Carta di credito ubi banca intesa san paolo

la fusione

di Fabrizio Massaro10 aprile 2021

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Le carte di credito

� possibile continuare ad utilizzare la carta di credito Ubi Banca fino al 31 dicembre 2021 o fino al 30 giugno 2021 se la carta � utilizzata prevalentemente tramite firma dello scontrino, oppure fino alla sua naturale scadenza, se precedente.
A partire dal 12 aprile non sar� pi� disponibile il servizio di multicanalit� di Ubi (�Qui Ubi�). La lista completa dei servizi e delle funzioni � stata comunicata ai clienti lo scorso 15 gennaio.

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Dal 12 aprile Ubi Banca è diventata Intesa Sanpaolo. Ci sono stati quindi cambiamenti per le carte di credito e le altre carte di pagamento ma anche per il conto corrente, i mutui e l’Iban per l’Inps. Ad esempio il conto “Ubi conto Qubi” ha preso il nome di Xme Conto Ubi ed il numero verde per bloccare le carte è cambiato. In pratica i prodotti della vecchia banca si sono unificati con quelli della nuova. Chi vorrà, comunque, potrà cambiare banca ma le differenze non risultano eccessive. Ecco maggiori info in merito.

Cosa cambia da aprile per i clienti di Ubi Banca Intesa

Da aprile 2021 cambiano le condizioni contrattuali e il nome di alcuni prodotti per i clienti Ubi Banca Intesa Sanpaolo. Per quanto concerne le carte di debito/prepagate emesse da Ubi ora il numero per bloccarle sarà l’800.30.33.03. Per le carte di credito Ubi banca Intesa, invece, l’800.50.

02.00.

Chi invece ha un mutuo o un prestito con Ubi Banca dovrà stare tranquillo in quanto non cambierà nulla. Il pacchetto dei mutui gestito dalla vecchia banca, infatti, sarà preso in carico dalla nuova per cui il cliente dovrà solo pagare le rate come faceva prima.
Per quanto riguarda le carte di credito dal 1° gennaio 2022 quelle Hybrid/Libra e quelle Kalia non esisteranno più. Al momento si potranno usare ma poi dovranno essere rimpiazzate con nuove carte. Anche la carta di debito Libramat abbinata al conto corrente si potrà usare dopo il 12 aprile. Qualora venga smarrita o deteriorata, però, non verrà più emessa. Sarà quindi necessario sceglierne una di Intesa.
Infine per la prepagata Enjoy per effettuare le ricariche ora sarà necessario utilizzare un nuovo codice utente.

Lo si troverà sul sito ufficiale di Intesa Sanpaolo alla sezione dedicata. In alternativa si potrà chiamare il numero verde della nuova banca che è 800.30.33.03. Si ricorda che per i pagamenti in modalità online non servirà più l’sms o il token e che quando la carta scadrà, verrà sostituita con quella Superflash.

Ubi Banca in Intesa Sanpaolo: Iban Inps

L‘Inps sulla sua pagina ufficiale spiega che Ubi Banca dal 12 aprile è stata incorporata con Intesa Sanpaolo. Tutti i correntisti della vecchia banca quindi avranno un nuovo codice Iban. Chi beneficia di una prestazione non pensionistica ed ha un conto che transita in Intesa dovrà comunicare la variazione dell’Iban. Ciò mediante i sistemi telematici Inps: sarà solo necessario inserire il nuovo Iban per avere la certezza che i pagamenti vengano disposti correttamente. In ogni caso l’Inps, ancora per dodici mesi, continuerà a disporre i pagamenti sulle vecchie coordinate bancarie. Per chi percepisce la pensione, invece, non cambierà nulla.
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Il 12 aprile 2021 si realizzerà definitivamente la fusione per incorporazione di Ubi Banca in Intesa San Paolo. Una fusione decisa nel corso del 2019 ma che, per ragioni di concorrenza volute dall'Antitrust, ha già visto una parte dei clienti Ubi Banca essere trasferiti a banca Bper nello scorso mese di febbraio. Ora è la volta dei restanti correntisti di Ubi (la maggioranza) i quali hanno già ricevuto una comunicazione firmata Ubi Banca e Intesa San Paolo nella quale si informa della fusione. Ma che cosa significa per i correntisti Ubi Banca e che cosa cambia dal punto di vista pratico? 

Operativamente il 12 aprile i conti correnti dei restanti clienti Ubi Banca saranno trasferiti sul sistema informatico di Intesa San Paolo. Questo significa anche che ci sarà un'integrazione completa degli sportelli bancari: ovvero i clienti Ubi (ma anche quelli di Intesa) potranno recarsi indifferente in una agenzia bancaria Ubi Banca o in una Intesa San Paolo. 

Cambiano le condizioni

Sempre il 12 aprile, però, saranno unificate anche le condizioni contrattuali dei prodotti delle due banche. La comunicazione che i clienti hanno ricevuto, di fatto è anche una proposta di modifica unilaterale di contratto che ha causato già dal 1° aprile per i clienti Ubi Banca un cambiamento delle condizioni economiche di conti correnti, carte di credito e di debito, prepagate e altro. In alcuni casi le condizioni però, queste condizioni sono peggiorative: vale quindi la pena valutare bene se è il caso di cambiare banca alla ricerca di prodotti migliori o restare con l'ex Ubi banca, ormai Intesa San Paolo.

Ma cosa può fare chi sceglie di cambiare? Si può andar via senza alcuna spesa? Che cosa prevede la normativa in questi casi? Ecco alcuni consigli.

Modifiche unilaterali: per la legge sono regolari

Secondo le norme del Testo unico bancario la banca può variare unilateralmente le condizioni di un rapporto bancario (conto, carte, libretto, ecc) rispettando una determinata procedura altrimenti le variazioni non saranno valide.

  1. Si deve inviare una comunicazione personale ad ogni cliente. Per questo i clienti Ubi Banca dovrebbero aver ricevuto per tempo una comunicazione cartacea, ma è valida anche unacomunicazione attraverso l’home banking. Intesa San Paolo ha spedito le comunicazioni il 15 gennaio 2021 e le variazioni sono operative tra il 1 aprile e i 12 aprile.
  2. La variazione proposta deve avere un giustificato motivo: nel caso che stiamo raccontando il motivo è quello della fusione per incorporazione della banca. Un motivo valido.
  3. La variazione deve essere comunicata con preavviso di almeno due mesi e in questo periodo il cliente può recedere senza penali alle vecchie condizioni. Inoltre, nel caso che stiamo descrivendo è previsto che a giugno 2021 i clienti ricevano un documento di sintesi riassuntivo delle condizioni e che entro il 31 luglio 2021 possano recedere alle vecchie condizioni.

Sei un cliente Ubi Banca e non sei stato avvisato di questo cambiamento nei modi e nei tempi corretti dalla banca? Ricordati che per i soci Altroconsumo è sempre a tua disposizione il nostro servizio di consulenza al numero 02.6961580 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13. 

Cosa cambia da aprile

Ma cosa cambia nello specifico per i clienti Ubi Banca? Per prima cosa cambiano le condizioni contrattuali e la maggior parte della documentazione ricevuta dai correntisti è di questo tipo. E poi ci sono anche cambiamenti di nome dei prodotti; ad esempio il conto Ubi Conto QUbì cambia nome in Xme Conto Ubi.

Cambiano anche i numeri per il blocco delle carte emesse da Ubi Banca, che ora saranno:

  • Per le carte di debito e prepagate 800303303
  • Per le carte di credito 800500200

Invece, per tutti coloro che hanno un mutuo o un prestito non cambia nulla. Il pacchetto mutui prima gestito da Ubi Banca sarà ora gestito da Intesa San Paolo, ma per i clienti non ci sono cambiamenti: continuerai quindi a pagare le rate del tuo finanziamento esattamente come prima.

Carte di pagamento e altri cambiamenti

Altri cambiamenti arriveranno nei prossimi mesi e riguarderanno prevalentemente le carte di pagamento. Dal 1 gennaio 2022 le carte di credito Hybrid o Libra e le carte Kalia emesse da Ubi banca non esisteranno più e dovranno essere sostituite con nuove carte.  Fino a quel momento potranno essere ancora usate ma non possono essere riemesse (quindi in caso di furto o smarrimento saranno emesse nuove carte Intesa San Paolo). Già dal 1° aprile però non si possono più richiedere nuove rateizzazioni.

La carta Libramat, carta di debito del circuito Bancomat abbinata ai conti correnti potrà essere usata anche dopo il 12 aprile 2021 ma come le carte di credito anche questa carta non potrà essere riemessa se si deteriora, non funziona più, oppure è persa o rubata. In questi casi bisognerà quindi scegliere una carta di debito Intesa San Paolo

Chi ha una carta prepagata Enjoy, dal 12 aprile 2021 per fare le ricariche dovrà usare il nuovo codice utente che sarà disponibile nella sezione online del sito di Intesa oppure contattando il numero 800303303. Per i pagamenti online si dovrà usare il servizio a distanza e non più l’sms o il token. Alla scadenza o in caso di sostituzione la carta Enjoy sarà sostituita con una carta Superflash, Enjoy Università con Flash Up Studio, carta Like con una carta Flash.

Cosa fare se tutto questo non ti sta bene 

In pratica i prodotti Ubi Banca si unificano con quelli di Intesa San Paolo e questo potrebbe essere il momento per chiudere i rapporti e cercare altrove condizioni migliori. In realtà i prodotti delle due banche erano comunque in media cari e non ci saranno cambiamenti eccessivi. Ma questo è il momento buono per cercare condizioni migliori che sul mercato esistono. Per trovare le offerte più convenienti ci sono i nostri servizi di comparazione online di carte di credito, carte prepagate e conti correnti.

Risparmiare si può: facciamo i conti

Proviamo a fare qualche esempio del risparmio che si può ottenere scegliendo i prodotti più conveniente secondo i nostri comparatori online.

  • Conto corrente. Per una famiglia con operatività media che ha un conto cointestato con doppio accredito dello stipendio, fa bonifici verso altre banche (circa 10 in un anno), paga la rata del mutuo con addebito diretto sul conto, fa prelievi su atm altre banche (12 in un anno), ha una giacenza media di 4500 euro, ci son tre prodotti che hanno un costo totale annuo pare a zero: Ing Conto Corrente Arancio (Modulo Zero Vincoli), Conto Easy di Credit Agricole, conto Quick di Banca Popolare di Bari. Il costo medio sui 400 prodotti della nostra banca dati è di circa 70 euro. Di certo c’è margine di miglioramento visto che UbiConto costa 88,99 euro l’anno e Xme Conto di Intesa San Paolo 124 euro. Anche se oggi i correntisti Ubi mantengono le loro condizioni economiche nel futuro il costo sarà uguale a quello dei correntisti Intesa San Paolo.
  • Carta prepagata. Profilo per shopping online 2 ricariche al mese. Ci sono tante carte prepagate che costano per il nostro profilo zero: Db Contocarta di Deutsche Bank, OvalPay di Banca5, Hype Start di Banca Sella. Il costo medio per i 140 prodotti della nostra banca dati è 54,30 euro. I prodotti Enjoy hanno un costo compreso tra i 54,30 euro e i 113 euro l’anno. Superflash di Intesa San paolo costa 49,90 euro l’anno.
  • Carta di credito. Profilo di utilizzo, spending 4500 euro, 12 e/c online, prelievi valuta per 200 euro, 3 utilizzi estero per 500 euro. I migliori prodotti sono per i soci Altroconsumo la carta Altroconsumo costo totale annuo 20 euro, carta Blu American Express costo totale annuo 34,30 euro, Carta Ego di Credem costo totale annuo 49 euro. La carta Hybrid costa 76,75 euro l’anno e la carta Classic di Intesa San Paolo 78 euro l’anno. Il costo medio dei 90 prodotti della nostra banca dati è 73,45 euro.

Cosa cambia da UBI a Intesa Sanpaolo?

Fusione Ubi-Intesa Sanpaolo, cosa cambia per i clienti? In primis, i conti ex Ubi Banca che migreranno verso Intesa Sanpaolo avranno un nuovo codice Iban. Gli accrediti, inclusi quelli continuativi come gli stipendi e le pensioni, saranno reindirizzati direttamente verso le nuove coordinate di Intesa.

Quanto costa la carta di credito UBI Banca?

Costi e limiti delle carte UBI Quota associativa annua (Euro 45,00 per carta Libra Classic e Euro 60,00 per carta Hybrid) Costo di emissione della carta Euro 10,00. Costo di rinnovo della carta a fine validità Euro 10,00. Duplicazione PIN Euro 1,00.

Cosa è successo a UBI Banca?

Addio a UBI Banca: da lunedì 12 aprile il sistema delle banche italiane cambia faccia. Proprio oggi si è realizzata infatti la fusione societaria di UBI Banca in Intesa Sanpaolo. Nelle vecchie filiali UBI anche le insegne sono cambiate e sono diventate BPER Banca.

Quanto costa fare la carta di credito con Intesa Sanpaolo?

Costi e Limiti · Canone mensile per la carta di credito principale pari a 7,50 euro, ossia 90 euro annuali, più 3 euro al mese per la carta aggiuntiva (36 euro all'anno) e altri 3 euro per la carta aggregata (36 euro annuali).