Di antichissima origine, il Sacro Angelico Imperiale Ordine Costantiniano di San Giorgio, istituzione cavalleresca dinastica di ispirazione militare e religiosa, venne ceduto dall'ultimo discendente dei Comneno, senza eredi, a Francesco I Farnese, duca di Parma e Piacenza, con atto rogato nel 1697. Il trasferimento del Gran Magistero ai Farnese fu approvato nel 1699 dall'imperatore Leopoldo I e confermato dal Pontefice Innocenzo XII nello stesso anno. Nel 1700 Francesco I assunse solennemente il Gran Magistero nella Chiesa Magistrale della Steccata di Parma, che divenne, con il benestare del Pontefice, la sede conventuale dell'Ordine. Nel 1705 il Duca promulgò i nuovi
Statuti, ancor oggi in vigore, che vennero approvati dalla Santa Sede l'anno seguente. Papa Clemente XI nel 1718, con la Bolla "Militanti Ecclesiae", confermò definitivamente la natura dinastica dell'Ordine, sottolineando le doppie condizioni necessarie all'assunzione del Gran Magistero: essere discendenti dei Farnese e Duchi di Parma e Piacenza. Dopo le prime rimostranze della Casa Reale delle Due Sicilie, fra i due Ordini Costantiniani di Parma e di Napoli si instaurò una "convivenza" che potremmo definire di reciproca tolleranza, proprio perché alla base vi erano questioni
interpretative di delicata e difficile comprensione ed equilibri consolidati che sarebbe stato impossibile rimettere in discussione. Con il ritorno dei Borbone sul trono di Parma, dopo la morte di Maria Luigia nel 1847, il gran magistero fu assunto da Carlo Lodovico, già Duca di Lucca, e successivamente dal figlio Carlo III. Nel 1922, per principale interessamento dell'On. Micheli, del Sen. Mariotti e del Vescovo Conforti, l'Amministrazione del patrimonio costantiniano venne definitivamente resa autonoma e costituita in
Ente, di cui furono chiamate a far parte le principali autorità cittadine, fra le quali il Prefetto, il Vescovo, il Sindaco di Parma, il Presidente della Provincia di Parma, il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi, il Presidente del Tribunale, il Soprintendente alle Gallerie. Le sue finalità e la sua composizione rimasero sostanzialmente immutate con il passaggio istituzionale del 1946, quando il Capo dello Stato De Nicola riaffermò con apposito decreto scopi, funzioni e personalità
giuridica dell'Ordine, i cui organi esecutivi sono tuttora il Consiglio Generale e la Giunta Esecutiva. Da oltre tre secoli, dunque, il patrimonio dell'Ordine Costantiniano è una realtà storica e istituzionale fortemente radicata nella tradizione e nella memoria di Parma, al punto che sono chiamate ad esserne custodi le maggiori autorità cittadine. I Borbone Parma Gran Maestri del S.A.I. Ordine Costantiniano di San Giorgio ( di Paolo Conforti ) |