Si possono mangiare le olive con i diverticoli

  1. Approfondimenti
  2. Una sana dieta per la diverticolite

  • Che cosa sono i diverticoli?
  • Cos'è la diverticolite e qual è la causa?
  • La corretta alimentazione contro la diverticolite
  • Cosa non mangiare in presenza di diverticolite
  • Dieta per prevenire la diverticolite

Che cosa sono i diverticoli?

I diverticoli sono delle piccole escrescenze che si sviluppano sulla parete del colon, che è la parte finale dell’intestino. Nella maggior parte dei casi il paziente con diverticoli non presenta alcun sintomo, ma a volte può succedere che si manifestino dolore, bruciore, stitichezza o gonfiore. È importante allora seguire una dieta per prevenire e combattere la diverticolite.

Cos'è la diverticolite e qual è la causa?

Quando nell'intestino è in atto un’infiammazione, la patologia è definita diverticolite. La causa principale di questa infiammazione è l’aumento della pressione interna dell’intestino, dovuta a una dieta povera di fibre e alla conseguente formazione nel tempo di materia fecale compatta. La presenza di questa massa ostacola la contrazione dell’intestino (peristalsi) e facilita quella dei muscoli all'esterno dell’organo. È importante allora che tu segua una sana dieta per la diverticolite.

La corretta alimentazione contro la diverticolite

La dieta per la diverticolite deve essere principalmente liquida o semiliquida e, quando è in atto l’infiammazione, con alimenti a basso contenuto di fibre come:

  • pasta, riso o semolino in brodo, conditi con olio crudo;
  • carne (tritata o omogeneizzata);
  • pesce (anch'esso tritato);
  • uova.

In seguito puoi aumentare la consistenza dei cibi aggiungendo pane bianco secco, grissini, fette biscottate, prosciutto crudo e bresaola. Anche in presenza di infiammazione ai diverticoli sono permessi frutti come la banana e la mela. Tra le verdure puoi mangiare zucchine, carote e patate (le verdure vanno lessate). Anche i centrifugati possono far parte della dieta. Puoi anche assumere latticini a basso contenuto di lattosio come yogurt e grana.

Cosa non mangiare in presenza di diverticolite

Nella dieta per combattere la diverticolite dovresti evitare:

  • cioccolato;
  • cibi fritti e piccanti;
  • bevande alcoliche e gassate;
  • cibi cucinati con grassi aggiunti (soprattutto di origine animale).

Dopo la fase acuta è bene eliminare per un breve periodo gli alimenti ad alto contenuto di lattosio tra i quali il latte e i formaggi freschi. È importante che eviti la frutta e la verdura da cui non è possibile togliere i semini.

Per maggiori informazioni sulla dieta per la diverticolite e quali cibi evitare durante la fase acuta, contatta il centro specializzato nella tua zona.

Dieta per prevenire la diverticolite

Per prevenire la diverticolite, quindi fuori dalla fase infiammatoria acuta, è raccomandabile seguire un’alimentazione con la giusta quantità di fibre (circa 35 gr/die) che garantiscono la naturale motilità intestinale. Quello che spesso non è chiaro a chi soffre di diverticolite è che sebbene questa patologia possa essere causata da una dieta povera di fibre, non è generalmente consigliabile assumerne a dismisura durante la fase infiammatoria. Altri regole importanti nella prevenzione e che, questa volta, possono ritenersi valide anche nella fase infiammatoria, sono l’equilibrata idratazione e l’attività fisica.

Cosa sono i diverticoli?

I diverticoli sono delle aree situate nella parete intestinale che si indeboliscono e cedono, formando così delle piccole “tasche” (estroflessioni) che si gonfiano verso l’esterno attraverso i punti più deboli della parete muscolare dell’intestino.

  • Quando nelle pareti intestinali sono presenti uno o più diverticoli asintomatici , cioè che non producono alcun segno o sintomo della malattia, si parla di diverticolosi . Quest’ultima colpisce soprattutto il colon (il sigma e il colon sinistro).
  • Si parla invece di malattia diverticolare quando sono presenti diverticoli nell’intestino che causano sintomi aspecifici , come dolore addominale o crampi alla pancia, ma in assenza di infiammazione (diverticolite).
  • La diverticolite , infine, è la manifestazione clinica dell’infiammazione (peri-) diverticolare che interessa la parete dell’intestino. È una complicanza importante che non va assolutamente sottovalutata, in quanto può causare diversi danni alla salute anche seri, come un abbondante sanguinamento e la successiva condizione di anemia , la perforazione intestinale o la formazione di una fistola nell’intestino con conseguente peritonite, un’ostruzione cui segue un’occlusione intestinale, etc.

Cause dei diverticoli

Lo sviluppo dei diverticoli è probabilmente correlato a un’ alterazione della motilità intestinale , con un aumento locale della pressione, che determina una fuoriuscita della mucosa intestinale nei punti più deboli dell’intestino. Un’alimentazione eccessivamente ricca di alimenti raffinati (cereali lavorati, pane e pasta da farina bianca, riso brillato, etc.), di carni soprattutto rosse, cibi grassi e conservati , con uno scarso apporto di alimenti ricchi di fibre , come frutta , verdura , legumi e cereali integrali , sono la prima causa di una più elevata prevalenza della malattia diverticolare del colon.

Altri fattori, non meno importanti, che possono scatenare la malattia sono:

  • la predisponine genetica (le donne sono più colpite rispetto agli uomini);
  • l' alterazione della flora batterica intestinale ;
  • l' obesità ;
  • l' invecchiamento .

Sintomi di diverticolosi, malattia diverticolare e diverticolite

Molto spesso, come precedentemente citato, la diverticolosi è asintomatica .

Nella malattia diverticolare, i sintomi sono molto simili a quelli del colon irritabile :

  • dolore addominale ;
  • gonfiore addominale ;
  • stipsi alternata a diarrea .

La diverticolite invece, essendo una manifestazione acuta della malattia, può presentarsi con:

  • febbre ;
  • nausea e vomito ;
  • forte dolore addominale generalmente localizzato nel fianco sinistro ;
  • crampi all’addome ;
  • gonfiore addominale o meteorismo ;
  • addome duro e/o dolente al tatto. In alcuni casi, toccando il ventre, si riscontra anche una massa a livello addominale;
  • presenza di sangue nelle feci o occlusione intestinale che impedisce la normale evacuazione delle feci e la fuoriuscita dei gas intestinali;
  • riscontro di un aumento dei globuli bianchi agli esami del sangue.

Diagnosi di diverticolosi, malattia diverticolare e diverticolite

La maggior parte delle persone scopre di avere dei diverticoli in modo del tutto casuale, nel corso di indagini radiologiche o endoscopiche del colon effettuate per altre motivazioni. La diagnosi di diverticolosi, malattia diverticolare e diverticolite deve essere effettuata dal medico gastroenterologo sulla base della storia clinica individuale, dell’esame obiettivo svolto dal medico, dei test di laboratorio (es. esami del sangue) e dei test di immagine (ecografia, TAC, risonanza magnetica). In presenza di diverticolite è necessaria una terapia antibiotica e, nei casi più severi, si ricorre all’ intervento chirurgico . Purtroppo, la diverticolite va spesso incontro a recidive, pertanto è importante seguire una corretta alimentazione e sottoporsi a tutti gli esami periodici di controllo necessari.

Alimentazione per diverticolosi, diverticolite e complicanze: linee guida generali

L’obiettivo primario della dieta quando i diverticoli non sono infiammati (diverticolosi e malattia diverticolare) consiste nel favorire una corretta motilità intestinale e nel proteggere la mucosa dell’intestino dagli stimoli infiammatori.

È quindi consigliabile:

  1. Assumere un’adeguata quantità di fibra , circa 30-40 grammi al giorno .
  2. Idratarsi a sufficienza, bevendo almeno 1,5-2 L di liquidi al giorno .
  3. Ridurre il consumo di grassi , soprattutto di origine animale, bevande ed alimenti ricchi di zuccheri aggiunti .
  4. Cucinare senza aggiungere grassi. Preferire metodi di cottura semplici come a vapore, in microonde, sulla griglia o piastra, in pentola a pressione e in padella antiaderente. Evitare la frittura e i bolliti di carne.
  5. Su indicazione del proprio medico, o comunque con la sua approvazione, è possibile assumere integratori alimentari a base di fibra in polvere.

Attenzione : in presenza di diverticolite le raccomandazioni dietetiche cambiano!

Durante la fase acuta, la diverticolite deve essere trattata con il riposo a letto , una terapia farmacologica specifica (prescritta dal medico) e una completa sospensione dell’alimentazione per via orale al fine di non far lavorare l’intestino, ricorrendo quindi alla nutrizione artificiale . Quando l’infiammazione si sarà ridotta, si può riprendere gradualmente la normale alimentazione adottando inizialmente una dieta liquida o semiliquida e a ridotto tenore in fibra . Questo tipo di alimentazione, povera in fibre e scorie, deve essere seguita dal medico specialista e protratta solo per periodi di tempo limitati. In questi casi, la terapia deve essere stabilita dal gastroenterologo a seconda dell’entità dei sintomi e potrà variare da una dieta appropriata che prevede l’integrazione di probiotici a una cura antinfiammatoria specifica prescritta dal medico.

Pertanto:

  1. È consigliabile consumare pasta di piccolo formato, come riso o pastina, ma anche crema di riso, pane tostato e/o fette biscottate perché sono più digeribili.
  2. I brodi possono essere di carne, purché sgrassati, o vegetali ma filtrati.
  3. Le carni devono essere magre e poco fibrose, tritandole o sminuzzandole affinché siano più digeribili.

Nelle settimane successive all’episodio infiammatorio (diverticolite), può verificarsi una temporanea intolleranza al lattosio , cioè allo zucchero del latte. In questi casi, è opportuno eliminare temporaneamente dalla dieta il latte e gli altri alimenti che contengono lattosio (oppure consumare alimenti delattosati, se ben tollerati). Latte e latticini potranno essere reintrodotti gradualmente dopo alcune settimane dalla remissione dei sintomi. Tuttavia alcuni formaggi, come il Grana Padano DOP , sono naturalmente privi di lattosio e possono essere consumati, nelle giuste quantità e frequenze, in tranquillità.

Sconsigliati quindi:

  • Latte
  • Burro
  • Formaggi freschi.
  • Insaccati contenenti lattosio (come il prosciutto cotto e i wurstel).
  • Prodotti da forno contenenti lattosio (biscotti, merendine, torte, brioches, etc.).

Alimentazione per diverticolosi e complicanze: quali cibi devo evitare?

  • Verdure che contengono fibre molto dure e filamentose, come finocchi , carciofi , fagiolini , etc. Se si desidera consumare vegetali con queste caratteristiche, si consiglia di assumerli sminuzzati, centrifugati oppure cotti e passati al setaccio.
  • Alcolici (inclusi vino e birra ) e soprattutto superalcolici , in quanto possono irritare la parete intestinale.
  • Tè, caffè, cola e tutte le bevande che contengono sostanze nervine in genere (es. energy drink).
  • Spezie piccanti, come pepe, peperoncino, curry, etc.
  • Cacao.
  • Insaccati come salsiccia, salame, coppa e tutte le carni processate in genere.
  • Carni grasse (es. selvaggina) e cucinate in intingoli.
  • Bevande gassate (es. acqua frizzante, cola, aranciata, limonata, etc.) per evitare il gonfiore addominale.
  • Frappè, panna montata, maionese, chewing-gum e altri alimenti che possono provocare meteorismo.
  • Condimenti grassi (es. burro, panna, margarine, etc.) e cibi da fast food, poiché favoriscono l’infiammazione e aumentano il rischio di diverticolite.
  • Pesce in scatola o affumicato.

Alimentazione per diverticolosi e complicanze: quali cibi devo limitare?

  • Tè deteinato e caffè decaffeinato.
  • Sale . È buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la loro cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità, come alimenti in scatola o in salamoia, dadi ed estratti di carne, salsa di soia, etc.
  • Carne, preferendo quella bianca (pollo, tacchino, coniglio) oppure quella scelta nei tagli più magri e privata del grasso visibile.

Alimentazione per diverticolosi e complicanze: quali cibi posso mangiare?

  • Verdura , consumarne almeno una porzione a pranzo o a cena, preferibilmente cruda oppure cotta. Le varietà di verdura più ricche di fibra sono: agretti , asparagi , cavolfiore , funghi , broccoli , melanzane e cicoria . Tuttavia, siccome è importante anche la capacità delle verdure di trattenere acqua per aumentare il volume delle feci, sono molto utili anche lattuga , radicchio , carote , zucchine e cipolle. Consigliati anche gli estratti di verdura .
  • Frutta, consumare ogni giorno tre frutti , ciascuno della dimensione del proprio pugno. Preferire mele , arance , pere e banane . La frutta va consumata cruda, preferibilmente con la buccia (se commestibile e ben lavata), da masticare bene prima di ingerire.
  • Cereali raffinati e integrali (alternati in proporzione 50/50), come pane, pasta, riso, orzo, farro etc.
  • Patate, da non consumare come contorno in quanto non sono verdure, ma ricche fonti di amido e quindi più simili ai carboidrati.
  • Legumi (fagioli, ceci, lenticchie , fave, piselli, etc.), da consumare prevalentemente passati o centrifugati per eliminare le bucce e diminuire il rischio di meteorismo.
  • Latte e latticini a basso tenore in lattosio, come yogurt o Grana Padano DOP. Questo formaggio, oltre ad essere naturalmente privo dello zucchero del latte , è il più ricco di calcio altamente biodisponibile tra tutti i formaggi comunemente consumati, inoltre apporta proteine ad alto valore biologico (con i 9 aminoacidi essenziali e ramificati), vitamine importanti come B2 e B12 e antiossidanti come vitamina A , zinco e selenio . Ogni giorno è possibile aggiungere uno o due cucchiaini di Grana Padano DOP grattugiato sui primi piatti, sulle minestre o sui passati di verdure anche al posto del sale .
  • Pesce , fresco o surgelato, da consumare non meno di due o tre volte alla settimana. Preferire il pesce azzurro (sardine, aringa, acciughe, sgombro, etc.) e il salmone per l’alto contenuto di acidi grassi omega 3.
  • Olio extravergine d’oliva , da usare a crudo e con moderazione (dosare con il cucchiaino, non versare direttamente dalla bottiglia). Favorisce la regolarità intestinale e contiene acidi grassi molto digeribili.
  • Acqua , bere almeno 1,5-2 litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua oligominerale naturale, ma vanno bene anche tisane e infusi non zuccherati oppure il brodo vegetale).

Diverticolosi e complicanze: consigli pratici

  • Praticare regolarmente attività fisica (es. camminare almeno 20-30 minuti al giorno e fare ginnastica). L’esercizio fisico costante aiuta a mantenere tonici i muscoli della parete addominale, migliora la motilità intestinale e riduce il ristagno di feci nei diverticoli. Consigliati un minimo di 150 minuti a settimana, ottimali 300 .
  • Raggiungere un peso corporeo adeguato alla propria altezza. In caso di sovrappeso od obesità,è bene eliminare i chili di troppo attraverso la regolare attività fisica e una dieta adeguata. Per aiutarti a raggiungere questo obiettivo puoi iscriverti a questo programma di controllo del peso completamente gratuito, che ti fornisce gustosi menu della tradizione italiana personalizzati per le tue calorie giornaliere ed equilibrati in nutrienti. Se preferisci non mangiare carne né pesce, puoi provare la versione latto-ovo-vegetariana .
  • Sia in caso di diverticolosi che in presenza di diverticolite, è importante smettere di fumare in quanto è un fattore di rischio della malattia.
  • Assumere apporti adeguati di vitamina D . Il ruolo di questa vitamina liposolubile nella malattia diverticolare è stato studiato a lungo e valori ottimali sono necessari per la sua prevenzione. Pertanto, se ne raccomanda un giusto apporto giornaliero, da raggiungere soprattutto esponendosi al sole , oppure si può ricorrere ad un’eventuale supplementazione (prescritta dal medico curante) se viene riscontrata la sua carenza nella dieta.
  • I probiotici possono avere un ruolo protettivo nella prevenzione delle recidive di diverticolite. Tuttavia, la loro assunzione deve essere concordata con il proprio medico curante.
  • Durante il pasto serale, per incrementare l’apporto di fibre e di acqua, è bene abituarsi a consumare minestroni e passati di verdure . L’aumento del consumo di fibra può determinare un temporaneo aumento del meteorismo, ma tale effetto è destinato a scomparire nel giro di qualche settimana. Il meteorismo indotto dal consumo di fibra si può ridurre con le seguenti strategie:
  1. Aumentare gradualmente l’introduzione di fibra (limitando cavolfiori e broccoli).
  2. Aumentare contemporaneamente il consumo di acqua.
  3. Incrementare l’attività fisica.

Collaborazione scientifica:
Dott.ssa Laura Iorio , medico specializzato in Scienze dell’Alimentazione.

Chi soffre di diverticoli può mangiare le fette biscottate?

Pertanto: È consigliabile consumare pasta di piccolo formato, come riso o pastina, ma anche crema di riso, pane tostato e/o fette biscottate perché sono più digeribili.

Quali sono i formaggi che si possono mangiare con i diverticoli?

ALIMENTI CONSIGLIATI O PERMESSI NELLA DIVERTICOLITE Possono essere tuttavia assunti latticini a ridotto contenuto di lattosio quali lo yogurt, o contenente lattosio in quantità trascurabili, come il parmigiano.

Chi soffre di diverticoli può mangiare le uova sode?

Sono consentiti gelati, sorbetti, uova, zucchero e miele. Si pone un problema sofisticato: i sintomi sono legati ai diverticoli (malattia diverticolare) ovvero i diverticoli sono piccoli e di scarso rilievo e i sintomi rientrano nel disturbo funzionale di intestino irritabile?

Chi soffre di diverticoli può mangiare la marmellata?

Limitare il consumo di zuccheri semplici (zucchero, dolci, bevande zuccherate) soprattutto alla sera. Utilizzare in quantità controllata i prodotti dolci da spalmare sul pane o sulle fette biscottate (quali marmellate, confetture di frutta, miele e creme).