comuni: danno della funzione renale e nefropatia tossica in varie forme, incluse nefrite interstiziale, sindrome nefrotica ed insufficienza renale.

Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione.

Malessere. Comune: affaticamento; Raro: edema. Le seguenti reazioni avverse possibilmente correlate all’ibuprofene sono presentate secondo la convenzione di frequenza MedDRA e classificazione per sistemi e organi. I gruppi di frequenza sono classificati secondo le seguenti convenzioni: molto comune (≥1/10), Comune (≥1/100, <1/10), Non comune (≥1/1.000, <1/100), Raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e Non noto (che non può essere definita sulla base dei dati disponibili).

Classe organo-sistemica Frequenza Reazione avversa
Infezioni e infestazioni Non comune Rinite
Raro Meningite asettica (vedere paragrafo 4.4).
Patologie del sistema emolinfopoietico Raro Leucopenia, trombocitopenia, neutropenia, agranulocitosi, anemia aplastica e anemia emolitica.
Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità
Raro Reazione anafilattica
Disturbi psichiatrici Non comune Insonnia, ansietà.
Raro Depressione, stato confusionale.
Patologie del sistema nervoso Comune Mal di testa, capogiro.
Non comune Parestesia, sonnolenza.
Raro Neurite ottica
Patologie dell’occhio Non comune Disturbi visivi
Raro Neuropatia ottica tossica.
Patologie dell'orecchio e del labirinto Non comune Udito compromesso, tinnito, vertigine.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Asma, broncospasmo, dispnea.
Patologie gastrointestinali Comune Dispepsia, diarrea, nausea, vomito, dolore addominale, flatulenza, costipazione, melena, ematemesi, emorragia gastrointestinale.
Non comune Gastrite, ulcera duodenale, ulcera gastrica, ulcerazione della bocca, perforazione gastrointestinale.
Molto raro Pancreatite
Non noto Esacerbazione di colite e morbo di Crohn.
Patologie epatobiliari Non comune Epatite, ittero, funzionalità epatica anormale.
Molto raro Insufficienza epatica
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Rash
Non comune Orticaria, prurito, porpora, angioedema, reazione di fotosensibilità.
Molto raro Gravi forme di reazioni cutanee (ad esempio Eritema multiforme, reazioni bollose tra cui sindrome di Stevens-Johnson e necrolisi tossica epidermica).
Non noto Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS) Pustolosi esantematica acuta generalizzata (PEAG)
Patologie renali e urinarie Non comune Nefrotossicità in varie forme, ad es. nefrite tubulointerstiziale, sindrome nefrotica e insufficienza renale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Fatica
Raro Edema
Patologie cardiache Molto raro Insufficienza cardiaca, infarto del miocardio (vedere paragrafo 4.4).
Patologie vascolari Molto raro Ipertensione

Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Quando si prende il Brufen 600?

Compresse e granulato da 600 mg: 1 - 3 compresse al giorno a giudizio del medico. La dose massima giornaliera di Brufen non deve superare 1800 mg. In reumatologia, per migliorare la rigidità mattutina, la prima dose orale viene somministrata al risveglio del paziente; le dosi successive possono essere assunte ai pasti.

Quando prendere ibuprofene prima o dopo i pasti?

Come tutti gli antinfiammatori, l'Ibuprofene deve essere assunto a stomaco pieno.

Come va preso il Brufen?

Come e quando si prende Brufen? Per gli adulti e gli adolescenti al di sopra dei 12 anni: assumere, per via orale, 1 compressa fino ad un massimo di 3 volte al giorno, lasciando passare almeno 6 ore tra una somministrazione e l'altra.

Quando prendere Brufen pasti?

Modo di somministrazione I pazienti con stomaco sensibile devono prendere le compresse durante un pasto. L'assunzione delle compresse dopo un pasto può ritardare l'insorgenza dell'effetto sul dolore o sulla febbre. Non superare la dose raccomandata o prendere le compresse più frequentemente di quanto raccomandato.