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Colesterolo alto, frutta secca: noci, mandorle e nocciole apportano grandi benefici nel ridurre i grassi "cattivi" nel sangueIl colesterolo alto è un problema che accomuna quasi il 38% della popolazione italiana, che risulta quindi più a rischio di insorgenza per malattie cardiovascolari gravi come infarto ed ictus. La dieta è uno degli elementi che più possono aiutare a ridurre il colesterolo alto e in particolare alcuni alimenti come la frutta secca o il pesce (CLICCA QUI per scoprire le varietà più adatte). Mandorle, noci o altro vengono consumate soprattutto in inverno ma dovrebbero comparire sulla tavola tutto l'anno in quanto contengono grassi buoni che aiutano a dimagrire velocemente, aiutano il funzionamento dell'intestino grazie all'elevato apporto di fibre e tengono sotto controllo il colesterolo alto in virtù delle alte concentrazioni di Omega 3, utili a contrastare anche l'ipertensione. Colesterolo alto, frutta secca: quale mangiare, quando e in che quantitàLa frutta secca è un prodotto altamente salutare e dovrebbe essere inserita in qulunque dieta, a prescindere se si soffra o meno di colesterolo alto. Bisogna però fare molta attenzione alle dose in quanto sono alimenti che contengono una certa quantità di calorie. Ad esempio, 100 grammi di noci contengono 66o kcal contro le 542 della stessa quantità di mandorle. Tra la frutta secca meno calorica troviamo invece i datteri (253 kcal), uvetta (300), fichi (242) e prugne (220). La frutta secca può essere consumata ad ogni ora del giorno, dalla mattina con lo yogurt durante i pasti come contorno o tra una pranzo e cena come spuntino per spezzare la fame ed evitare di esagerare con alimenti più calorici. In questo modo si controlla il colesterolo alto senza rinunciare al gusto. Leggi anche:Colesterolo alto, sintomi fisici: 10 possibili segnali del problema Colesterolo alto, quanto tempo per abbassarlo? Ecco la risposta Colesterolo alto: ecco 7 formaggi a cui puoi non rinunciare Colesterolo alto, i migliori integratori: ecco la classifica Colesterolo cattivo e noci: una relazione ampiamente studiata negli ultimi anni. Tali frutti sono capaci di controllare il rischio di patologie cardiovascolari, prima causa di morte a livello mondiale, grazie al loro effetto ipocolesterolemizzante, cioè la capacità di abbassare i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Rapporto positivo tra colesterolo cattivo e noci. COLESTEROLO: CHE COS’E’Il colesterolo è un lipide, più nel dettaglio uno sterolo, che
viene sintetizzato all’interno del fegato.
Il colesterolo presente nel nostro organismo deriva per la maggior parte dalla sintesi endogena (cioè lo produciamo noi). Il colesterolo come abbiamo detto è un lipide ed in quanto tale insolubile. Il suo trasporto all’interno del sangue è per questo consentito solo attraverso apposite strutture chiamate lipoproteine che presentano una parte esterna polare cioè affine all’acqua e una parte interna apolare, dove si concentrano trigliceridi e colesterolo.
COLESTEROLO: PATOLOGIE CARDIOVASCOLARILe patologie cardiovascolari, prima causa di morte al mondo, presentano diversi fattori di rischio tra cui l’ipercolesterolemia. Il termine ipercolesterolemia indica elevati livelli di colesterolo nel sangue con particolare riferimento ad
un aumento delle LDL. Il colesterolo nel sangue può aumentare a causa di predisposizione genetica o come effetto secondario di altre patologie quali diabete, obesità, Tale placca è una massa di intima arteriosa (porzione più esterna dei vasi sanguigni) ispessita e degenerata che si forma in seguito ad uno stato infiammatorio, caratteristico di molte patologie come obesità, diabete, ipertensione. La placca che si forma a livello dei vasi sanguigni può staccarsi totalmente o parzialmente a seguito dell’azione di alcuni enzimi determinando, nella migliore delle ipotesi, la formazione di trombi mentre, nella peggiore, ictus. Lo stato infiammatorio determina anche l’ossidazione delle HDL rendendo impossibile la loro funzione di “spazzini”. VALORI DESIDERABILI DI COLESTEROLOColesterolo totale –> <200 mg/dL COLESTEROLO CATTIVO E NOCILa relazione positiva del colesterolo cattivo e noci inizia ad essere piuttosto convincente. Le noci sono alimenti che, se assunte all’interno di una dieta equilibrata, possono coadiuvare notevolmente il mantenimento di bassi livelli di colesterolo. Il loro elevato contenuto calorico (100 grammi di noci = 702 Kcal) è dovuto alla presenza di un alta quantità di grassi “buoni”. La composizione in acidi grassi è a favore dei grassi polinsaturi, soprattutto acido linoleico e acido linolenico, rispettivamente della serie omega-6 e omega-3. Questi assumono la valenza di essere essenziali, cioè non sintetizzabili da parte dell’organismo e, perciò, da introdurre necessariamente con la dieta. A coadiuvare l’azione ipocolesterolemizzante delle noci vi è il loro alto contenuto di arginina che rappresenta il precursore dell’ossido nitrico, un potente vasodilatatore che protegge le arterie. Anche la vitamina E, contenuta nelle noci in ottime quantità, potrebbe contribuire, in sinergia con arginina e grassi omega-3, a contrastare la formazione delle placche aterosclerotiche, grazie alle note proprietà antiossidanti [5]. Poiché attualmente un terzo del consumo di frutta secca avviene previa tostatura e leggera salatura, gli scienziati si sono chiesti se questo potesse andare a compromettere l’azione ipocolestrolemizzante della frutta a guscio. Dai risultati ottenuti emerge che il consumo di entrambe le tipologie (tipologia 1: tostata e salata / tipologia 2: non tostata ne salata) ha significativamente modificato le concentrazioni ematiche di colesterolo HDL, il rapporto colesterolo totale/HDL e la pressione sistolica, senza alterare in modo significativo la composizione corporea [6]. Sarebbe quindi opportuno incentivare il consumo di limitate quantità di frutta secca (30 g al dié), ad esempio potrebbero rappresentare un ottimo spezza fame, si potrebbero aggiungere alle insalate o sbriciolarle sopra un risotto previa una lieve tostatura. Anche come snack veloce da portare prima di affrontare una attività fisica, ad esempio prima di andare in palestra o a correre. Ancora una evidenza dell’ottimo rapporto tra Colesterolo cattivo e noci. Trovate varie offerte online su EcomarketBio di frutta secca, anche in forma di burro, pesto, e formati monoporzione, come le noci sgusciate bio formato 500g che bastano per 16 porzioni giornaliere. Noci sgusciate bio formato 500g in vendita su Ecomarket.bio. Clicca sopra l’immagine per visitare la scheda prodotto. Mandorle sgusciate bio formato 500g e 250g in vendita su Ecomarket.bio. Clicca sopra l’immagine per visitare la scheda prodotto. QUANTE NOCI AL GIORNI PER ABBASSARE IL COLESTEROLOUna porzione di noce giornaliera è pari a 30g. Colesterolo cattivo e noci quale è la porzione ? Una porzione, che corrisponde a circa 6-8 noci, (30 g al dì) è in grado di coprire il fabbisogno medio giornaliero di omega-3 che, stando a diversi studi, sembra poter abbassare i livelli di colesterolo cattivo LDL, migliorare la sensibilità all’insulina e, probabilmente proteggere dalle malattie neurodegenerative. NOCI AUSTRALIANE DI MACCADAMIA UTILI ANCHE CONTRO I TRIGLICERIDI Inoltre in vari studi, l’ottimale sinergia tra i grassi polinsaturi si è dimostrata utile nel ridurre i livelli di trigliceridi, senza incidere significativamente sui livelli di HDL o addirittura aumentandoli leggermente. COME ABBASSARE IL COLESTEROLO VELOCEMENTECome precedentemente accennato, il colesterolo presente all’interno dell’organismo è prodotto dal fegato e solo in una percentuale che varia dal 10% al 20% deriva dalla dieta. Per questa ragione in caso di ipercolesterolemia il solo trattamento dietetico può non essere sufficiente a ridurre il colesterolo. In tal caso si ricorre a farmaci specifici che vanno ad inibire l’enzima che ne permette la sintesi epatica (es. statine). DIETA PER COLESTEROLO ALTOGli studi condotti sulle relazioni ipercolesterolemia ed alimentazione hanno dimostrato che:
FIBRA E FITOSTEROLI PER COMBATTERE IL COLESTEROLOAlcuni studi sulla fibra e sui fitosteroli hanno evidenziato che:
Le nostre Video ricette a base di noci e frutta seccaTorta Vegana di mele, noci e mandorle
Panini al latte con cannella, noci e uvette
Bon Bon di frutta secca
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Quante mandorle al giorno per abbassare colesterolo?La quantità consigliata di mandorle è di circa 30 grammi al giorno, che corrispondono approssimativamente a 25 mandorle. Per beneficiare delle proprietà ipocolesterolemizzanti e antiossidanti delle noci bisogna consumarne circa 30 grammi al giorno, cioè circa 6-8 noci.
Qual'è la frutta secca che abbassa il colesterolo?Noci, mandorle, nocciole e frutta secca a guscio in generale, indipendentemente dalla varietà consumata, si confermano tra gli alimenti fondamentali per abbassare i valori di colesterolo cattivo (totale e LDL).
Chi ha il colesterolo alto può mangiare le mandorle?E c'è una bella notizia per chi ama le mandorle e ha problemi di colesterolo: è risultato infatti che il consumo giornaliero di circa 45 g di questo frutto aiuta a ridurre il colesterolo LDL (quello cattivo) e mantenere o aumentare il colesterolo HDL (quello buono).
Quante noci al giorno per abbassare il colesterolo?Una porzione, che corrisponde a circa 6-8 noci, (30 g al dì) è in grado di coprire il fabbisogno medio giornaliero di omega-3 che, stando a diversi studi, sembra poter abbassare i livelli di colesterolo cattivo LDL, migliorare la sensibilità all'insulina e, probabilmente proteggere dalle malattie neurodegenerative.
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