IntroduzioneIl male all’orecchio, in termini medici otalgia, può essere Show
La sensazione di male all’orecchio è molto comune, soprattutto tra i bambini. È stato rilevato che più dell’80% dei bambini ha avuto almeno un episodio di male all’orecchio entro i primi 5 anni di vita e l’età media in cui più frequentemente si verifica in questa fascia di popolazione è quella compresa tra i 6 e 24 mesi. Il dolore all’orecchio può essere suddiviso in
Il dolore primario è più comune del secondario, ed è spesso causato da infezioni dell’orecchio. Le condizioni che invece più frequentemente determinano dolore secondario o riferito sono la sindrome dell’articolazione temporo-mandibolare e l’infiammazione della gola.
In generale la diagnosi della causa può essere scoperta analizzando con cura l’anamnesi del paziente, i segni e sintomi eventualmente associati al dolore all’orecchio ed eseguendo un esame obiettivo accurato. Nella maggioranza dei soggetti non saranno necessari strumenti di imaging come radiografie o TAC, tuttavia potrebbero essere necessari ulteriori approfondimenti diagnostici nei casi in cui si presentino importanti campanelli dall’allarme associati al sintomo, come
La terapia del dolore all’orecchio dipende dalla causa, per esempio se c’è un’infezione batterica la terapia si basa il più delle volte su antibiotici e farmaci antidolorifici. iStock.com/Aleksej Sarifulin CauseIl dolore all’orecchio può essere dovuto a moltissime cause diverse, la maggior parte delle quali non determina perdita dell’udito e non è pericolosa per la vita. Il disturbo può essere suddiviso in
Il dolore primario è il più frequente in assoluto, sia nei bambini che negli adulti. Quando si verifica, il dolore secondario è più comune negli adulti, mentre è raro nei bambini. Le cause di dolore primario all’orecchio possono inoltre ulteriormente essere suddivise in base alla porzione di orecchio che viene interessata. Possiamo quindi suddividere il dolore all’orecchio primario in
Orecchio esterno, dolore primarioMolte delle cause che determinano dolore e fastidio sull’orecchio esterno sono ben visibili anche a occhio nudo, in quanto interessano, nella maggior parte dei casi il padiglione auricolare o il condotto uditivo esterno. L’orecchio esterno è la porzione più esposta dell’orecchio, per questo motivo è anche la più vulnerabile a infezioni, traumi o altri danni derivanti dall’ambiente esterno. Le cause più frequenti sono
Altre cause meno comuni di dolore all’orecchio esterno includono invece
Orecchio medio, dolore primarioL’orecchio medio è una cavità che collega il timpano all’orecchio interno mediante una catena di ossicini formata da martello, incudine e staffa. iStock.com/snapgalleria Le cause più comuni di dolore all’orecchio derivanti dall’orecchio medio sono
Orecchio esterno, dolore secondarioLe cause di dolore secondario all’orecchio sono una serie di patologie che, seppur non coinvolgano direttamente le strutture dell’orecchio, si manifestano con dolore in quest’area. Tra le cause principali di dolore secondario all’orecchio troviamo:
Fattori di rischioI fattori di rischio in grado di favorire la comparsa di dolore all’orecchio sono moltissimi e variabili in base al tipo di otalgia collegata; alcuni tra i più comuni sono
SintomiIl dolore all’orecchio può presentarsi in un orecchio solo (destro o sinistro) o in entrambe; può essere continuo o intermittente e talora tende a peggiorare con la masticazione. In alcuni casi può essere accompagnato da altri segni e sintomi, i più frequenti sono
DiagnosiPer determinare la causa scatenante il male all’orecchio è sufficiente, nella maggior parte dei casi, un’adeguata analisi della storia del paziente, dei segni e dei sintomi e un accurato esame obiettivo. Un altro importante strumento a disposizione del medico è l’otoscopio, che permette di osservare con maggiore accuratezza il canale uditivo esterno e la membrana timpanica. Nella maggioranza dei casi non saranno invece necessari strumenti di imaging come ecografia, radiografie o TAC. A seconda dei sintomi rilevati durante la visita il medico è in grado di orientare la diagnosi di conseguenza: ad esempio la presenza di febbre indica un’infezione sottostante, mentre la sua assenza suggerisce un problema strutturale, come ad esempio un trauma o altre lesioni all’orecchio. Quando il paziente riferisce un ovattamento dei suoni il medico può sospettare un tappo di cerume, diagnosi che può essere ulteriormente confermata dall’utilizzo dell’otoscopio. iStock.com/KatarzynaBialasiewicz Un altro esempio può derivare dalla contemporanea presenza di dolore all’orecchio e di vescicole sul padiglione auricolare e sul meato uditivo esterno, che depone per diagnosi di infezione da herpes zoster virus. Va prestata particolare attenzione quanto ai sintomi più comuni si aggiungono alcuni campanelli d’allarme, che possono essere spia di una causa più grave. Tra questi ci sono
Va inoltre dedicata particolare attenzione ai soggetti anziani che soffrono di diabete e ai pazienti con compromissione del sistema immunitario, come i soggetti sieropositivi o bambini con immunodeficienze congenite, in quanto una semplice otalgia potrebbe complicarsi in condizioni più gravi come perdita irreversibile dell’udito per coinvolgimento dell’orecchio interno. Questi elementi possono essere la manifestazione di patologie più gravi, come patologie dell’orecchio interno, che possono portare alla completa perdita dell’udito, o tumori. Quando sono presenti questi campanelli d’allarme potrebbe essere necessario eseguire ulteriori indagini diagnostiche. Quelle che vengono più comunemente richieste sono
CuraOgni paziente che presenta dolore all’orecchio costituisce un caso a sé stante, perché il fastidio può essere dovuto a moltissime cause diverse che presentano ovviamente trattamenti diversi; per questa ragione non è né possibile né auspicabile l’attuazione di interventi terapeutici generalizzati, che richiedono invece un’attenta personalizzazione. Da un punto di vista generale sarebbe preferibile il ricorso in regime di automedicazione a gocce da instillare nell’orecchio, perché in grado di sciogliere parzialmente l’eventuale cerume presente e rendendo quindi più ostica la valutazione da parte del medico. In linea generale, quando si sospetta un’infezioni batterica dell’orecchio la terapia consiste nell’utilizzo di antibiotici e analgesici. Alcuni antibiotici sono somministrati per via locale (gocce o pomate), mentre altri per via orale. L’antibiotico che viene più comunemente utilizzato è l’associazione di amoxicillina e acido clavulanico (per esempio Augmentin®). Quando invece si sospetta un’otite esterna maligna, questa deve essere valutata da un otorinolaringoiatra e probabilmente necessiterà di un ricovero in ospedale con somministrazione di antibiotici per via endovenosa. Le cause non infettive necessitano di un approccio terapeutico diverso, in alcuni casi anche di intervento chirurgico. Ad esempio, la presenza di un corpo estraneo nel meato acustico esterno deve essere rimosso con cautela con apposite pinze, onde evitare la perforazione della membrana timpanica, mentre la rottura del timpano necessita di uno specifico intervento chirurgico per la sua ricostruzione chiamato miringoplastica. Fonti e bibliografia
Cosa prendere per mal di orecchie e testa?Il medico può prescrivere la somministrazione di farmaci per alleviare il dolore ed i sintomi secondari dell'otite, quali ad esempio: Paracetamolo o acetaminofene. Ibuprofene. Acido Acetilsalicilico.
Quando preoccuparsi del mal di orecchie?Bisogna preoccuparsi subito, correre dal pediatra o al pronto soccorso? Un primo criterio di valutazione è il tipo di dolore: il dolore da otite acuta è un male persistente, forte che dura per molte ore e non da tregua al bambino. Non appena terminato l'effetto dell'antidolorifico il dolore si ripresenta violento.
Che tipo di mal di testa e quello da Covid?Tra i primi si stima che il mal di testa sia uno dei sintomi neurologici maggiormente rappresentati in corso di malattia: circa il 60% delle persone ha presentato una cefalea soprattutto di tipo emicranico severo, in misura minore di tipo tensivo.
Come capire se l'orecchio è infiammato?Mal d'orecchio, sordità, fischi e ronzii, prurito: sono i sintomi tipici dell'otite. Ad essi possono associarsi la febbre, i brividi di freddo, la nausea, il vomito e la diarrea. L'otite è un'infiammazione dovuta a un'infezione dell'orecchio esterno o dell'orecchio medio.
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