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Quanto tempo ha il datore di lavoro per pagare il TFR?Durante la tua vita lavorativa, ogni mese una certa somma di denaro viene detratta dal tuo stipendio ed accantonata, per il pagamento TFR. Ma cos’è il TFR? Il Trattamento di fine rapporto è un credito che maturi nei confronti del tuo datore di lavoro, che ti verrà versato una volta che terminerai ogni rapporto lavorativo: non importa che tu smetta di lavorare perché ti licenzi, vieni licenziato o vai in pensione, in ogni caso avrai diritto a vederti restituita la somma che è stata accantonata durante tutto il tempo in cui hai prestato la tua opera. E non importa nemmeno quanto tu abbia lavorato: un mese o 30 anni, è lo stesso, il tuo ex-datore di lavoro dovrà restituirti la somma che, in linea teorica, ha accantonato nel tempo. Liquidazione, dopo quanto tempo? Pagamento TFR: quando viene pagato?Contrariamente a quanto si crede, i tempi di liquidazione TFR non sono stabiliti per legge. A meno che tu non abbia optato per la previdenza complementare, quindi, la tua azienda dovrà saldarti il TFR appena cessa il rapporto di lavoro. Una cosa importante che dovrai ricordare è che l’azienda, o comunque il tuo ex-datore di lavoro, non potrà pretendere di pagare il TFR a rate: il Trattamento di fine lavoro deve essere liquidato con l’ultima busta paga. Il fatto di non avere sufficiente liquidità non potrà essere, quindi, una buona scusa. Perché se è vero che molte aziende usano il denaro accantonato per il TFR per altre finalità, come investimenti e acquisto merci, è pur vero che tale pratica non è propriamente corretta, quindi il tuo datore di lavoro non potrà appellarsi alle difficoltà finanziarie per negare quello che è un tuo preciso diritto in qualità di lavoratore. Nulla è impossibile se si sa come fare. Come si calcola il TFR?Oltre ai termini pagamento TFR, potresti trovare interessante sapere anche come si calcola il trattamento di fine rapporto. Per farti un’idea di quanto ti spetta come liquidazione, sappi che il TFR ammonta a circa una mensilità per ogni anno di lavoro. Da questo calcolo vengono, ovviamente, escluse tutte quelle somme erogate a compensazione di spese effettuate, quindi, per intenderci, i rimborsi spese non rientrano nel calcolo del TFR. Un’ultima precisazione: in assenza di contratto, avrai comunque diritto all’erogazione TFR. Ti basterà far accertare da un giudice l’esistenza di un rapporto subordinato di lavoro con la tua azienda che, a quel punto, dovrà corrisponderti l’intera liquidazione maturata, come se fra voi ci fosse stato un regolare contratto di lavoro. Erogazione TFR dipendenti privati e pubblici. Tempi liquidazione TFR settore pubblico e privato.Nonostante il diritto al trattamento di fine rapporto scatti nel momento in cui cessa la prestazione, i termini per i suo pagamento differiscono a seconda che tu sia un dipendente pubblico o privato. Quindi, il TFR quando viene liquidato? Se sei un dipendente privato, i termini sono in linea di massima indicati dal contratto collettivo nazionale di riferimento.
Come avrai notato, molti contratti collettivi nazionali fanno riferimento alla pubblicazione dell’indice di rivalutazione ISTAT, che ogni mese viene aggiornato. Questo perché, a partire dal 2001, il legislatore ha deciso che la quota del TFR accantonata dal datore di lavoro debba essere rivalutata annualmente, per adeguarla alle oscillazioni del tasso di inflazione. Se invece sei un dipendente del pubblico impiego, la questione è molto più complicata: per vederti riconosciuto il TFR potresti dover attendere anche fino a 27 mesi. Pagamento in ritardo del TFR: cosa fare?Se la tua azienda si rifiuta di pagarti il TFR o se tenta di prendere tempo, sappi che potrai far valere il tuo diritto davanti l’autorità giudiziaria. Il trattamento di fine rapporto è un tuo diritto e lo Stato ti tutela, non solo dandoti la possibilità di portare il tuo datore di lavoro in tribunale, ma riconoscendoti anche la possibilità di riscuotere gli interessi, che nel frattempo avrai maturato. La procedura è snella: dovrai far presentare un decreto ingiuntivo in tribunale dal tuo amico avvocato, in seguito al quale il tuo datore di lavoro avrà a disposizione 40 giorni di tempo per liquidare quanto ti deve. Ovviamente, avrà anche la facoltà di fare opposizione, nel qual caso dovrai affrontare una causa ordinaria. Ma, a seguito di condanna, non ci saranno più scuse: la tua ex-azienda dovrà liquidarti il TFR. In caso contrario, avrai la possibilità di presentare un’istanza di fallimento, in seguito alla quale subentrerà il Fondo di Garanzia dell’INPS, che si farà carico di farti avere quanto ti spetta. Questo articolo ti è risultato utile? Lascia un voto! Quello che pensi per noi è molto importante.Articoli correlatiCome sollecitare INPS per TFR?Contattare telefonicamente la sede provinciale di competenza; Scrivere una mail alla sede provinciale; Recarsi di persona all'inps provinciale (previo appuntamento); Fare solleciti tramite l'aria riservata del portale Inps.
Cosa fare se l'INPS non paga il TFR?TFR non pagato, cosa può fare il dipendente in via bonaria. Richiesta informazioni informale all'azienda. ... . Richiesta informazioni formale. ... . Rivolgersi ad un legale / sindacalista. ... . Denuncia all'Ispettorato territoriale del lavoro. ... . Ricorso al Giudice del lavoro.. Quando viene pagato il TFR 2022?Dal mese di settembre 2022 L'INPS provvederà al pagamento TFS o TFR per: pensionate/i cessate/i dal 01/09/2020 con pensione ANTICIPATA oppure OPZIONE DONNA; pensionate/i per vecchiaia dal 01/09/2021; cessate/i d'ufficio con 65 anni di età entro 31/08/2021 con diritto a pensione.
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