Sensore temperatura condizionatore casa dove si trova

Il climatizzatore è un prezioso alleato, sia durante l’estate, sia nel periodo invernale. Infatti, senza l’aiuto di un condizionatore o di un climatizzatore, sarebbe difficile contrastare l’afa e l’umidità, che potrebbero accumularsi nelle pareti della nostra casa.  Uno degli obiettivi principali di condizionatori e climatizzatori è proprio quello di dare sollievo da calore o freddo eccessivo. Tuttavia, bisogna usare questi sistemi di raffrescamento con consapevolezza e con moderazione. Impostando una temperatura inadeguata (troppo caldo o troppo freddo) si corre il rischio di consumare una quantità eccessiva di energia elettrica, ricevere bollette con costi indesiderati e mettere a repentaglio la propria salute.

Nel corrente articolo parleremo di due temi fondamentali. Inizieremo spiegando come verificare che il condizionatore stia funzionado a una temperatura ideale. Ci concentreremo poi sulla corretta impostazione del condizionatore/climatizzatore per capire quale sia la temperatura ideale di funzionamento.

Temperatura ideale del condizionatore: come verificarla

Negli ultimi anni, si sta sempre più diffondendo la tendenza ad installare negli edifici dei sensori di controllo dei parametri della qualità dell’aria (es. temperatura, umidità, etc). Tutto questo è importantissimo per assicurare una climatizzazione ottimale. Non dimentichiamoci però che il corpo umano, tramite la pelle, è il miglior dispositivo di controllo di tutte queste condizioni! In ogni caso, la prima cosa da fare è porre attenzione ai segnali che esso ci dà. Facciamo un semplice esempio: se stiamo lavorando in un ufficio e sentiamo che l’aria ricevuta sulla parte superiore del corpo è troppo fredda, probabilmente i condizionatori presenti in quel determinato luogo stanno funzionando a una temperatura troppo bassa e sarebbe opportuno alzarla di qualche grado.

Telecomando per la gestione

I condizionatori moderni sono dotati di un telecomando per la gestione e il controllo. I climatizzatori addirittura danno all’utente la possibilità di agire non solo sulla temperatura, ma anche su altri fattori determinanti la qualità dell’aria interna. Per esempio, su molti di essi esiste la funzione di umidificazione, comoda in inverno quando percepiamo aria troppo secca all’interno della casa. A seconda del modello di climatizzatore, sarà presente sul telecomando un tasto con cui l’utente può specificare, in percentuale, il tasso di umidità desiderato. Sarà poi la macchina ad occuparsi, tramite i processi interni, di raggiungere il livello di umidità richiesto. Oltre alla gestione dello split, il telecomando dovrebbe mostrare sul display, anche la temperatura presente in ambiente. Sarebbe buona norma controllare almeno due o tre volte durante l’arco della giornata la temperatura dell’ambiente che frequentiamo, per renderci conto se il condizionatore sta funzionando in modo ideale ed ottimale.

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Esempio di telecomando per la gestione ed il controllo di un condizionatore

Qual è la temperatura ideale di un condizionatore?

Prima di dare consigli basati sulla nostra esperienza, vorremmo fornire dei dati estratti da normative regionali. Per esempio, la Regione Lombardia ha emanato una delibera in cui si enunciano le disposizione per l’esercizio, il controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici. Il documento a cui si fa riferimento  è la Deliberazione N° X/ 1118. Al punto 8 del testo vengono definiti chiaramente i limiti di esercizio degli impianti termici e delle temperature in ambiente. Questi limiti vengono fissati in base alla media delle condizioni metereologiche in Lombardia.
Durante il funzionamento dell’impianto termico nella stagione estiva, la media ponderata delle temperature dell’aria non deve essere inferiore di 26° C  – 2° C di tolleranza per tutte le categorie di edifici.
La delibera specifica poi che il mantenimento della temperatura dell’aria negli ambienti, entro i limiti fissati, è ottenuto con accorgimento che non comportino lo spreco di energia.

Ciò che Petalo consiglia

Dalle disposizioni fissate dalla normativa della Regione Lombardia è intuibile che gli split di un condizionatore dovrebbero raffrescare l’ambiente della nostra casa fino ad una temperatura di 24° C e non più bassa. La nostra esperienza pratica conferma quanto previsto a livello normativo. Infatti, a nostro parere, questo valore è ottimale per un corretto raffrescamento dell’aria interna. Ciò che consigliamo ai nostri clienti è di impostare una temperatura inferiore di massimo 6°C a quella esterna. Facciamo un esempio concreto considerando le condizioni climatiche del Nord Italia, area di nostro interesse per le installazioni. Nei mesi fra giugno ed agosto, una temperatura di 30° C può essere considerata una temperatura alta. Impostando il condizionatore a un valore inferiore di 6° C raggiungeremmo esattamente i 24° (ossia il limite massimo).

Questa differenza di temperatura è ideale per evitare costi elevati in bolletta, oltre che uno sbalzo termico elevato dal clima interno al clima esterno. Infatti, ciò che mette a repentaglio la nostra salute durante l’estate, sono proprio gli sbalzi di temperatura. Quante volte ci è capitato di camminare per strada nel mese di agosto, con un clima afoso e torrido, e dopo poco entrare in un supermercato dove l’aria condizionata è usata in maniera sproporzionata? Questo fenomeno, molto spesso, ci porta a contrarre malanni come raffreddore, tosse e mal di collo. Per evitare tali inconvenienti è sufficiente impostare il condizionatore in modo da non creare una differenza termica, tra interno ed esterno, troppo alta.

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E per la climatizzazione invernale?

Una volta il condizionatore veniva utilizzato solamente per rinfrescare la temperatura durante la stagione estiva. Oggi, con l’avvento della tecnologia della pompa di calore, queste macchine possono essere utilizzate anche d’inverno per contribuire al riscaldamento dell’ambiente interno. Anche in questo caso, facciamo riferimento alla Deliberazione N° X/ 1118 della Regione Lombardia, per darvi un’idea di quale dovrebbe essere la temperatura ideale da impostare.

In questa normativa viene specificato che, durante il funzionamento dell’impianto termico per la climatizzazine invernale, la media ponderata delle temperature dell’aria non può essere superiore ai seguenti valori:

  • 18° C + 2° C di tolleranza per gli edifici adiviti ad attività industriali, artigianali e assimilabili;
  • 20° C + 2° C di tolleranza per tutti gli altri edifici.

Anche in tale caso, prendendo in considerazione un edificio adibito ad uso domestico, una temperatura interna massima di 22° C è più che ragionevole per ottenere un’ottima qualità dell’aria interna. Se le nostre esigenze ci portano a richiedere temperature più alte, dovremmo provare ad indossare indumenti più caldi prima di fiondarci sul termostato/telecomando per innalzare la temperatura di riscaldamento. Bisogna anche considerare che, una temperatura troppo alta, porta ad avere aria troppo secca all’interno delle camere, che sicuramente non è positiva per il nostro sistema respiratorio.

Ricordiamo poi che l’applicazione di questi comportamenti, oltre a tutelare la nostra salute, sono volti a diminuire i consumi energetici degli edifici. I benefici saranno molteplici: sia al portafoglio (per via del conseguente risparmio economico), sia all’ambiente, sia alla salute!

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Petalo: condizionamento e climatizzazione

Noi di Petalo, ormai da anni, ci siamo specializzati nel settore del condizionamento e della climatizzazione. Se hai specifiche esigenze in questo campo puoi affidarti a noi per un servizio completo, che andrà dalla consulenza preliminare fino all’installazione di questi sistemi. Inoltre, siamo attivi in questo campo con un servizio di manutenzione, per tutte le persone che hanno già installato un condizionatore o un climatizzatore e riscontrano delle problematiche. Per qualsiasi esigenza quindi, non esitare a contattarci!

Quali sono i sensori di temperatura?

I sensori di temperatura sono dispositivi che rilevano e misurano le variazioni di temperatura dell'aria o della temperatura superficiale di liquidi e solidi. Sono spesso trasduttori, perché trasformano la grandezza temperatura in grandezza elettrica.

Chi controlla la temperatura dei condizionatori?

Condizionatori: ecco le sanzioni Questa operazione dovrebbe portare a un risparmio che oscilla tra 2 e 4 miliardi di metri cubi. I controlli saranno effettuati dagli ispettori del lavoro.

A cosa serve il sensore di temperatura?

Il sensore temperatura liquido di raffreddamento fornisce informazioni alla centralina del motore sulla temperatura di esercizio del motore in modo da poter adattare conformemente la quantità di carburante e il punto di accensione.

A cosa serve il sensore temperatura abitacolo?

Infatti, questo sensore, essenziale per il buon funzionamento del climatizzatore automatico, riesce a rilevare la temperatura grazie ad una ventolina che aspira l'aria dall'abitacolo e la manda contro il sensore stesso.