Quali articoli della costituzione sono stati modificati

La legge costituzionale 11 febbraio 2022 n. 1 recante "Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente" è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale n. 44 del 22 febbraio 2022.

La proposta di legge costituzionale A.C. 3156-B in materia di tutela dell'ambiente è stata approvata dalla Camera dei deputati in via definitiva, in seconda deliberazione, nella seduta dell'8 febbraio 2022, con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti. Votazione: 468 voti favorevoli, 1 contrario e 6 astenuti.

La proposta di legge costituzionale era stata approvata, in seconda deliberazione, dal Senato della Repubblica con la maggioranza dei due terzi dei suoi componenti il 3 novembre 2021, e già approvata, in prima deliberazione, dal Senato, in un testo unificato, il 9 giugno 2021 (A.S. 83 e abbinati) e dalla Camera il 12 ottobre 2021 (A.C. 3156).

In seguito all’avvenuta approvazione da parte di entrambe le Camere nella seconda votazione con la maggioranza qualificata dei due terzi dei loro componenti, la legge costituzionale sarà promulgata, non essendo possibile in tale ipotesi presentare richieste di referendum confermativo, ai sensi dell’art. 138, terzo comma, della Costituzionale.

In sintesi

Il disegno di legge costituzionale inserisce nella Carta costituzionale un espresso riferimento alla tutela dell’ambiente e degli animali, recando modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione.

In particolare, integrando l'articolo 9 della Costituzione, il disegno di legge in esame introduce tra i principi fondamentali la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. Stabilisce, altresì, che la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Modifica, inoltre, l'articolo 41 della Costituzione, prevedendo che l'iniziativa economica non possa svolgersi in modo da recare danno alla salute e all'ambiente e che la legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini ambientali.

Infine, il disegno di legge reca una clausola di salvaguardia delle competenze legislative riconosciute alle Regioni a statuto speciale e alle Province autonome di Trento e di Bolzano dai rispettivi statuti.

Il disegno di legge

  • Iter parlamentare A.C. 3156-B- vai alla pagina dedicata

I Dossier di documentazione delle Camere

  • Il Dossier n. 405\3 del 7 febbraio 2022 del Servizio Studi delle Camere "Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente" - Elementi per l'esame in Assemblea
  • Il Dossier n. 405\2 del 18 gennaio 2022 del Servizio Studi delle Camere "Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente" - Schede di lettura
  • Il Dossier n. 405\1 del 23 settembre 2021 del Servizio Studi delle Camere "Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente - AC 3156-A" - Elementi per l'esame in Assemblea
  • Il Dossier n. 405 del 23 giugno 2021 del Servizio Studi delle Camere "Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell'ambiente - AC 3156" - Schede di lettura
  • La Nota Breve n. 140 di ottobre 2019 del Servizio Studi del Senato "La tutela dell'ambiente nelle Costituzioni degli stati membri dell'Unione europea
  • Il Dossier n. 396 di giugno 2021 del Servizio Studi del Senato "Tutela dell'ambiente in Costituzione Note sull'A.S. n. 83 e abbinati-A"

FONTE: https://www.laleggepertutti.it

La Costituzione è la legge più importante del nostro Stato: non solo perché fissa i principi cui il legislatore non può mai derogare, ma anche perché non può mai essere modificata se non entro limiti e procedure assai rigide previste dalla Costituzione stessa.

Si può modificare la Costituzione? Per quanto riguarda la nostra Costituzione, esistono alcuni principi che non possono essere modificati in alcun modo (sono i capisaldi del nostro Stato come, ad esempio, la forma repubblicana, la libertà di espressione, il principio di uguaglianza ecc.) e altri, invece, che possono essere modificati o integrati ma solo applicando un iter “aggravato”. Di tanto parleremo in questo breve articolo destinato proprio a chi, non avendo studiato legge, non sa come funziona la nostra “Carta fondamentale” ed è, quindi, interessato a sapere se si può modificare la Costituzione. Ma procediamo con ordine.

Di che tipo è la Costituzione italiana?

Esistono, in genere, due tipi di Costituzione: la Costituzione rigida e quella flessibile. Quest’ultima può essere modificata in qualsiasi momento e con procedure agevoli. È stato il caso del famoso Statuto Albertino, una concessione degli allora regnanti che fecero al popolo, volendosi così aprire a un processo di democratizzazione. La Costituzione rigida, invece, è quella attuale. Essa può essere integrata o modificata soltanto con la complessa procedura prevista dall’articolo 138 della Costituzione stessa e della quale ci occuperemo a breve.

Modifica della Costituzione: art 138 Cost.

L’unico modo per sapere se si può modificare la Costituzione è leggere ciò che dice l’articolo 138 della Costituzione stessa. Ne riporteremo qui di seguito il testo, salvo poi spiegarlo nel paragrafo successivo. Articolo 138: «Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi. Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti». Il successivo articolo 139 Cost. stabilisce poi che: «La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale».
Come si modifica la Costituzione L’articolo 138 Cost. appena citato ci fa capire una cosa molto chiara: esiste un solo modo per modificare una Costituzione ed è l’approvazione di una legge di revisione costituzionale. Non sarebbe possibile una nuova Costituzione perché questa è stato un fatto storico unico e irripetibile. Allo stesso modo, il popolo non può, di propria iniziativa, modificare la Costituzione.

Si distingue tra

  • leggi di revisione costituzionale: appunto quelle che modificano la Costituzione;
    leggi costituzionali: quelle che integrano la Costituzione.
  • Sia le leggi di revisione costituzionale che le leggi costituzionali possono essere approvate dal Parlamento con il complesso procedimento indicato dall’articolo 138 Cost. che abbiamo appena riportato.

Tale procedimento che, come abbiamo detto sopra, rende rigida la nostra Costituzione, prevede i seguenti passaggi:

  • la legge costituzionale deve essere approvata due volte da ciascuna Camera con un intervallo non inferiore a tre mesi tra la prima e la seconda deliberazione;
  • se la seconda approvazione avviene con la maggioranza dei due terzi dei componenti di ciascuna Camera, la legge può essere immediatamente promulgata e pubblicata;
  • se invece l’approvazione avviene con la sola maggioranza assoluta, cioè la metà più uno dei componenti di ciascuna Camera (e non dei soli presenti in aula), la legge può essere sottoposta a referendum popolare prima della promulgazione;
  • possono chiedere il referendum 500.000 elettori; il 20% dei componenti di ciascuna Camera; o cinque Consigli Regionali;
    la consultazione è valida qualunque sia il numero degli elettori che si reca a votare;
  • se entro tre mesi dalla pubblicazione non viene avanzata alcuna richiesta di referendum, la legge, anche se approvata con la sola maggioranza assoluta, viene promulgata dal Capo dello Stato.

Con la procedura dell’art. 138 Cost. si può modificare tutta la Costituzione?

Secondo gli studiosi, le leggi che integrano o modificano la Costituzione si pongono in una posizione subordinata rispetto alle norme originarie e ciò comporta che esse non possono superare i limiti, espliciti ed impliciti, contenuti nella Costituzione stessa.

«Limite esplicito» è sicuramente quello posto dall’articolo 139 Cost. in base al quale la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale. In pratica, non si può trasformare lo Stato italiano da Repubblica a monarchia o a dittatura. Affinché ciò avvenga sarebbe necessaria una rivoluzione, eventualmente armata.

Invece, i «limiti impliciti» sono costituiti dai principi fondamentali a cui lo Stato italiano ispira la propria azione e nei diritti inviolabili. Parliamo, quindi, dei primi 12 articoli della Costituzione.

Che articoli della Costituzione sono stati modificati?

La Camera dei deputati ha definitivamente approvato con la maggioranza dei due terzi la proposta di legge costituzionale che modifica gli articoli 9 e 41 della Costituzione, introducendo nella nostra Costituzione la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi tra i principi fondamentali.

Cosa ha modificato la riforma costituzionale del 2001?

La riforma sottoposta a referendum prevedeva: la sostituzione di 7 articoli (114, 116, 117, 118, 119, 120, 127); la modifica di 2 articoli (123, 132); l'abrogazione di 6 articoli o disposizioni (115, 124, 125 co.

Come è cambiato l'articolo 9 della Costituzione?

La recente modifica dell'art. 9 della Costituzione, nello stabilire che la Repubblica «tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni» introduce un principio generale che impone una riflessione anche su quanto discusso fin ora.

Come è cambiato l'articolo 41?

L'articolo 41, ora aggiornato, sancisce che il diritto all'iniziativa economica privata non può esercitarsi quando in danno all'ambiente e alla salute. Una modifica che apre a nuovi scenari nel rispetto della sostenibilità presente e delle future generazioni.