Quanto costa operare un cane di ernia perineale

Caso clinico: Ernia perineale

5 Novembre 2015

Quanto costa operare un cane di ernia perineale
Segnalamento: Winnie, Beagle, 10 anni, maschio

Anamnesi: poliuria, tenesmo, lieve calo dell’appetito

Visita clinica: mucose rosee, addome palpabile, all’esplorazione rettale sfiancamento diaframma pelvico a dx, soffio sistolico 2/6

Diagnostica per immagini:

  • ecografia addominale: vescica in posizione pelvica, presenza di ansa intestinale nel perineo
  • ecocardiografia: insufficienza mitralica lieve-moderata, insufficienza tricuspidale lieve

Diagnosi: ernia perineale destra

Quanto costa operare un cane di ernia perineale
Terapia: erniorraffia mediante flap del m. otturatore interno, cistopessi e orchiectomia: l’accesso avviene nella zona perianale, direttamente sul gonfiore presente lateralmente all’ano.

Commento: l’ernia perineale consiste in uno sfiancamento del cosiddetto diaframma pelvico in seguito a ipotrofia dei muscoli che lo costituiscono, in particolare del m. elevatore dell’ano e del m. coccigeo. Questi normalmente si uniscono per formare una barriera che tiene separato lo spazio perineale e lo spazio pelvico. Non avendo più un sostegno laterale il retto si dilata e le feci vengono espulse con più difficoltà e possono accumularsi nello spazio creatosi come in una sacca, esternamente visibile come un rigonfiamento lateralmente all’ano. Oltre all’età e al tenesmo anche gli ormoni maschili possono contribuire all’indebolimento del diaframma pelvico, per questo motivo pazienti sottoposti a intervento di erniorraffia vanno anche castrati.

Solitamente nella sacca erniaria troviamo grasso, ma in casi gravi si possono erniare anche anse intestinali, la prostata e la vescica. In tal caso abbiamo un’emergenza chirurgica che prevede dapprima il riposizionamento degli organi mediante un accesso addominale mediano e con fissazione della vescica alla parete addominale.

Prognosi: l’ernia perineale, se riconosciuta precocemente, ha una buona prognosi. Il recupero postoperatorio è ottimo. In casi cronici, con indebolimento marcato dei muscoli del diaframma pelvico, la prognosi rimane buona ma, a volte, possono esserci delle recidive che richiedono revisioni chirurgiche mediante tecniche operatorie piu’ complesse come l’uso di reti e flap del m. semitendinoso o del m. gluteo superficiale.

In tutti i casi modificare la dieta con l’aggiunta di semi di Psyllium (che rendono le feci voluminose ma morbide), lattulosio o olio di paraffina, può aiutare nell’espulsione delle feci e a prevenire lo sfiancamento del diaframma pelvico anche sull’altro lato.

Schmidt Karin, Dr.ssa med. vet. RECVS

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Ernia perineale

Ernia perinealeMARTA AVANZI2019-02-26T16:36:53+01:00

L’ernia perineale consiste nello spostamento di vari organi addominali e pelvici (retto, prostata, vescica, grasso) nella regione del perineo, a fianco dell’ano. È causata da un indebolimento dei muscoli del cosiddetto diaframma pelvico, che hanno appunto la funzione di contenere questi organi. L’ernia perineale può presentarsi anche nel gatto, ma è rara in questa specie. Può svilupparsi in uno o entrambi i lati dell’ano, ma più spesso nel cane compare a destra. La debolezza dei muscoli di sostegno che causa l’ernia perineale si verifica quasi esclusivamente nei cani anziani maschi non castrati. Si presume che una delle cause sia l’effetto del testosterone nei muscoli e tessuti che costituiscono il diaframma pelvico. L’ingrossamento della prostata, più comune in cani e gatti non castrati di mezza età e anziani, può indurre sforzi a urinare o defecare con conseguente ulteriore stress al diaframma pelvico. Per questo motivo si raccomanda di sterilizzazione l’animale al momento della riparazione dell’ernia.

Sintomi 

L’ernia perineale si manifesta con un gonfiore a lato dell’ano e può verificarsi su uno o entrambi i lati. Il segno più comune associato all’ernia perineale nel cane è la difficoltà a defecare. Ciò si verifica perché il retto rimane intrappolato nell’ernia e il materiale fecale che contiene transita con difficoltà. Si osservano quindi stitichezza e gonfiore intorno alla regione anale. A causa delle difficoltà a defecare il cane o il gatto possono manifestare perdita di appetito. Se è la vescica a restare intrappolata nell’ernia si nota difficoltà a urinare. Se l’intestino tenue si infila nel sacco erniario si possono osservare vomito e depressione. Poiché l’ernia perineale può causare l’intrappolamento della vescica o dell’intestino può diventare una condizione grave che richiede un intervento chirurgico d’urgenza per correggere il problema.

Diagnosi 

La diagnosi di ernia perineale si basa sulla visita clinica. La palpazione esterna e l’esame rettale sono generalmente sufficienti per confermare il sospetto di ernia. Ulteriori procedure diagnostiche possono comprendere l’esame radiografico e l’ecografia dell’addome per assicurarsi che la vescica non si sia spostata nel sacco erniario, cosa che può causare complicazioni al momento dell’intervento riparativo. Prima di procedere all’intervento chirurgico si eseguono esami di laboratorio (sul sangue e l’urina) per valutare se sono presenti altre patologie e per scegliere il miglior protocollo anestetico.

Terapia 

Il trattamento richiede un intervento chirurgico per riparare e stabilizzare la muscolatura indebolita del diaframma pelvico e per effettuare la castrazione in modo da eliminare l’influenza del testosterone che causa debolezza della muscolatura perineale e l’ingrossamento della prostata. Prima dell’intervento si deve verificare se la vescica è intrappolata all’interno del sacco erniario. In tal caso si inserisce un catetere nella vescica per svuotarla e permetterle di rientrare in addome. Se all’interno dell’ernia non vi sono visceri intrappolati, la correzione chirurgica può essere programmata per tempo, in caso contrario si deve procedere d’urgenza. L’intervento chirurgico consiste nel riporre gli organi contenuti nell’ernia nell’addome e nella ricostruzione dei muscoli del diaframma pelvico mediante suture. Per la ricostruzione si utilizza la muscolatura circostante. Nei casi più gravi si interviene all’interno dell’addome per fissare in modo permanete la vescica e/o il colon alla parete addominale (cistopessi e colopessi), al fine di prevenire lo spostamento ricorrente di questi organi nell’ernia riparata.

Possibili complicazioni possono includere l’incontinenza fecale, il prolasso rettale e la recidiva dell’ernia. Nei casi in cui l’ernia è da un lato solo, anche il lato opposto si può indebolire e sviluppare in futuro un’ernia. Il tasso di recidiva dopo la riparazione chirurgica è circa del 10 – 15%. Dopo l’intervento chirurgico all’animale vengono somministrati farmaci per il dolore e una dieta speciale e/o emollienti delle feci per ridurre sforzo e rendere più facile la defecazione. E ‘importante non consentire attività faticose per almeno 30 giorni per evitare un’eccessiva tensione sui muscoli riparati nell’ernia. Si deve immediatamente informare il veterinario se è presente un eccessivo gonfiore e arrossamento intorno alla zona di incisione, se esce essudato dall’incisione o si sviluppa febbre, perchè tutti questi segni potrebbero indicare che è presente infezione.

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Cosa fare quando un cane ha un ernia?

La terapia delle discopatie può essere conservativa o chirurgica, secondo la gravità dei sintomi e dei rilievi diagnostici. Il trattamento conservativo consiste nel confinare il paziente in uno spazio ristretto (Gabbia) per almeno 4 settimane, durante le quali può essere fatto uscire solamente per urinare e defecare.

Come comportarsi con un cane operato?

Per aiutare Fido a recuperare la sua condizione dopo l'operazione è bene seguire alcune semplici regole:.
CREARE UNA CASA ACCOGLIENTE E TRANQUILLA. ... .
SOMMINISTRARE IL CIBO IN MANIERA GRADUALE. ... .
NON FORZATELO A CAMMINARE. ... .
CONTROLLARE CHE NON SI LECCHI LA FERITA..

Come può venire un'ernia al cane?

Nei cani condrodistrofici la causa principale del verificarsi dell'ernia del disco è la degenerazione del disco. Nello specifico, il nucleo del disco ha una ridotta capacità di assorbire carichi, che vengono scaricati sull'anello fibroso.

Come operano un'ernia?

Così si riporta in sede l'ernia fuoriuscita, si ricostruisce la parete e quindi si posiziona una protesi, ovvero una piccola rete di rinforzo, che viene fissata con suture o colle chirurgiche. Nel caso di ernia inguinale bilaterale (ad entrambi gli inguini), l'intervento si realizza in genere con la laparoscopia.

Quanto costa l'anestesia al cane?

Tariffario di alcune prestazioni.