Consuma più acqua la lavastoviglie o lavare a mano

Risolvere il dibattito sulla maggiore convenienza della lavastoviglie rispetto al tradizionale lavaggio manuale dei piatti implica alcune considerazioni anche di natura strettamente pratica. Vediamole insieme.

Consuma più acqua la lavastoviglie o lavare a mano

Secondo le statistiche le lavastoviglie che siano a libera installazione o da incasso, sono più veloci, efficienti dal punto di vista energetico e idrico rispetto al lavaggio a mano. Tuttavia, esiste una diffusa ed errata convinzione secondo la quale il lavaggio manuale permette di ottenere piatti più puliti.

Sul punto bisogna considerare che pur utilizzando acqua calda per lavare a mano i piatti la temperatura non sarà mai abbastanza alta per eliminare del tutto buona parte dei batteri. Le nostre mani, anche quando protette dai guanti, non riescono a sopportare acqua che arriva a 70  gradi, valori che invece vengono raggiunti dalla quasi totalità dei modelli di lavastoviglie proprio per igienizzare a fondo piatti, posate e stoviglie.

Errata è anche l’abitudine di eseguire una sorta di prelavaggio dei piatti sotto l’acqua corrente per eliminare i residui e unto, in quanto le moderne lavastoviglie sono dotate di sensori intelligenti che rilevano il grado di sporco regolando di conseguenza temperatura e durata del programma.

Il consiglio è quindi quello di lasciar lavorare la lavastoviglie per ottimizzare i consumi, limitandosi a rimuovere solo parti di cibo solide che possono compromettere il buon funzionamento dell’elettrodomestico. Diversamente, molliche o macchie di sugo non rappresentano un problema.

Come si evince da numerosi autorevoli studi consumiamo acqua ben oltre le nostre reali esigenze ed è possibile risparmiare oltre 30 litri giornalieri evitando proprio di sciacquare le stoviglie prima di metterle in lavastoviglie, ma senza con questo rinunciare a risultati brillanti e assenza di sgradevoli odori.

Sempre sul fronte idrico le lavastoviglie di dimensioni standard, ovvero da 12 a 14 coperti, puntano sempre di più all’efficienza richiedendo circa 15 litri di acqua per ciclo e in alcuni casi anche 6, contro i 70 di un lavaggio a mano. Tutto questo è possibile grazie al sistema di erogazione dell’acqua graduato all’interno della vasca e al filtraggio fra un risciacquo e l’altro.

Consumare minori quantitativi di acqua vuol dire anche risparmiare energia elettrica. La classe di efficienza riportata sull’etichetta dell’elettrodomestico identifica il livello di consumo. Le lavastoviglie che garantiscono maggiore convenienza sono quelle in tripla classe A, seguite dalle A++ e A+.

Alcune funzioni elettroniche, quando presenti, permettono di risparmiare ancora più energia. A questo riguardo basti pensare ai sensori che rilevano automaticamente la quantità di carico e la temperatura esterna per adeguare di conseguenza il programma e la corretta temperatura del ciclo. Altri sensori, invece, identificano eventuali perdite e attivano una valvola di sicurezza per arrestare l’erogazione dell’acqua.

In ogni caso l’assorbimento maggiore di energia dipende soprattutto dal riscaldamento dell’acqua. Negli ultimi anni sono apparse sul mercato lavastoviglie progettate per funzionare con acqua calda di rete, quindi già riscaldata dallo scaldabagno o dalla caldaia presente in casa.

La soluzione porta ad un risparmio del 35% rispetto alle lavastoviglie tradizionali che riscaldano l’acqua attraverso le resistenze interne. La percentuale aumenta quando il sistema idrico domestico viene alimentato tramite pannelli solari.

Classifiche

  • Lavastoviglie a libero posizionamento
  • Lavastoviglie da incasso
  • Lavastoviglie slim da 45 cm
  • Mini lavastoviglie per single

Un tema che, da anni, è oggetto di dibattimenti all’interno delle cucine degli italiani è quello del lavaggio dei piatti. In particolare, a tenere banco è la disputa su quale metodo, tra la lavastoviglie e il lavaggio a mano, rappresenti il più economico.

Secondo alcuni libri che si occupano di risparmio energetico ed economia domestica, la lavastoviglie consente un maggiore risparmio in termini di elettricità e di gas impiegato, vista anche l’esistenza di programmi appositi, come l'”eco”, oppure quelli che consentono di ritardare la partenza, in modo da usare elettricità non nelle ore di maggior consumo.

Per poter fare un confronto tra i metodi è necessario, innanzitutto, tenere in considerazione diverse variabili: il tipo di contratto stipulato per avere gas e luce all’interno dell’abitazione, la lavastoviglie utilizzata e il costo dell’acqua nel Comune di residenza.

La prova è stata condotta da Casa.it che nel suo canale Youtube ha riportato un’efficace analisi dei costi.

Per condurre l’esperimento prendere delle stoviglie sporche; nel dettaglio, scegliere di lavare 12 piatti, 12 bicchieri e 12 posate. Riempire la lavastoviglie e iniziare il lavaggio utilizzando la modalità “eco“.

Per il lavaggio a mano possono, invece, essere utilizzate due tecniche differenti. La prima consiste nel prendere i piatti e le altre stoviglie e lavarle una alla volta facendo scorrere continuamente l’acqua nel lavello. Il secondo metodo di lavaggio a mano consiste nel riempire d’acqua il lavello e, successivamente, nell’inserire tutte le stoviglie al suo interno; in questo caso l’acqua verrà utilizzata solo per risciacquare una volta che tutto sarà stato insaponato.

Per poter esaminare i risultati è necessario considerare separatamente i dati rilevati sui contatori dell’acqua e dell’elettricità.
Per quanto riguarda l’acqua, in media con la lavastoviglie si consumano 12 litri. Lavando a mano lasciando sempre aperta l’acqua i litri sono 90, mentre riempendo il lavello 21,5.

Per quanto riguarda l’elettricità, utilizzando la lavastoviglie il consumo sarà di circa 0,8 kWh; a mano, invece, 0,40 metri cubi di gas nel primo caso e 0,23 nel secondo. Il gas nel lavaggio a mano è essenziale per poter usare l’acqua calda, fondamentale soprattutto per lavare teglie e piatti piuttosto unti.

Da questi dati sembrerebbe che impiegare la lavastoviglie sia in grado di fornire un notevole vantaggio economico ma, proprio traducendo le cifre in valori monetari nascono le sorprese.

Questo è dovuto alle grandi differenze esistenti nel costo dell’acqua nelle diverse città italiane. Per esempio, l’acqua costa molto di più ad un cittadino residente a Firenze che ad uno che vive a Milano; la differenza è notevole, visto che un fiorentino finisce per pagare quasi 5 volte di più di un milanese. Ogni lavaggio effettuato con la lavastoviglie costa, in media, 16 centesimi che, considerando un lavaggio al giorno, porta la cifra totale spesa in lavaggi nel corso dell’anno a 60 euro.

Se i piatti vengono lavati a mano tenendo sempre il rubinetto aperto, il costo è di 69 euro all’anno a Milano, ma sale fino a 110 euro a Firenze. Nel caso di lavaggio delle stoviglie a mano dopo aver riempito il lavello la cifra si riduce notevolmente, arrivando a soli 36 euro all’anno per Milano e a 51 euro all’anno a Firenze.

In questo ultimo caso, pertanto, il lavaggio a mano risulta molto più conveniente di quello effettuato con la lavastoviglie.

Guarda la video prova su Youtube:

Consuma più acqua la lavastoviglie o lavare a mano

E voi come li lavate i piatti?
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Quanta acqua si risparmia con lavastoviglie?

In pratica il lavaggio manuale porta a consumare 103 litri d'acqua, mentre una lavastoviglie consuma 88 litri, portando addirittura un risparmio di 32.000 litri d'acqua all'anno.

Quanto costa un'ora di lavastoviglie?

La classifica di quanto ci costano gli elettrodomestici (e quanto si può risparmiare).

Quando conviene usare la lavastoviglie?

Quando possibile, e lo è quasi sempre se non avete stoviglie particolarmente unte o incrostate, preferite lavaggi a freddo o programmi economici. L'asciugatura con aria calda non è necessaria: è sufficiente aprire lo sportello quando i piatti sono ancora caldi per farli asciugare con il vapore.

Quanti litri di acqua consuma un lavaggio di lavastoviglie?

Il consumo d'acqua della lavastoviglie, che mediamente si aggira sui 10/12 litri per carico, è nettamente inferiore a quello richiesto per il lavaggio a mano che, a pari quantità di piatti, può persino superare i 50 litri.