Assegni familiari per il coniuge a carico

DETRAZIONE FISCALE – FAMILIARE A CARICO:
Le provvigioni degli incaricati alle vendite a domicilio di cui alla legge Legge 173/2005 non devono essere dichiarate nella propria Dichiarazione dei Redditi ai sensi della R.M.180/E del 12.07.95 e non rientrano nel reddito complessivo di cui al rigo N1 del Modello Unico (o Mod.730) e pertanto tali provvigioni non sono considerate nel calcolo per la determinazione del reddito per usufruire della detrazione fiscale per coniuge a carico (C.M. n.3/E del 09.01.98). Gli incaricati che percepiscono provvigioni inferiori o superiori al limite di € 2.840,51 sono SEMPRE a carico del coniuge e possono usufruire della relativa detrazione fiscale. Gli Incaricati alle Vendite devono avere solo questo tipo di reddito in quanto se percepiscono altri redditi, che per tali ulteriori redditi, superano il limite di € 2.840,51 non potranno essere considerati a carico del coniuge. Per il calcolo del limite per usufruire della detrazione fiscale non cumulano i due tipi di redditi: provvigioni e altri redditi.

ASSEGNI FAMILIARI:
I redditi del nucleo familiare da prendere in considerazione per la concessione dell’assegno sono quelli assoggettabili all’Irpef al lordo delle detrazioni d’imposta, degli oneri deducibili e delle ritenute erariali, e quelli esenti da imposta o soggetti alla ritenuta alla fonte a titolo di imposta o imposta sostitutiva, se superiori complessivamente ad € 1.032,91, prodotti nell’anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno e hanno valore fino al 30 giugno dell’anno successivo.Nel calcolo del reddito del nucleo familiare da prendere in considerazione per avere diritto agli assegni familiari sono escluse le provvigioni assoggettate a ritenuta d’imposta definitiva per un importo fino a € 1.032,91 al lordo delle ritenute. Consultare i due esempi::
1) Marito dipendente con regolare reddito e moglie con reddito annuo di provvigioni derivanti da attività di incaricata alle vendite per € 900 al lordo delle ritenute. In questo caso le provvigioni percepite dal coniuge sono inferiori a € 1.032,91 e pertanto è possibile usufruire degli assegni familiari secondo i calcoli previsti.
2) Marito dipendente con regolare reddito e moglie con reddito annuo di provvigioni derivanti da attività di incaricata alle vendite per € 1.200 al lordo delle ritenute. In questo caso le provvigioni percepite rientrano nel computo del reddito complessivo ai fini della determinazione dell’ammontare per avere diritto agli assegni familiari.

Pertanto tutti gli incaricati che percepiscono provvigioni lorde inferiori a € 1.032,91 non cumulano ai fini della determinazione del reddito familiare.

Alcune interpretazioni giuridiche e fiscali hanno evidenziato che il reddito da considerare, ai fini dei calcoli delle detrazioni fiscali e assegni familiari, deve essere il 78% delle provvigioni lorde percepite come previsto dall’Art.25 Bis. 6’Comma DPR.600/1973.

Assegni familiari per il coniuge a carico

Assegni familiari per il coniuge a carico

Coniuge a carico, calcolo detrazioni e info su assegni familiari. Come funziona la detrazione dei familiari a carico. Quanto spetta e quali sono i requisiti per essere considerati “fiscalmente a carico”.

Il coniuge rientra, insieme ai figli, trai principali familiari per i quali è possibile ottenere sconti fiscali ai fini IRPEF. Quali sono i requisiti per essere considerati a carico? Moglie a carico, quanto in busta paga? Quanto spetta con la detrazione? Tanti sono i quesiti riguardanti l’argomento, in questo articolo cercheremo di chiarirvi un po’ le idee in modo da sapere con precisione quali sono i vostri diritti. Scopriamo dunque quando si parla di coniuge a carico e qual è l’importo della detrazione fiscale.

Coniuge a carico: come funziona

Anche se considerato uno dei familiari a carico principali, non sempre il coniuge è fiscalmente a carico del proprio (o della propria) partner. La legge infatti è impostata in modo tale da garantire le detrazioni fiscali sulla dichiarazione dei redditi, ai cittadini più bisognosi e dunque appartenenti alle categorie meno abbienti a livello economico.
Quando un coniuge è fiscalmente a carico?

In primis per poter risultare a carico un coniuge (marito/moglie) non deve risultare legalmente separato dal partner. Questo è il primo requisito per beneficiare della detrazione in sede della dichiarazione dei redditi.

Coniuge a carico in busta paga: requisiti per ottenere la detrazione

Così come accadeva per i familiari a carico durante lo scorso anno, anche per i coniugi a carico 2017 è necessario avere dei requisiti, in primis di natura economica.

Coniuge a carico requisiti 2017

Per essere considerati fiscalmente a carico, il reddito complessivo del coniuge non può superare la soglia massima stabilita per legge, ovvero i 2.840,51 euro. La cifra è da considerare a livello complessivo, 2.840,51 euro lordi.
Per stabilire se un familiare risulti fiscalmente a carico, nel reddito complessivo devono essere inseriti anche gli importi relativi a:

  • Reddito correlato alla cedolare secca sulle locazioni.
  • Eventuali retribuzioni versate da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze consolari o diplomatiche, e gli Enti coordinati dalla Santa Sede.
  • Redditi percepiti da lavoro dipendente all’estero.
  • Reddito d’impresa o proveniente da lavoro autonomo , con imposte sostitutive legate a regimi per le nuove attività produttive, per l’imprenditoria giovanile o per lavoratori in mobilità.

In presenza di questi requisiti è possibile considerare un coniuge (o un familiare) fiscalmente a carico.

Detrazione coniuge a carico: quanto spetta

L’importo della detrazione per il coniuge a carico aumenta (o diminuisce) in base al reddito del contribuente. Ad indicare gli importi da utilizzare per procedere con il calcolo delle detrazioni coniuge a carico, è l’articolo 12 del TIUR, nel dettaglio sono previsti:

  • 800 euro, se il reddito è inferiore a 15.000 euro .
  • 690 euro, quando il reddito è inferiore a 40.000 euro ma maggiore di 15.000
  • 690 se l’importo del reddito è superiore a 40.000 euro ma inferiore a 80.000.

Il calcolo per stabilire l’importo esatto della detrazione non è complicato, ma cambia in base alla categoria d’appartenenza del reddito complessivo. Per rendere il calcolo più comprensibile per tutti abbiamo pensato di sintetizzare il tutto in una tabella, basterà consultarla per comprendere quanto vi spetta con le detrazioni coniuge a carico.

Assegni familiari per il coniuge a carico

Coniuge a carico assegni familiari

Apriamo ora una piccola parentesi sugli assegni familiari poiché strettamente correlati anche al coniuge a carico.

Gli assegni familiari rappresentano un aiuto economico destinato ad alcune specifiche categorie di lavoratori, ovvero:

  • Coltivatori diretti.
  • Coloni e mezzadri;
  • Artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri in pensione (ovvero titolari di pensioni che risultano a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi).

Coloro che rientrano in queste categorie, hanno diritto sia per i figli che per il coniuge a carico agli assegni familiari. Per maggior informazioni, detrazioni figli a carico. Così come la moglie, anche i figli maggiorenni possono essere considerati fiscalmente a carico.

Coniuge a carico: quando è possibile richiedere gli assegni familiari 

Nel dettaglio scopriamo quali sono i familiari che hanno diritto agli assegni familiari 2017.

  • Coniuge, solo se il soggetto richiedente è pensionato (pensioni dei lavoratori autonomi a carico delle gestioni speciali), anche se marito e moglie sono separati, basta che il partner risulti a carico;
  • figli, anche adottivi o in fase di affidamento pre-adottivo, (equiparati) conviventi o non conviventi;
  • fratelli, sorelle ed equiparati (minorenni, studenti o apprendisti fino a 21 anni, universitari fino a 26 anni e inabili al lavoro di tutte le età);
  • i parenti detti ascendenti, come nonni o genitori, o considerati tali, (in questo caso gli assegni spettano solo se il richiedente lavora come piccolo coltivatore diretto).
  • per i cittadini stranieri: familiari residenti in Paesi per i quali è prevista una convenzione internazionale del settore famiglia.

Quanto è l'assegno per la moglie a carico?

Come si calcola l'importo detraibile?.

Quando spetta l'assegno familiare per il coniuge 2022?

L'assegno vi spetta, in ogni caso, solo se il reddito coniugale (di marito e moglie sommato) è inferiore a 24.896,98 euro l'anno. Per redditi superiori a questo importo, invece, non spetta.

Come richiedere assegno coniuge a carico 2022?

Per i lavoratori che non hanno percepito le detrazioni fiscali del coniuge, basta richiedere al datore il modello di detrazioni fiscale e compilarlo correttamente, indicando il coniuge a carico fiscalmente. Per essere a carico il coniuge non deve superare nell'anno 2022, un reddito complessivo di 2840,51 euro.

Chi ha diritto agli assegni familiari per il coniuge?

Il nucleo familiare con possibilità di richiesta per percepire gli assegni familiari deve essere cosi composto: dal richiedente, ovvero coniuge non legalmente ed effettivamente separato, senza prevista attinenza al suo reddito, e i familiari fiscalmente a suo carico.