Il melone si può mangiare con il diabete

Il melone fa bene o male al diabete? Il melone contiene soltanto 34 calorie per 100 grammi, circa 8 grammi di carboidrati e 0,9 grammi di fibra alimentare. Contiene anche molta acqua, fibre, e sali minerali, come vitamina C, vitamina B, potassio, fosforo, magnesio e calcio. Per questo il melone può essere assunto dal diabetico ma con un consiglio: in dosi moderate e possibilmente lontano dai pasti principali. Diversi studi hanno dimostrato che il consumo di melone è collegato a un miglior metabolismo dell’insulina. Questo porta a una fluttuazione più stabile dello zucchero nel sangue. In questo modo si impediscono i pericolosi picchi di zucchero nel sangue. Tra le diverse qualità di melone quella amara ha avuto dei riscontri scientifici. Tre gruppi di suoi contenuti, infatti, hanno dimostrato di possedere azione ipoglicemica o di avere effetti di altro tipo potenzialmente benefici per il diabete I e II. È stato anche dimostrato che il melone è in grado di ridurre lo stress ossidativo sui reni, contribuendo a prevenire una serie di malattie correlate al rene. Il melone può aiutare a prevenire lo stress ossidativo sulle articolazioni e sulle ossa.

Prosciutto e melone fanno bene al diabete? In estate si pranza con prosciutto e melone e si pensa che sia un piatto fresco e che per questo faccia bene. In realtà contiene tantissimo sale. Bisogna stare attenti a questo piatto soprattutto se si è diabetici. In questo piatto, infatti, la quantità eccessiva di sale, contenuta nel prosciutto, annulla i benefici del potassio contenuto nel melone. A fronte di 333 mg di potassio per 100 grammi nel melone. infatti, si trovano circa 1800 mg di sodio per 100 grammi. Quindi, con la nostra porzione di prosciutto e melone, stiamo assumendo una quantità di sodio che è più del doppio di quella del potassio. Per questo bisognerebbe assumere prosciutto e melone solo occasionalmente. Se invece si soffre di ipertensione il prosciutto andrebbe del tutto evitato.

I semi del melone fanno bene alla salute? Questi semi che in genere si buttano sono ricchi di proteine, fibre, magnesio, fosforo, potassio e vitamina E. Sono ricchi di fibre e questo li rende un alleato del nostro intestino aiutandolo nella sua regolarità quotidiana. La vitamina E, inoltre, nota come antiossidante, è utile per combattere l’invecchiamento cellulare e quindi contrasta l’invecchiamento. I semi di melone sono anche ricchi di magnesio che serve per il corretto funzionamento della muscolatura e del sistema nervoso. Questi semi, inoltre, si possono utilizzare per la preparazione di vari piatti ai quali danno croccantezza e gusto in più. Per conservarli occorre pulirli di tutti i filamenti che li avvolgono. Una volta puliti vanno messi all’interno di un colino e lavati sotto l’acqua corrente. In questo modo si separano gli uni dagli altri. Una volta lavati vanno fatti asciugare al sole. Per questo andrebbero sistemati su un telo o un altro espositore. Per farla asciugare vanno fidati e rigirati. L’operazione può essere valorizzata riscaldandoli in forno a temperatura di 100°. In questo caso basterà farli asciugare per alcuni minuti. Una volta asciugati si possono riporre in un barattolo a chiusura ermetica per conservarli. I semi di melone si possono mangiare sgranocchiandone i semini. Per questo è consigliabile tostarli magari su una padella antiaderente. Una volta tostati si possono mangiare. Nel caso si vogliono utilizzare come condimento per le pietanze il consiglio è di abbrustolirli dapprima in una padella. Successivamente aggiungere un filo d’olio extra vergine d’oliva e usarli per condire insalate o verdure.

Quasi 4 milioni di persone in Italia soffrono di diabete. Come sappiamo, la patologia è legata a un’alterata attività dell’insulina, l’ormone del pancreas che si occupa di controllare i livelli di zuccheri nel sangue, tenendo a bada la glicemia. Quando il meccanismo non funziona, subentra il diabete. Il più diffuso è il tipo II, che si caratterizza per un aumento del glucosio del sangue e, diversamente da quello di tipo insulino-dipendente, è fortemente correlato all’alimentazione e agli stili di vita. Non a caso, infatti, spesso sono le persone in sovrappeso o che soffrono di obesità a venirne colpite.

Recentemente vi abbiamo parlato della dieta per diabetici, mentre oggi, vogliamo soffermarci sulla frutta per diabetici, un argomento molto discusso dal momento che, come abbiamo visto, questa patologia è legata agli zuccheri. Chi soffre di diabete, quindi, deve rinunciare alla frutta e alle sue proprietà benefiche? Lo abbiamo chiesto alla biologa nutrizionista Sarah Giuffrè. Vediamo nel dettaglio quali sono i suoi consigli e come scegliere la frutta per diabetici.

Frutta e indice glicemico

Il melone si può mangiare con il diabete

Innanzitutto, sfatiamo il mito secondo il quale per i diabetici ci sia il divieto assoluto di consumare frutta. “L’importante è scegliere i frutti meno zuccherini, fare attenzione alle quantità e selezionare i prodotti con un basso indice glicemico”, specifica la dottoressa. Si tratta di un valore che misura l’effetto sulla glicemia di un alimento contenente 50 gr di carboidrati (zuccheri semplici o zuccheri complessi). Rispetto al diabete bisogna fare attenzione non tanto o non solo alla qualità degli zuccheri, ma soprattutto alla loro quantità, per cui, rispetto alla frutta per diabetici, la nutrizionista consiglia di consumarne al massimo 3 al giorno. “Nella scelta bisogna anche ricordare – sottolinea l’intervistata – che l’indice glicemico è influenzato dalla presenza o meno di fibre, minerali e anche dalla cottura. Ad esempio, più c’è fibra, minore è il picco glicemico che si raggiunge durante la digestione”.

Ma qual è la miglior frutta per diabetici e quale, invece, bisognerebbe evitare?

Consumare frutta per i diabetici, dunque, non è un tabù, ma servono le giuste attenzioni, come quella di preferire frutti ricchi di acqua, e sempre sotto indicazioni del proprio medico curante. “A livello generale, possiamo dire che se fino a qualche tempo fa si consentiva al diabetico il solo consumo delle mele, oggi si tende a essere meno restrittivi, prestando maggior attenzione alle quantità, che devono essere modiche”. Anche perché, ad esempio la mela Fuji, è più zuccherina rispetto ad altri frutti”. È importante, quindi, che nella dieta del diabetico non manchino le preziose fibre e vitamine della frutta.

Il melone si può mangiare con il diabete

Vediamo, allora, la lista della frutta per diabetici:

Frutta che si può consumare

  • mirtilli
  • limone
  • mele
  • cocomero
  • melone
  • fragole
  • ciliegie
  • pere
  • albicocche
  • arance
  • pesche.

Il melone si può mangiare con il diabete

Frutta da limitare

  • uva
  • banane
  • cachi
  • fichi
  • frutta secca (comprese castagne), che può essere consumata solo in modiche quantità per una piccola merenda
  • frutta sciroppata
  • frutta candita.

Come sottolinea la dottoressa Giuffrè “bisogna fare attenzione anche ai succhi di frutta che spesso contengono molto zucchero aggiunto. Meglio optare per frutta fresca o spremute fatte in casa, al naturale”. Lo stesso consiglio vale per i dolci e le altre preparazioni: preparateli in casa, scegliendo le ricette che possono andare bene per chi soffre di diabete. Noi ve ne suggeriamo qualcuna.

Frutta per diabetici: idee dal nostro ricettario

Il melone si può mangiare con il diabete

Per iniziare, nessuna ricetta fu più adatta di quella della torta di mele al grano saraceno. Per evitare lo zucchero e i suoi effetti dannosi, si utilizza la stevia, una pianta dall’alto potere dolcificante, ma che si adatta ai diabetici in quanto non alza l’indice glicemico ed ha un effetto ipotensivo. Inoltre, questa torta contiene yogurt, che deve essere al naturale, senza zuccheri aggiunti, si può scegliere anche il kefir, e una delle alternative alla farina 00 più interessante, ovvero quella di grano saraceno. Si tratta di un ottimo cereale, poiché contiene 8 amminoacidi essenziali ed ha un’azione antiossidante e anticolesterolo. Tra la frutta per diabetici anche il mirtillo, ricco di prorietà benefiche, può essere utilizzato per preparare insalate di frutta, insieme ad altri frutti di bosco. Diversamente sbizzarritevi con le fragole e con la frutta estiva ricca di acqua, come melone e anguria, che contiene solo l’8% di zuccheri. Di certo possiamo dirvi che anche chi soffre di diabete non deve rinunciare ai piaceri della tavola: se non ci credete consultate i migliori blog per diabetici dove troverete tutti i consigli che fanno per voi.

Per chi soffre di diabete, tuttavia, il consiglio è sempre quello di concedersi qualche strappo alla regola a tavola solo nelle occasioni speciali e sempre attuando una pianificazione alimentare, in modo da tenere sotto controllo la glicemia. In particolare, ricordiamo che è importante non saltare i pasti, mangiare ad orari abituali e non esagerare con le porzioni, bilanciando sempre bene i vari nutrienti. 

Conoscevate già queste buone regole di stili di vita?

Giornalista pubblicista, Elena è nata a Bologna, dove vive e lavora. Per Il Giornale del Cibo si è sempre occupata di attualità, sana alimentazione e sostenibilità. Il suo piatto preferito é il Gâteau di Patate, "perché sa conquistare tutti, unendo gusto e semplicità". Per lei in cucina non può mancare una bottiglia di vino, "perché se c'è il vino c'è anche la buona compagnia".

Quale frutta fa abbassare la glicemia?

Via libera a mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche e lamponi. Per la glicemia alta attenzione invece a banane, uva e frutta secca.

Chi non deve mangiare il melone?

Il melone se assunto in grandi quantità, può portare a uno squilibrio elettrolitico nell'organismo, a causa dei bassi rapporti sodio/potassio che può portare alla formazione di crampi. I diabetici e alle persone che soffrono di disturbi gastrici non è consigliabile assumere il melone.

Quanta anguria può mangiare un diabetico?

Mediamente un soggetto diabetico può mangiare circa 200-300 grammi di anguria a settimana, preferibilmente divisi in due assunzioni da 100-150 grammi in giorni diversi.

Qual'è la frutta senza zucchero?

Anguria, Melone e Pesche I kiwi sono ricchi di vitamina C e poveri di zucchericon solo sei grammi per frutto. Le angurie sono l'iconico frutto estivo. Possono sembrare decisamente dolci, ma sono a basso contenuto di zucchero. Una fetta media di anguria ha meno di 10 grammi di zucchero.