Sconto in fattura stufa a legna 2022

In alcune Regioni si sta cominciando a parlare di Bonus Stufe. L’incentivo promuove la sostituzione di vecchie stufe a legna, pellet o particolato.

In questo momento storico ci troviamo “stretti tra due fuochi”. Da una parte il bisogno di risparmiare sull’energia, dall’altra quello di cambiare la materia prima e passare a fonti sostenibili.

Sconto in fattura stufa a legna 2022
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In questo contesto, purtroppo, non mancano le difficoltà. Soprattutto economiche. Da quando è iniziata la guerra in Ucraina, sul fronte energia siamo a livelli di pre-allarme. Ogni giorno sentiamo di rincari, di mancanza di approvvigionamenti, di possibili razionamenti del Gas. Tutto ciò non si riversa solamente sui cittadini, anzi.

Ultimamente sono molte le aziende che “soffrono” e addirittura ricordiamo la realtà di un’Amministrazione Comunale. Il Sindaco di una cittadina in Sardegna ha “chiuso il Comune”perché i costi energetici sono divenuti insostenibili. Con conseguenti disservizi e disagi per gli abitanti del paese stesso.

Per fortuna non mancano gli incentivi da parte del Governo e delle società fornitrici di energia pulita. Esistono sconti e detrazioni per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Così come nuove offerte Luce e Gas, di cui l’ultimo esempio è quella di Poste Italiane. Dunque la volontà da parte di Politica ed Enti anche privati non manca. Oggi abbiamo notizia anche di un Comune virtuoso, che offre un interessante incentivo. Vediamo i dettagli.

Bonus Stufe, ecco dove ottenere anche fino al 100% di contributo

Dal Veneto arriva un’ottima opportunità per chi desidera rinnovare i sistemi di riscaldamento domestico. È già pronto il bando finalizzato per sostituire “le stufe domestiche (a legna, pellet o cippato) con potenza a focolare inferiore o uguale a 35 kW”. L’obiettivo di questa manovra è aiutare a sostituire gli impianti vecchi e inquinanti con dispositivi più all’avanguardia.

Un’altra buona notizia è che per ottenere l’agevolazione bisogna sì presentare l’ISEE, ma il tetto massimo offre accesso ad un’ampia platea di cittadini. Infatti è fissato a 50 mila euro.

La Regione ha impegnato per questa iniziativa quasi 4 miliardi di Euro e sono previsti ulteriori benefit per quei Comuni che hanno già adottato o stanno adottando interventi per migliorare la qualità dell’aria.

Infatti, come spiega l’Assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin, “Il contributo regionale è aggiuntivo rispetto all’incentivo assegnato dal GSE quantificato in rapporto alla situazione economica familiare, nonché sulla base delle emissioni di particolato primario generate dal nuovo impianto. I contributi sommati potranno arrivare vicino al 100% della spesa complessiva.”

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Questa lodevole iniziativa pare sia solamente una delle tante in programma. Sempre l’Assessore promette che ci saranno ulteriori interventi per miglioramenti strutturali atti a offrire più efficienza energetica.

Secondo le agevolazioni della Legge di Bilancio 2022, la quale prevede una proroga dell’agevolazione dell’Ecobonus fino al 31 dicembre 2024, i contribuenti che vogliono usufruire di bonus specifici per ristrutturazione, sostituzione infissi o caldaia, per l’acquisto di stufe a pellet o altro, possono richiedere lo sconto in fattura.

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

L’Ecobonus prevede detrazioni fiscali per i committenti dei lavori, con una riduzione dell’IRPEF che viene spalmata in 10 anni.

Si tratta di un’agevolazione molto conveniente, ma che prevede da parte del contribuente l’anticipo di una somma di denaro consistente.

Per rendere ancora più semplice e vantaggioso il tutto quindi, sono state aggiunte altre agevolazioni che non necessitano di alcun anticipo: sconto in fattura e cessione del credito.

Si tratta di due cose ben distinte tra loro.

  • Lo sconto in fattura viene richiesto dal committente all’impresa ed è proprio quest’ultima a recuperare il contributo previsto per questo tipo di incentivo.
    In parole più semplici, la ditta che esegue i lavori o che vende i dispositivi previsti per l’efficientamento energetico e per la ristrutturazione edilizia acquisisce il credito del contribuente, scaricandolo in seguito dalle proprie tasse. 

“Gli interventi di ristrutturazione edilizia possono optare..per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari”. (Fonte: https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/schede/agevolazioni/detrristredil36/schinfodetrristredil36)

  • La cessione del credito invece avviene con dei pagamenti effettuati regolarmente e con un conseguente accordo tra l’istituto di credito (o un altro intermediario finanziario) e il committente.
    Il committente cede la sua detrazione all’istituto di credito, che a sua volta rimborserà il contribuente.

Lo sconto in fattura, richiesto dal committente all’azienda, può prevedere l’importo intero o parziale da corrispondere al fornitore.

Ciò vuol dire che è possibile eseguire interventi, investendo una parte della somma di denaro prevista, oppure addirittura, alcuni interventi possono essere completamente gratuiti.

Facciamo un esempio più concreto.

Il bonus ristrutturazione 2022 che prevede un’agevolazione del 50% fa sì che il committente paghi l’intera somma di denaro preventivato per i lavori, recuperando il 50% di questa somma grazie alle detrazioni IRPEF, spalmate in un periodo di 10 anni.

Usufruendo dello sconto in fattura, il committente paga solo il 50% della somma prevista e l’altro 50% invece viene versato allo Stato dall’impresa fornitrice di lavori o servizi, la quale riceverà a sua volta delle detrazioni sulle tasse che annualmente è tenuta a versare all’erario.

Cosa fare per avere lo sconto in fattura e a chi spetta

Lo sconto in fattura spetta a tutte le persone, residenti o non residenti nell’immobile da ristrutturare, che abbiano un qualsiasi tipo di reddito.

Ciò vuol dire che anche le persone residenti all’estero proprietarie di un immobile in Italia e coloro che risultano incapienti, ovvero che non hanno reddito, possono usufruire dello sconto in fattura.

Chi fa la comunicazione dello sconto in fattura?

La comunicazione di sconto in fattura viene normalmente effettuata dal soggetto che rilascia il visto di conformità. Per i lavori che però sono esclusi dalle asseverazioni (principalmente i lavori di edilizia libera o di valore fino a 10 mila euro), la comunicazione di sconto in fattura viene inviata direttamente dal contribuente

Nel caso di lavori da effettuare su parti comuni degli edifici, tale richiesta può essere inviata dall’amministratore di condominio o da un incaricato del condominio.

Cosa fare quindi per ottenerlo?

Bisogna affidarsi a una ditta specializzata, disposta a effettuare lo sconto in fattura!

Con la supervisione di un tecnico, a seguito di uno studio di fattibilità e dopo aver stipulato un regolare contratto, i lavori vengono avviati e viene effettuata la comunicazione all’Agenzia delle Entrate della scelta di tale agevolazione. 

Per quali lavori è previsto lo sconto in fattura?

Lo sconto in fattura è previsto per i lavori che beneficiano delle seguenti agevolazioni:

  • Superbonus
  • Sismabonus
  • Ecobonus ed efficientamento energetico (infissi, impianti, caldaia, stufa a pellet ecc)
  • Bonus Facciate
  • Bonus Ristrutturazioni per il recupero del patrimonio edilizio
  • Bonus fotovoltaico e installazione di colonnine di ricarica elettrica.

Come funziona lo sconto in fattura per le stufe?

L'agevolazione fiscale consiste in una detrazione dall'Irpef ripartita in 10 quote annuali, con rate di identico importo. La detrazione, per lavori effettuati e pagati nell'anno solare 2020, comincerà dunque a partire dalla dichiarazione dei redditi 2021, per 10 anni consecutivi.

Come ottenere bonus stufa a legna?

Quando l'acquisto di una nuova stufa o caminetto a legna rientra in un progetto di ristrutturazione edilizia o di risparmio energetico, è possibile richiedere la detrazione del 50%. Rientrano tra i prodotti agevolabili solamente gli apparecchi più performanti.

Come funziona lo sconto in fattura del 50 2022?

Come funziona lo sconto in fattura Il bonus ristrutturazione 2022 che prevede un'agevolazione del 50% fa sì che il committente paghi l'intera somma di denaro preventivato per i lavori, recuperando il 50% di questa somma grazie alle detrazioni IRPEF, spalmate in un periodo di 10 anni.

Chi può usufruire dello sconto in fattura 65?

Potranno usufruire degli adempimenti richiesti tutti i contribuenti assoggettati all'imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef), residenti o meno nel territorio dello Stato, su prima e seconda casa e anche i titolari di reddito d'impresa. Questi quindi possono usufruire delle detrazioni Ecobonus al 65% o al 50%.