Con il trattamento Lasik è possibile correggere tutte le miopie fino a 8-10 diottrie, se lo spessore corneale lo consente, l'ipermetropia fino a 5-6 diottrie, in relazione alla curvatura pre-operatoria, l'astigmatismo anche superiori a 5 diottrie. Show Attraverso l'operazione laser con la Lasik, diversamente dalla Prk, lo strato epiteliale non viene rimosso ma “ribaltato” mediante uno strumento, il microcheratomo, che scolla un lembo di circa 110 micron di spessore (circa un decimo di millimetro) per consentire al laser di rimodellare la curvatura corneale. Lo svolgimento è poi analogo alla Prk, ma alla fine del trattamento lo strato corneale ribaltato viene riadagiato in sede, senza bisogno di una lente a contatto o di bendaggio. La terapia dopo l'operazione con la Lasik è a base di colliri antibiotici nei primi giorni e lacrime artificiali. I fastidi agli occhi sono modestissimi e limitati alle prime ore dopo l’intervento laser. Il recupero visivo è molto rapido, consentendo al paziente una buona autonomia (anche se non ancora massimale) già il giorno dopo l'intervento. L’occhio sottoposto alla Lasik non duole e vede bene, ma bisogna ricordare che la sua superficie va protetta da traumi e sostanze irritanti (sapone, cosmetici, spray, cloro ecc.) per circa tre settimane. Intervento
chirurgico Lasik Per spiegare in modo semplice in che cosa consiste l’intervento Lasik, occorre considerare che la struttura della cornea si compone di vari strati; il laser assottiglia uno degli strati interni per rimodellarne la curvatura. Possiamo paragonare la cornea ad una torta millefoglie: l’intervento consiste nel sollevare il primo strato di sfoglia (azione di creazione della lamella corneale, o flap, da parte del microcheratomo), estrarre uno strato di sfoglia sottostante (azione del laser Lasik), e riappoggiare il primo strato sopra gli altri (riposizionamento della lamella). Cosa succede durante l’intervento LASIK: - Il paziente si stende su un lettino dove un cuscino sagomato mantiene la testa nella posizione ideale, tutta la regione oculare viene disinfettata e si applica il collirio anestetico. - Un occhio è momentaneamente bendato per non interferire con il trattamento laser; l’altro è mantenuto aperto con l’aiuto di un gancino regolabile. - Durante questa fase il paziente non avverte alcun bruciore o secchezza in quanto sono già state applicate gocce di anestetico. - Con un apposito strumento detto microcheratomo si procede a ribaltare una
sottilissima porzione di tessuto corneale (lembo) dello spessore di circa 100 micron, cioè un decimo di millimetro. Questo è necessario per rendere accessibile al laser la porzione profonda della cornea (stroma) che è responsabile della anomala curvatura e quindi dei difetti della vista. - Allineamento dell’occhio con il laser: il paziente fissa il puntino luminoso che trova davanti al suo occhio per allineare il laser alla cornea. - Il chirurgo a sua volta contemporaneamente utilizza il sistema di puntamento computerizzato (eye-tracker) di cui sono dotati i laser di ultima generazione, che consente al laser di seguire l’occhio negli eventuali piccoli spostamenti (inferiore a 1.5 mm) dovuti anche al semplice battito cardiaco o al tremore dei muscoli oculari. Qualunque spostamento più ampio (perdita di fissazione, colpo di tosse ecc..) blocca l’emissione del laser che non è più in grado di riconoscere l’immagine memorizzata della cornea all’inizio della procedura, pertanto in questo modo sono impossibili decentramenti e irregolarità di trattamento, senza pericolo che il laser colpisca zone non interessate. Se il paziente perde la fissazione si procede a recuperare l’allineamento e si prosegue nel trattamento. La radiazione del laser ad eccimeri è invisibile per cui il paziente non vede nulla e non avverte alcuna sensazione di calore eccessivo: sente solo il rumore ritmato prodotto dalla macchina e a volte l’odore caratteristico del gas del laser. - Ultimata l’applicazione del laser si riposiziona il lembo nella sua sede originaria: le due superfici aderiscono intimamente quindi non c’è necessità di punti di sutura. - Si applica un collirio antibiotico, si toglie il gancino precedentemente applicato e si passa a trattare l’altro occhio. La terapia post-operatoria consiste solo in colliri antibiotici per pochi giorni e lubrificanti (lacrime artificiali) per circa tre mesi. L’intera procedura (preparazione del paziente, allineamento, applicazione del laser, medicazione) per trattare due occhi richiede all’incirca 15 minuti. Il paziente esce autonomamente dalla sala operatoria e rimane in una sala di attesa circa un’ora per poi essere sottoposto nuovamente ad un controllo con medicazione. Non vengono applicate bende o altro materiale di protezione dell’occhio e il paziente può tornare a casa accompagnato. Il recupero visivo è molto rapido anche se vi potrà essere una ipercorrezione transitoria che provoca difficoltà nella visione da vicino (per i difetti a base miopica) o da lontano (per i difetti a base ipermetropica). Normalmente il paziente, già autonomo il giorno stesso dell’intervento, raggiunge almeno il 70/80% del risultato finale il giorno successivo. Dolore operazione Lasik Non vi è alcuna sensazione di dolore o fastidio da parte del paziente una volta applicata l’anestesia in quanto il dolore impedirebbe al paziente di fissare in modo efficiente il punto luminoso rendendo impossibile l’esecuzione del trattamento. Pertanto il trattamento è realmente e inevitabilmente indolore. Durata dell’interevento Lasik La durata del trattamento dipende dall’entità del difetto visivo e consiste in alcune decine di secondi, valori che possono variare in base a vari fattori (efficienza della fissazione del paziente, controllo della superficie corneale, intensità della radiazione laser, conformazione della cornea ..). Controlli Post Operatori In passato si è detto spesso che la Lasik è indicata solo per miopie molto alte (sopra le 5-6 diottrie): in realtà sia la PRK che la Lasik possono essere utilizzate sia per i valori bassi che per quelli più elevati. I fattori importanti per scegliere una tecnica o l'altra sono soprattutto lo spessore corneale iniziale e la curvatura della cornea, o la presenza di irregolarità della superficie. Oggigiorno è più frequente la scelta della Lasik per valori medio-bassi (fino a 6-7 diottrie), ma questa non è una regola fissa perchè ogni singolo caso va valutato per le sue caratteristiche specifiche. E' un intervento che richiede strumenti avanzati e grande esperienza del chirurgo. Vantaggi:
Svantaggi:
Nel 2007 l’ASCRS (American Society of Cataract and Refractive Surgery), di cui il Dr Longo è socio dal 1999, ha pubblicato un articolo circa l'approvazione della Lasik da parte della Nasa sui suoi aspiranti piloti. Di seguito i dettagli dell’articolo. Proposito: Metodi: Conclusioni: Quanto tempo ci vuole per recuperare la vista dopo il laser?Alcuni pazienti soprattutto con la tecnica Lasik giá il giorno successivo all'intervento vedono bene (possono spesso già guidare) altri invece necessitano di 3-10 giorni. In entrambi i casi comunque per il recupero totale della vista ci vogliono da 1 a 3 mesi.
Come pulire occhi dopo Lasik?La risposta è: risciacquare gli occhi con lacrime artificiali. Di solito si può fare la doccia dopo l'intervento. Ma, ciò che si deve evitare è lavarsi la faccia. Si consiglia di evitare, alcuni giorni dopo l'operazione, l'uso di cosmetici per gli occhi.
Quanto dura il Lasik?L'intervento Femto Lasik
La FemtoLasik ha una durata complessiva di circa 20 minuti, durante i quali sarà necessario fissare una piccola luce che permetterà di mantenere l'occhio centrato e di avere un risultato particolarmente preciso.
Quando non è possibile fare il laser agli occhi?Le circostanze in cui l'intervento non si può fare sono molteplici: Difetto visivo non stabile. Infezioni o patologie agli occhi. Malformazioni anatomiche.
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