Quanto tempo deve passare per donare dopo un tatuaggio

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Tatuaggi e piercing: normative e sospensioni per i donatori di sangue

[vc_row][vc_column][vc_column_text]Tatuaggi e piercing sono forme d’arte e di decorazione del corpo ormai diffuse ed entrate nel quotidiano della nostra società. Come deve comportarsi il donatore di sangue che desideri farne uno? Può continuare a donare? Esistono delle normative specifiche atte a tutelare la propria salute e la sicurezza del ricevente.

Vuoi diventare donatore di sangue?

Ricordiamo innanzitutto che per essere donatori di sangue è necessario rispettare i seguenti requisiti di idoneità previsti dal Ministero della Salute:

  • essere in un’età compresa tra 18 e 60 anni;
  • avere un peso non inferiore ai 50 kg;
  • godere di un buono stato di salute;
  • condurre uno stile di vita sano.

L’elenco completo dei requisiti fisici del donatore è contenuto nell’allegato IV del Decreto del Ministero della Salute del 2 novembre 2015 recante “Disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti”.

Oltre a queste direttive generali è prevista la sospensione dalla donazione per presenza di condizioni che possono costituire un rischio per la salute del donatore o del ricevente.

La sospensione è definitiva quando un soggetto presenta una inidoneità permanente perché:

  • affetto da gravi malattie (malattie autoimmuni sistemiche, malattie cardiovascolari neoplasie, diabete insulinodipendente, malattia di Creutzfeld Jacob – mucca pazza, trapianto di cornea);
  • avente comportamenti e situazione ad alto rischio trasmissione AIDS, epatiti B e C, sifilide (ad es. rapporti sessuali con partner positivi per HBsAg, HCV) o perché soggetto ad uso di sostanze stupefacenti.

La sospensione è invece temporanea per soggetti affetti da:

  • infezioni lievi come ascesso, raffreddore, bronchiti;
  • infezioni come mononucleosi, toxoplasmosi, tubercolosi, ecc..;
  • malattie esantematiche, allergie, vaccinazioni;
  • interventi chirurgici;
  • endoscopie;
  • soggiorno in paesi tropicali;
  • cure dentarie;
  • gravidanza;
  • assunzione di farmaci;
  • comportamenti a rischio, tra cui la realizzazione di tatuaggi.

La durata della sospensione è variabile a seconda del caso.

Nel caso di tatuaggi e piercing il donatore viene temporaneamente sospeso per un periodo della durata di 4 mesi.

Donare il proprio sangue è un gesto di grande generosità ma che comporta allo stesso tempo anche delle responsabilità. La realizzazione di tatuaggi e di piercing prevede l’utilizzo di pratiche che perforano la pelle e potenzialmente possono portare ad infezioni e allo sviluppo di malattie veneree. Diventa quindi fondamentale che chi avesse intenzione di realizzare sul proprio corpo nuovi tatuaggi e piercing lo segnali prontamente al medico durante la visita per la donazione. Ricordiamo comunque che il sangue donato viene sempre analizzato per controllare l’eventuale presenza di infezioni. Questo perché esiste la possibilità di avere contratto un’infezione ma di non esserne a conoscenza.

Per prevenirne l’insorgere, il Ministero della Salute, su indicazione dell’Istituto Superiore di sanità, ha elaborato una serie di linee guida per scegliere consapevolmente dove fare buchi delle orecchie, tatuaggi e piercing:

  • rispetto dei requisiti igienico-sanitari dei locali e delle attrezzature: presenza di contenitori di smaltimento;
  • rispetto delle norme igieniche sanitarie di prevenzione in relazione ai rischi di infezione e di danno all’apparato cutaneo: utilizzo da parte degli operatori di guanti monouso in tutte le fasi del lavoro, che vengano sostituiti per ogni cliente, di strumenti e aghi monouso; è vietato l’uso di strumenti multiuso non sterilizzabili;
  • gli interventi non vanno eseguiti in caso di lesioni cutanee, mucose, o in presenza di lesioni;
  • si sconsiglia l’applicazione del piercing nelle seguenti parti anatomiche la cui funzionalità potrebbe venire compromessa: palpebre, labbra, seno, lingua, apparato genitale;
  • le procedure di piercing non possono essere effettuate a minorenni, mentre il piercing sul lobo dell’orecchio è praticabile nei minori su consenso di chi esercita la patria potestà.
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Vuoi farti tatuare?

Ricordati che è fondamentale scegliere un professionista serio e preparato. Il locale in cui esercita dovrà essere pulito e gli strumenti utilizzati dovranno essere sterilizzati. Infine tutta la certificazione dovrà essere ben visibile e consultabile da chiunque.

Leggi anche: Il rischio di trasmissione delle malattie infettive: quali sono i comportamenti e le situazioni a rischio di trasmissione di infezioni? Scopri di più, clicca qui.

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Perché non si può donare il sangue dopo un tatuaggio?

Tatuaggi, piercing e anche il buco al lobo dell'orecchio perforano la pelle e aprono la strada agli organismi che causano malattie come l'HIV e l'epatite B e l'epatite C: infezioni virali che possono essere trasmesse attraverso la contaminazione del sangue sugli aghi usati nei tatuaggi e piercing.

Chi ha tatuaggi può andare in paradiso?

Il Vaticano sdogana i tatuaggi: non sono anticristiani, né farli in una chiesa è profano. Tatuare la propria pelle non è incompatibile con la religione cristiana ed effettuare un tatuaggio davanti all'altare non può essere considerato un atto di profanazione.

Chi ha i tatuaggi può donare il midollo osseo?

Se ho un tatuaggio o un piercing, posso donare? E' possibile effettuare la donazione solo se sono trascorsi 4 mesi da quando è stato fatto il tatuaggio o il piercing.

Quanto tempo deve passare prima di donare?

In genere sono sufficienti 72 ore di osservazione prima della donazione. Fanno eccezione le vaccinazioni con virus-vaccini vivi o attenuati (anti-febbre gialla, anti-morbillo, anti-parotite, anti-poliomielite) che richiedono 15 giorni e l'anti-rosolia (28 giorni).