Cibi da evitare per fare la colonscopia

  • Dieta per colonscopia: come funziona
  • Cosa mangiare prima della colonscopia

La dieta per colonscopia è indispensabile per poter ottenere un esame attendibile. Ecco, quindi, come gestirla e quali sono i cibi da assumere e quelli da evitare.

Imparare a gestire al meglio la dieta per colonscopia è un buon modo per assicurarsi la corretta esecuzione dell’esame e la possibilità di avere una visione perfetta del proprio colon. Ciò che si mangia è infatti determinante in quanto in grado di portare ad ostruzioni intestinali, ad aerofagia e ad altri sintomi che potrebbero rendere difficile o addirittura impossibile eseguire l’esame. Per questo motivo, capire cosa mangiare e cosa evitare nei tre giorni che precedono la colonscopia si rivela davvero importante.

Dieta per colonscopia: come funziona

La preparazione alla colonscopia è uno step al quale ci si deve sempre sottoporre prima di svolgere l’esame. Al fine di far si che lo stesso venga eseguito correttamente è infatti molto importante seguire una dieta priva di scorie per colonscopia.

Cibi da evitare per fare la colonscopia
visita medica

Tra i cibi che si possono assumere ci sono pane e pasta da farina bianca, riso, pesce e carni magre, formaggi magri e patate senza buccia. Tra quelli che vanno evitati ci sono invece la frutta, la verdura, il pane e la pasta da farine integrali, la crusca, i passati di verdure (compresa la salsa di pomodoro) e i succhi di frutta. Quella che si andrà a fare è quindi una dieta senza fibre per colonscopia.

Cosa mangiare prima della colonscopia

Ora che abbiamo visto quali sono i cibi ammessi e quali quelli vietati è possibile avere un’idea di massima di cosa mangiare nei tre giorni che precedono l’esame. Per una dieta a base di alimenti senza scorie per colonscopia si può fare colazione con latte e riso soffiato. A pranzo si può mangiare del riso in bianco con poco formaggio (tipo ricotta) e a cena della carne magra o del pesce alla griglia da accompagnare, magari, a qualche patata bollita e ad una fetta di pane.

Il giorno prima dell’esame si dovrà fare una colazione a base di solo tè zuccherato. A pranzo si potrà consumare poco pesce o carne matra e si dovrà comunque mangiare entro mezzogiorno.
Da mezzogiorno fino a mezzanotte si potranno consumare solo liquidi come brodo di carne filtrato o bevande zuccherate. Dalla mezzanotte si dovrà invece bere solo acqua fino al momento dell’esame.

Ovviamente, ogni caso è a se e queste sono solo informazioni generali. In genere, il medico di riferimento dovrebbe lasciare un foglio con delle indicazioni base che contengono sia il modo in cui assumere i lassativi che cosa e come mangiare in base all’ora in cui è prevista la colonscopia.

Riproduzione riservata © 2022 - NB

La colonscopia è un esame medico in ambito gastroenterologico, permette la visione interna del colon e si rende necessario per la diagnosi di patologie quali ulcere, infiammazioni, presenza di polpi intestinali, tumore del colon retto, diverticolosi e diverticoliti. È opportuno procedere con l’esame non solo in presenza di sospetti su queste patologie, ma anche per aderire ad alcuni programma specifici di prevenzione. La colonscopia, nel suo modello tradizionale, è un esame fastidioso e potenzialmente doloroso, anche se è certamente ritenuto un esame sicuro. Va ricordato che l’esame possibile presso lo Studio Radiologico Viterbo, invece, è la Colonscopia Virtuale, un esame minimamente invasivo che permette di rilevare alcune delle alterazioni possibili a livello del colon. Va ricordato, allo stesso modo, che in entrambi i casi vanno seguite specifiche procedure di preparazione per colonscopia.

Colonscopia, cos’è?

Vale la pena ricordare che la colonscopia è un esame endoscopico con cui è possibile osservare la superficie interna del colon e del retto e di conseguenza si utilizza per la diagnosi di malattie infiammatorie croniche, diverticoli, polipi e tumori maligni. La colonscopia è importante anche per la prevenzione secondaria del tumore del colon-retto. Solitamente si effettua se il paziente risulta positivo all’esame del sangue occulto fecale, che rientra nei programmi di screening regionali per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto, indirizzati alla popolazione fra i 50 e i 69 anni.

Forma, decorso, calibro e colore delle viscere vengono analizzati grazie al colonscopio, uno strumento composto da un tubo flessibile collegato a una fonte di luce e munito di microcamera (sonda endoscopica), che viene introdotto nel canale anale.

Colonscopia, tipologie di esame

Esistono quattro tipi differenti di colonscopia, due sostanzialmente intercambiabili (la colonscopia tradizionale e la colonscopia robotica) e altre due alternative che possono essere utili per recuperare informazioni aggiuntive sul quadro clinico del paziente (la colonscopia virtuale e la videocapsula endoscopica). Al di là che si decida di utilizzare una sonda escopica a fibre ottiche detta coloscopio (come nel caso della tradizionale) o che si proceda all’esame mediante un robot monouso con trazione autonoma e comando a distanza (come nel caso della robotica, ritenuta oggi indolore e poco invasiva), al di là che si indaghi il colon mediante le altre due modalità, è necessario seguire apposito procedimento di preparazione. Lo Studio Radiologico Viterbo indaga mediante la Colonscopia virtuale, ritenuto un esame minimamente invasivo rispetto alla tradizionale.
Nella Colonscopia virtuale, infatti, si utilizza una piccola sonda che entra per pochi centimetri all’interno del colon. Al paziente viene somministrato del Buscopan per rilassare la muscolatura intestinale. L’esame dura solo 10 minuti, ma necessita della preparazione così come qui indicata.

Preparazione colonscopia, come funziona

La preparazione nei giorni precedenti all’esame è del tutto indifferente a seconda che si tratti di una colonoscopia ottica classica o una colonscopia virtuale e consiste in una dieta particolare ed in un lassativo per pulire il colon da tutti i residui fecali. Il procedimento, abbastanza semplice, quindi si basa sostanzialmente su due pilastri necessari e fondamentali: il primo è appunto quello di una dieta corretta, il secondo è quello legato all’assunzione di farmaci lassativi. L’obiettivo naturalmente è quello di ottenere immagini quanto più nitide e rappresentative possibili.

Preparazione colonscopia, la dieta corretta

Il paziente in attesa di effettuare colonscopia dovrà così attenersi ad alcune semplici regole di preparazione: le disposizioni più importanti riguardano la dieta alimentare. La dieta in oggetto dovrebbe iniziare almeno tre o quattro giorni prima dell’esame e dovrà essere povera di fibre. Non potranno quindi essere consumati alimenti vegetali, pasta, formaggi, latte, yogurt e cereali integrali, ma soltanto uova, carni, pesce, brodo, spremute, succhi di frutta, passate, omogeneizzati e piccole quantità di pane bianco. La dieta diverrà totalmente liquida nel giorno precedente la colonscopia, dove saranno concessi solamente brodi di dado, acqua, tè, camomilla, tisane, zucchero o miele, succhi di frutta senza polpa, bevande analcoliche, caffè e nessun genere di cibo solido. Si consiglia di sospendere l’assunzione di frutta e verdura con i semini (uva, kiwi, fichi, fragole, melanzane, pomodori etc) già nei 10 giorni precedenti l’appuntamento. Nelle 6 ore precedenti l’esame non sarà possibile assumere né cibi solidi né liquidi. La cena la sera precedente l’esame dovrà essere completamente liquida con, ad esempio, the o camomilla.

Preparazione colonscopia, l’ausilio dei lassativi

L’assunzione va eseguita nel giorno che precede la colonscopia: l’orario vara in relazione a quello dell’esame. Se la colonscopia si esegue al mattino, la procedura lassativa andrà eseguita a partire dal tardo pomeriggio della giornata precedente. Se invece l’esame è fissato nel pomeriggio, la soluzione purgante andrà equamente suddivisa tra la sera del giorno precedente ed il mattino del giorno stesso. In entrambi i casi l’assunzione dei preparati lassativi andrà sospesa almeno quattro ore prima dell’appuntamento. L’ausilio di lassativi (da assumere fino all’emissione di feci acquose e limpide) diventa così altrettanto fondamentale per la rimozione di quei residui fecali che coprirebbero la mucosa intestinale, limitando l’accuratezza dell’indagine diagnostica.

Generalmente, al paziente è richiesto di ingerire dai tre ai quattro litri di soluzione acquosa nel giro di poche ore ed è possibile per questo che si manifesti nausea. Nonostante sia del tutto normale, per evitare questo spiacevole effetto indesiderato è consigliabile assumere il preparato a piccoli sorsi e, in ogni caso, sforzarsi di ingerirlo completamente. La prima evacuazione si verifica solitamente entro le dure ore successive: l’emissione finale di liquidi dal colore limpido sono sintomo del corretto stato dell’intestino in vista dell’esame.

Presso lo Studio Radiologico Viterbo, poi, nel giorno dell’esame, con circa due ore di anticipo, si conclude la preparazione mediante un particolare colorante per marcare eventuali residui fecali.

Cosa non mangiare 3 giorni prima della colonscopia?

Cibi proibiti.
il riso..
il pane e la pasta di farina bianca..
il pesce..
la carne..
i formaggi..
le patate senza buccia..
le bevande prive di fibre..
il vino..

Quali formaggi si possono mangiare prima della colonscopia?

Dieta per colonscopia: cosa puoi mangiare Secondo le Linee Guida classiche, l'alimentazione prima della colonscopia deve essere leggera, facile da digerire e priva di residui. Nei tre giorni prima dell'esame, puoi consumare uova, carne magra bianca, pesce, formaggi e latticini, come ricotta e yogurt bianco.

Cosa mangiare prima della colonscopia con Selg esse?

Dall'inizio dell'assunzione della soluzione SELG-ESSE e fino a 2 ore prima dell'esame seguire una dieta idrica (caffè, tè, camomilla, bevande analcoliche come brodo, succhi di frutta, spremuta filtrata, yogurt senza pezzi - evitare il latte).

Cosa mangiare a colazione il giorno prima della colonscopia?

08.00 – 09.00 Colazione - Tè/caffè (con latte e zucchero/dolcificante, se richiesto) o altri liquidi chiari come acqua, brodo leggero, tisana, tè o caffè nero, o bevanda/succo di frutta diluito.