Invalidità dal 67 al 99 benefici e agevolazioni

I benefici (fiscali, economici, ecc) sono diversi a seconda del grado di invalidità  riconosciuta dall’apposita Commissione Medica dell’ASL di riferimento, composta da medici legali e del lavoro.

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  • Invalidità  dal 34%
    • La persona ha diritto alla concessione gratuita, da parte dell’Azienda ULSS, di ausili inclusi nel Nomenclatore tariffario
  • Invalidità  dal 46%
    • Possibilità  di inserimento nelle liste di collocamento mirato (Legge 68/99)
  • Invalidità  dal 51%
    • Congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro)
  • Invalidità  dal 67%
    • esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa). Tessera regionale di libera circolazione (un documento di viaggio regionale che permette di utilizzare gratuitamente tutte le linee di trasporto pubblico) con tariffa agevolata, con limite ISEE (Indicatore della Situazione Economica) pari o inferiore a 16.000 euro.
  • Invalidità  dal 74%
    • Assegno mensile concesso alle persone di età  compresa tra i 18 e i 65 anni prive di impiego, nel rispetto dei limiti di reddito (per l’anno 2016 il limite di reddito è pari a 4.853,29 euro lordi annui);
    • Per il 2018 l’assegno mensile di assistenza erogato dall’INPS è pari a 282,55 euro, elargito per 13 mensilità ;
    • L’assegno mensile è incompatibile con altri redditi pensionistici;
    • Per chi supera i 65 anni d’età  è previsto l’assegno sociale dell’INPS.
  • Invalidità  del 100%
    • fornitura gratuita di ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale;
    • collocamento obbligatorio se presente capacità  lavorativa residua;
    • esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria (esclusa la quota fissa);
    • tessera di libera circolazione gratuita;
    • pensione di inabilità  per le persone di età  compresa tra 18 e 65 anni, nei rispetti dei limiti reddituali (per il 2018: reddito annuo lordo non superiore a 16.664,36 euro);
    • Per il 2018 l’assegno mensile di assistenza erogato dall’INPS è pari a 282,55 euro, elargito per 13 mensilità.

Indennità  di Accompagnamento

Gli invalidi civili al 100% con impossibilità  a deambulare in maniera autonoma o che non sono in grado di svolgere gli atti della vita quotidiana e necessitano dell’assistenza continuativa di una persona hanno diritto ad un’indennità  di accompagnamento, erogata indipendentemente dal reddito e dall’età , il cui importo è di 520,29 euro al mese per 12 mensilità

L’indennità  di accompagnamento è concessa a (Legge n. 508 del 23 novembre 1988):

  • Invalidi civili totalmente inabili nell’impossibilità  di deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore o non in grado di compiere gli atti della vita quotidiana (vestizione, nutrizione, igiene personale, effettuazione di acquisti e compere, preparazione dei cibi, capacità  di attendere alle faccende domestiche, lettura, messa in funzione della radio e della televisione,), abbisognano di un’assistenza continuativa
  • L’indennità  di accompagnamento non è incompatibile con lo svolgimento di attività  lavorativa.
  • Con il messaggio dell’8 maggio 2018, l’Istituto di Previdenza ha reso noto che, per semplificare le procedure degli adempimenti sanitari e amministrativi relativi alla concessione dei benefici di invalidità civile, sono state avviate azioni di reingegnerizzazione delle fasi organizzative e procedurali del procedimento di concessione dell’indennità di accompagnamento. Questa attività di semplificazione riguarda soprattutto i cittadini che non sono in età lavorativa, 66 anni e 7 mesi, che presentano una domanda di invalidità civile. L’obbiettivo è di ridurre i tempi di erogazione del beneficio, anticipando l’invio delle informazioni che di norma sono trasmesse soltanto al termine della fase sanitaria. In pratica, i cittadini potranno inviare le informazioni necessarie per il pagamento della prestazione (modello AP70) già al momento della domanda per l’invalidità riducendo di fatto i tempi per la concessione dell’indennità di accompagnamento. Questo vuol dire che se la domanda per l’invalidità civile viene accettata, il pagamento dell’accompagno diventa automatico.

Invalidi civili di età  inferiore a 18 anni

Anche per gli invalidi civili minori di 18 anni i benefici variano in base alla condizione riconosciuta.

  • Difficoltà  persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età :
    • ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale;
    • esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C;
    • indennità  di frequenza (questo beneficio economico viene concesso nei periodi in cui la famiglia sostiene spese legate alla frequenza di una scuola o di un centro specializzato per terapie o riabilitazione).
  • Ipoacusia (sordità ) con perdita uditiva superiore a 60 decibel nell’orecchio migliore (calcolata alla frequenza di 500 – 1000 – 2000 Hertz):
    • ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale;
    • esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C;
    • indennità  di frequenza.
  • Necessità  di assistenza continua per incapacità  a compiere gli atti della vita quotidiana e/o impossibilità  a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore:
    • ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale;
    • esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C;
    • indennità  di frequenza;
    • indennità  di accompagnamento.

Invalidi civili di età  superiore ai 65 anni

Per gli invalidi civili di età  superiore ai 65 anni, i benefici economici sono i seguenti.

  • Difficoltà  persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età  da 34% a 99%:
    • ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale.
  • Difficoltà  persistenti a svolgere i compiti e le funzioni della propria età  con 100% di invalidità :
    • ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale;
    • esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C.
  • Necessità  di assistenza continua per incapacità  a compiere gli atti quotidiani della vita e/o impossibilità  a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore:
    • ausili e protesi previsti dal nomenclatore nazionale;
    • esenzione del pagamento del ticket farmaceutico, con esclusione della quota per la ricetta medica e dei farmaci in fascia C;
    • indennità  di frequenza;
    • concessione dell’indennità  di accompagnamento.

Pensione per i ciechi e i sordumuti

I ciechi assoluti con più di 18 anni, un reddito personale lordo annuo non superiore a 16.664,36 euro (cifra aggiornata al 2018) e cittadinanza italiana o carta di soggiorno hanno diritto alla pensione per i ciechi. La pensione per i ciechi assoluti è di 305,56 euro. Nel caso il disabile è ricoverato in istituto con pagamento della retta a carico, anche in parte, dello Stato (o di Ente pubblico) la pensione è pari a 282,55 euro.

I ciechi parziali, ossia coloro che hanno un residuo visivo non superiore a 1/20 in entrambi gli occhi anche con eventuale correzione, con un reddito personale lordo annuo non superiore a 16.664,36 euro (cifra aggiornata al 2018) e la cittadinanza italiana o la carta di soggiorno, hanno diritto alla pensione per ciechi parziali, pari a 282,55 euro.

La persona sordumuta di età  compresa fra 18 e 65 anni, con cittadinanza italiana o carta di soggiorno, con sordità  congenita o acquisita durante l’età  evolutiva (che non sia di natura psichica, dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio) e con un reddito annuo lordo non superiore a 16.664,36 euro (cifra aggiornata al 2018) ha diritto alla pensione per sordomuti pari a 282,55 euro. Dopo i 65 anni la pensione per sordomuti si trasforma in pensione sociale.

I benefici per le persone con disabilità

I benefici riservati alle persone con disabilità variano in base alla condizione riconosciuta.

  • Persona riconosciuta handicappata, con invalidità  civile superiore al 67% o con invalidità  inscritta alla I, II o III tabella A della Legge 648/50, assunta in enti pubblici:
    • diritto di scelta prioritaria tra le sedi disponibili e diritto di precedenza in caso di domanda di trasferimento.
  • Persona riconosciuta handicappata, che deve sostenere esami pubblici o di abilitazione alle professioni:
    • diritto agli ausili necessari per sostenere le prove e alla disponibilità  di tempi aggiuntivi a quelli stabiliti.
  • Persona riconosciuta handicappata per ridotte capacità  motorie permanenti o affetta da pluriamputazioni; persona riconosciuta handicappata per handicap psichico o mentale con indennità  di accompagnamento come invalido civile:
    • acquisto di veicoli a IVA agevolata (4%); esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche.
  • Persona riconosciuta handicappata con menomazioni di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio che limitano l’autosufficienza e l’integrazione:
    • IVA agevolata per l’acquisto di apparecchiature e dispositivi meccanici, elettronici o informatici, anche appositamente fabbricati, preposti alla riabilitazione o a facilitare la comunicazione interpersonale, l’elaborazione scritta o grafica, il controllo dell’ambiente e l’accesso all’informazione e alla cultura.
  • Minore riconosciuto handicappato grave:
    • la lavoratrice madre, o in alternativa padre, anche adottivi, possono ottenere un prolungamento fino a tre anni del periodo di astensione facoltativa dal lavoro oppure, in alternativa, due ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del minore. Chiunque assista un bambino di età  non inferiore a tre anni può usufruire delle seguenti agevolazioni: tre giorni di permesso mensile purché il soggetto non sia ricoverato a tempo pieno; diritto di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina; impossibilità  al trasferimento senza il proprio consenso in sede di lavoro diversa da quella già  coperta.
  • Handicappato grave di maggiore età :
    • diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina;
    • impossibilità  al trasferimento in sede di lavoro diversa da quella già  coperta senza il proprio consenso;
    • deduzione dal reddito complessivo delle spese mediche e di assistenza specifica, per la parte del loro ammontare complessivo che eccede il 5% o 10% del reddito complessivo annuo dichiarato.

La domanda per ottenere il riconoscimento dell’invalidità civiledeve essere presentata all’INPS in via telematica (come si richiede il riconoscimento? Seguite questo link)

Altre informazioni

  • Handicap e accertamento dell’handicap
  • Legge 104: Permessi lavorativi
  • Tabella riassuntiva delle agevolazioni

Cosa significa invalidità 67 99?

percentuale di invalidità civile compresa tra il 34% e il 66% (invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà lievi) percentuale di invalidità civile compresa tra il 67% e il 99% (invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà medie)

Cosa mi spetta con il 67% di invalidità?

L'invalido al 67%, in quanto possiede un'invalidità superiore al 33,33%, ha diritto a protesi ed ausili eventualmente necessari in base alla patologia riconosciuta nel verbale di accertamento della commissione medica.

Cosa succede alla pensione di invalidità dopo i 67 anni?

Al compimento del 67° anno di età cessa l'erogazione della pensione di inabilità, dell'assegno mensile, in sostituzione è concesso l'assegno sociale.

Cosa vuol dire invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti a svolgere le funzioni ed i compiti propri della sua età?

invalido ultrasessantacinquenne con difficoltà persistenti gravi: 100% a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età e con impossibilità a deambulare senza l'aiuto permanente di una accompagnatore e/o con necessità di assistenza continua non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita ai ...