Come si contano i 28 giorni del ciclo

25 Marzo 2019

Come si contano i 28 giorni del ciclo

Come si contano i 28 giorni del ciclo

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Se sul vostro ciclo navigate a vista abbiamo una notizia per voi: non è una buona idea!
Conoscere il vostro calendario mestruale non è importante solo se volete un figlio o al contrario volete evitare sorprese, ma è necessario per imparare a conoscersi e capire come prendersi cura di sé in tutte le circostanze.
La seconda notizia che abbiamo è che capire come si contano i giorni del ciclo è davvero un gioco da ragazze! Quindi non serve che andiate a rispolverare le equazioni, basterà solo avere sotto mano un calendario e una penna (che servirà anzitutto a darvi un’aria concentrata).

PRIMA DI COMINCIARE

Facciamo un ripassino. Quando si parla di ciclo non si parla solo dei giorni delle perdite di sangue (quelle sono le mestruazioni e durano dai 3 ai 7 giorni) ma di tutto l’intero processo – appunto – ciclico che stabilisce la fertilità di una donna. Quindi, in pratica, il ciclo è sempre. Fino alla menopausa. Le risposte alle varie fasi hanno punti in comune tra tutte le donne ma anche temi molto soggettivi e più vi sarà chiaro come certe reazioni del vostro corpo si dispongono nel tempo, più saprete come aiutarvi.

COME FARE UN CALENDARIO MESTRUALE

Pronte? Iniziamo, dall’inizio, ovviamente. Un ciclo mestruale intero dura circa 28 giorni e si calcola dal primo giorno di flusso al giorno prima dell’inizio della mestruazione successiva.
Molte donne non hanno un ciclo di 28 giorni ma più breve o più lungo. Una frequenza normale, comunque, dovrebbe stare tra i 25 e i 36 giorni. Può esistere una certa variabilità tra mese e mese anche se un ciclo per considerarsi regolare non dovrebbe avere uno scarto tra una mestruazione e l’altra di oltre 4 giorni. Il ciclo può essere diviso in 2 fasi. La prima è quella che prepara la cellula uovo e ha il suo picco nell’ovulazione, la seconda, che inaugura il periodo più fertile del mese è quella che dovrebbe preparare il corpo alla gravidanza. Se l’uovo non viene fecondato la parete uterina si sfalda causando la mestruazione successiva.

Ricapitolando:  se la mestruazione comincia il 1 giugno, a seconda della lunghezza media del tuo ciclo il flusso dovrebbe tornare tra il 24 di giugno e il 6 di luglio, se il ciclo è fisiologico il 28. Il periodo più fertile sarà intorno al 14 di giugno. Per aiutarvi a tenere le cose sotto controllo ci sono anche moltissime applicazioni da scaricare sul vostro smartphone. Questo è proprio uno di quei casi in cui la tecnologia aiuta!

COME CALCOLARE UN CICLO IRREGOLARE

Se il vostro ciclo è irregolare potete osservare altri segnali che vi aiuteranno ad orientarvi. Il primo è la qualità del muco cervicale, le cosiddette “perdite bianche”. Se la secrezione risulta filamentosa probabilmente siete nel vostro momento più fertile. L’altro metodo, più laborioso ma efficace è la misurazione della temperatura basale, cioè di quella del corpo al risveglio. Quando comincia l’ovulazione la temperatura infatti scende leggermente, indicando il periodo fertile.

È poco che hai il ciclo? Non preoccuparti se le mestruazioni non sono ancora regolari: questo non indica che tu abbia un problema.

Spesso, infatti, ci vuole del tempo prima che il ciclo prenda un ritmo regolare. Quando questo accadrà, avrai una regolarità tutta tua.

Il ciclo mestruale, che si conta a partire dal primo giorno delle mestruazioni fino al giorno prima dell’inizio del ciclo successivo, è diverso da donna a donna. Un ciclo medio è di 28 giorni, ma può essere di soli 21 giorni o durare fino a 35 giorni. Allo stesso modo, il sanguinamento può durare tra i due e i sette giorni.

Il flusso mestruale dovrebbe regolarizzarsi dopo alcuni mesi dal primo ciclo, ma ci potrebbe volere anche un anno. Consulta il tuo medico se il tuo ciclo rimane irregolare o se hai un ‘sanguinamento anomalo’, cioè se noti perdite di sangue tra un ciclo e l’altro. Tra le cause che possono far saltare il ciclo ci sono lo stress, un eccesso di attività sportiva, un’improvvisa perdita di peso, l’assunzione della pillola o la gravidanza.

Una buona abitudine che tutte le donne dovrebbero adottare è quella di tenere un diario del proprio ciclo mestruale, per vari motivi. Per arrivare preparate e non farsi cogliere di sorpresa, o per tenere sotto controllo il ciclo ed evitare problemi ginecologici importanti. Segnare la data di ciascuna mestruazione può essere un peso per chi è poco ordinata, ma è fondamentale. Esistono infatti alcune patologie che interessano l’apparato riproduttore femminile, i cui sintomi sono proprio l’irregolarità e la variazione della frequenza del ciclo. Tenendo sotto controllo la periodicità, quindi, si avrà un quadro generale più dettagliato.

Utilizza il calendario mestruale per segnare l’andamento delle tue mestruazioni, controllarne la durata e la regolarità e per calcolare quando arriveranno la prossima volta.

Da quando bisogna contare i 28 giorni?

Un ciclo medio è di 28 giorni, ma può essere di soli 21 giorni o durare fino a 35 giorni. Allo stesso modo, il sanguinamento può durare tra i due e i sette giorni. Il flusso mestruale dovrebbe regolarizzarsi dopo alcuni mesi dal primo ciclo, ma ci potrebbe volere anche un anno.

Quando si ha il ciclo si contano i giorni con le macchie?

Per calcolare il ciclo mestruale, bisogna contare dal primo giorno di flusso fino all'inizio della mestruazione successiva, senza tenere conto del fenomeno dello spotting, ovvero una piccola perdita alcuni giorni prima delle mestruazioni additabile a una carenza di progesterone.

Quando si considera l'inizio del ciclo?

La prima mestruazione (menarca) segna l'inizio del periodo fertile della donna e si verifica generalmente tra i 10 e i 16 anni di età, in media intorno ai 12 anni.

Come capire se sta arrivando il ciclo o se si è incinta?

I dolori al basso ventre possono comparire sia nella sindrome premestruale che all'inizio della gravidanza. Nel primo caso i crampi indicano, per l'appunto, l'imminente arrivo delle mestruazioni ma, a differenza di un esordio di gravidanza, il dolore è facilmente riconoscibile e piuttosto marcato, nonché continuativo.

Quanti giorni di ritardo si possono avere?

La mestruazione viene definita regolare se ha un ritmo di 28 giorni, come la luna. Variazioni in più o in meno di qualche giorno sono considerati normali e un ritardo fino a sei giorni è ancora nella norma anche in donne che hanno cicli regolari.