Informazioni utili sul bonus ristrutturazioni, l'incentivo del governo che prevede aiuti e facilitazioni per chi si appresta ad eseguire lavori di efficientamento sull'involucro edilizio. Show
Il governo ha messo in campo una serie di agevolazioni fiscali tra cui il bonus ristrutturazioni, che include una serie di incentivi economici per chi si appresta a realizzare lavori e interventi tecnici per il miglioramento edilizio. Indice
Che cos'èIl bonus ristrutturazioni prevede la possibilità di usufruire di un 50% di detrazione fino a un massimo di spesa di 96.000 euro per immobili ad uso abitativo (sia per singole abitazioni, sia per condomini), da suddividere in dieci rate annuali di pari importo. La detrazione può essere richiesta per lavori effettuati sulle singole unità immobiliari ed è possibile far rientrare negli interventi dedicati alla ristrutturazione edilizia, anche quelli relativi alla demolizione e alla ricostruzione. Con un emendamento del decreto Aiuti (D.L. n.50/2022), approvato dalle Commissioni Bilancio e Finanze della Camera, le banche potranno cedere il credito a tutti i soggetti diversi da consumatori o utenti, quindi non saranno più vincolate ai soli clienti professionali o privati. La modifica è stata introdotta per cercare di sbloccare i crediti legati ai bonus edilizi. Resto ancora da sciogliere il nodo delle responsabilità dei cessionari. Inoltre, tra le varie proroghe previste dalla Legge di Bilancio 2022 è incluso anche il bonus ristrutturazioni, per cui continua ad essere prevista una detrazione del 50% con limite di spesa a 96.000 euro, ma con scadenza al 31 dicembre 2024. Leggi l'approfondimento sul bonus casa per restare sempre aggiornato sulle agevolazioni fiscali dedicate all'acquisto di mobili ed elettrodomestici, interventi antisismici, ristrutturazioni di facciate, sistemazioni a verde e incentivi per il risparmio dell'acqua. Decreto Antifrode: le novitàNel caso del bonus ristrutturazioni, così come anche per altri bonus è possibile usufruire dell'agevolazione tramite la tradizionale detrazione fiscale ripartita in dieci anni ma anche con lo sconto in fattura sul corrispettivo dovuto e la cessione del credito. Se si sceglie di optare, però, per queste ultime due soluzioni è bene sapere che dal 12 novembre 2021 sono subentrate importanti novità, sia per i contribuenti che per i tecnici abilitati, grazie al Decreto Antifrode. Modifiche che, oltre al bonus ristrutturazioni, hanno subìto anche il bonus barriere architettoniche, il bonus colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, bonus fotovoltaico, bonus facciate, sismabonus ed ecobonus. In sintesi i tecnici abilitati dovranno asseverare la congruità delle spese sostenute, mentre i contribuenti dovranno richiedere il visto di conformità dei dati riguardanti la documentazione che attesta la sussistenza o meno delle condizioni per accedere alla detrazione. Possono essere detratte anche le spese eseguite per il rilascio del visto di conformità. Restano esclusi dalla misura antifrode i seguenti lavori:
Chi può usufruire del bonusIl bonus casa, nonché le detrazioni per lavori di ristrutturazione edilizia, spetta a tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato. L’agevolazione, infatti, è accessibile non soltanto ai proprietari degli immobili ma anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese:
La detrazione, inoltre, è fruibile anche da conviventi o coniugi purché sostengano le spese di ristrutturazione e siano intestatari di bonifici e fatture. Incentivo valido anche nel caso in cui il proprietario dell'immobile abbia le abilitazioni comunali a suo nome. In sintesi ha diritto al bonus casa anche:
Come funziona per chi esegue lavori in proprioNon sono esclusi dal bonus casa 110 neanche coloro che intendono eseguire lavori in proprio. In questo caso, però, hanno diritto al rimborso solo per quanto riguarda l'acquisto dei materiali utili alla ristrutturazione. Gli interventi ammessiChi ha diritto al bonus casa può accedere a diverse agevolazioni su interventi inerenti a forme di manutenzione straordinaria, risanamento conservativo, demolizione e ristrutturazione edilizia ma anche lavori di restauro. Sono ammessi anche gli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi. Da non tralasciare, poi, i lavori finalizzati:
Il bonus casa può essere richiesto anche per:
Relativamente ai lavori sulle parti comuni degli edifici residenziali sono fiscalmente agevolabili solo i seguenti:
Per quanto riguarda le singole unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale rientrano nel bonus ristrutturazioni gli interventi di:
Elenco degli interventi ammissibiliGli interventi edilizi e tecnologici che comportano risparmio energetico e/o utilizzo di fonti rinnovabili di energia sono:
Occorre ricordare che, dal 2018, sussiste l’obbligo di trasmettere all’ENEA le informazioni sui lavori effettuati, proprio come già avviene per la riqualificazione energetica degli edifici. Una comunicazione che si rende indispensabile per una miglior valutazione e il monitoraggio degli obiettivi raggiunti in ambito energetico a seguito della ristrutturazione edilizia. Una volta terminati i lavori e aver eseguito il collaudo, si hanno 90 giorni di tempo per inviare la documentazione all'ENEA, attraverso il portale dedicato. Quali sono gli interventi soggetti a comunicazione ENEA?Gli interventi che devono essere comunicati ad ENEA attraverso l'invio di specifica documentazione sono diversi a seconda della tipologia. Di seguito l'elenco completo dei lavori da comunicare. Strutture edilizie
Infissi
Impianti tecnologici
Bonifico "parlante" per i pagamentiOltre agli obblighi già indicati, la normativa prevede che per accedere al bonus casa i pagamenti necessari a sostenere le spese degli interventi siano effettuati tramite bonifico "parlante". Questa tipologia di pagamento si differenzia dal più comune bonifico perché oltre ai dati verso cui è indirizzato (nome, cognome, indirizzo), l'Iban e la causale del versamento, indica anche il codice fiscale del beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva di chi ha eseguito gli interventi. Bonus ristrutturazioni con sconto in fatturaLa cessione del credito, introdotta dal Decreto Rilancio per il Superbonus, ora è valida anche per tutti quei lavori di ristrutturazione edilizia, Sismabonus ed Ecobonus, che non accedono al 110%. È dunque possibile sostituire la detrazione con uno sconto in fattura dello stesso importo, che viene applicato dal fornitore. Lo sconto può essere uguale all'importo dovuto. Questa possibilità può essere adottata anche per le rate rimanenti, ancora non godute, delle detrazioni sulle spese sostenute. Il limite di spesaI crediti di imposta e i contributi soggetti ad un limite di compensabilità di 700.000 euro (elevato a 1 milione di euro per il solo anno 2020) e i crediti di imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi pongono il limite a 250.000 euro, non vengono applicati. Decade, poi, il divieto di utilizzare i crediti in compensazione quando si è in presenza di debiti iscritti a ruolo per importi superiori a 1.500 euro. Come fare la cessione del creditoIl fornitore può utilizzare la detrazione ottenuta sotto forma di credito d’imposta oppure cederla a sua volta anche a intermediari finanziari o istituti di credito, come ad esempio le banche. Il contribuente, per procedere alla scelta dell'opzione a lui più consona, deve eseguire gli adempimenti previsti per richiedere le detrazioni, oltre ad acquisire la seguente documentazione:
Nel Decreto Bollette del 27 aprile 2022 (n. 34 di conversione del DL 17/2022) sono state introdotte nuove modifiche per evitare il blocco della cessione del credito in caso di esaurimento del tetto massimo da parte delle banche. In particolare nell'articolo 29-bis viene data alle banche che hanno esaurito il numero possibili di cessioni un'ulteriore possibilità per i soggetti con i quali hanno stipulato un contratto di conto corrente. Quindi sarà prevista: un prima cessione libera, una seconda e terza per intero, ma solo ai soggetti qualificati, ed infine una quarta cessione del credito delle banche per i propri correntisti. Le novità saranno applicate dalla prima cessione del credito o dello sconto in fattura inviate all'Agenzia delle entrate a partire dal 1° maggio 2022.
Cosa rientra nella ristrutturazione al 50 2022?Operativamente dal 1° gennaio 2022 i contribuenti hanno la possibilità di portare in detrazione fiscale al 50% le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un importo di spesa massimo di 96.000 euro.
Come ottenere la detrazione del 50 per lavori di ristrutturazione?Come richiederlo
La richiesta del bonus ristrutturazione edilizia 2022 avverrà tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi (ad esempio, nel Modello 730), escludendo il caso in cui ci si avvale della duplice opzione per la cessione del credito e dello sconto in fattura (spiegati nel paragrafo successivo).
Come richiedere detrazione 50 ristrutturazioni 2021?Bonus ristrutturazioni 2021, come si richiede e quali documenti conservare. La richiesta del bonus ristrutturazioni 2021 dovrà avvenire in sede di compilazione della dichiarazione dei redditi, salvo i casi in cui si decida di avvalersi della duplice opzione per la cessione del credito e dello sconto in fattura.
Come funziona il 50 per cento sulle ristrutturazioni?Dal 1° gennaio 2022 e anche per i due anni successivi, con il bonus ristrutturazione i contribuenti avranno quindi la possibilità di portare in detrazione fiscale al 50 per cento le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un massimo di ...
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