Lo sconto sui costi dell’energia elettrica consumata, praticato in bolletta ai pensionati ed ex dipendenti dell’Enel, costituisce reddito di lavoro e, perciò, ai fini fiscali, parte della retribuzione o della pensione. Show Il fatto La sentenza A sostegno della propria pronuncia la Cassazione ha richiamato, in primis, il tenore testuale dell’articolo 49 del Dpr 917/1986 (Tuir), ove espressamente si afferma che le pensioni di ogni genere “costituiscono…redditi di lavoro dipendente”. Dalla piena parificazione operata in via normativa tra i redditi derivanti da pensioni e quelli di lavoro dipendente, il Supremo collegio ha sancito che la disciplina tributaria dei redditi da pensione deve essere perfettamente identica a quello del lavoro dipendente (ancorché differiti nel tempo). Secondariamente, la combinazione del citato articolo 49 con la disposizione di cui al successivo articolo 51, comma 1, del Tuir (già articolo 48), ove viene espressamente previsto che “il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro”, ha consentito al giudice di legittimità di potere affermare che “anche il beneficio dello sconto sui costi della energia elettrica consumata, in quanto concesso dal datore di lavoro ai propri dipendenti (e pensionati) costituisce reddito di lavoro e perciò, ai fini fiscali, parte della retribuzione e della pensione”. Conclusioni (1) Il beneficio è cessato il 31 dicembre 2015. Infatti, a seguito di accordo del 27 novembre 2015 intervenuto tra Enel Spa e le rappresentanze sindacali di categoria, lo “sconto tariffario” è stato sostituito dall’1 gennaio 2016 con una somma erogata “una tantum”, di importo variabile in base all’età del beneficiario. La scelta dei nostri esperti Scegli tra diverse strategie che variano a seconda della durata dell'investimento, della propensione al rischio, dell'importo da investire... Puoi anche copiare uno dei nostri modelli nel simulatore virtuale. La nostra strategia Quanto è la pensione in base allo stipendio?Variazione pensione al variare del percorso lavorativo 3. Come si calcola la pensione di un lavoratore dipendente?il totale dei contributi versati in ciascun anno, calcolati moltiplicando la base imponibile annua per l'aliquota di computo: del 33% per i periodi di contribuzione da lavoratore dipendente; del 24% per i periodi di contribuzione da lavoratore autonomo; dal 24% al 33% per gli iscritti alla gestione separata INPS.
Quanto è una pensione?Secondo i dati dell'Osservatorio INPS, però, la pensione di vecchiaia ammonta in media a 1.300 euro lordi al mese. Il 15,1% delle pensioni pubbliche sembra avere un importo mensile lordo inferiore a mille euro, il 45,3% tra mille e 2mila euro, il 29,6% entro i 3mila euro ed il 10% oltre tale soglia.
Quanto vale un anno di lavoro per la pensione?Prima di tutto va calcolato il 33% di ogni anno di retribuzione, ovvero 8.250 euro lordi l'anno. Moltiplicati per 26 anni di contributi, ci dà come risultato 214.500 euro lordi di montante contributivo. A questo punto entra in gioco il coefficiente di trasformazione che, per chi va in pensione a 67 anni, è del 5,575%.
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