Creatività e apprendimento esempio di traccia svolta

Tema sulla creatività, innovazione e descrizione delle tre categorie intellettive (3 pagine formato doc)

TEMA SULLA CREATIVITA'

La creatività. La psicologia e le altre scienze sociali si sono interessate, soprattutto negli ultimi tempi, allo studio della creatività.

Esse hanno dimostrato come la creatività sia un’attitudine che non appartiene soltanto agli artisti e ai ricercatori scientifici oppure alle persone intelligentissime e geniali, ma è presente in tutti gli esseri umani.
La creatività è difficile da definire.

Essa suppone di organizzare la realtà sempre in forme diverse. È perciò creativo, non solo chi in rapporto a se stesso e agli altri sia originale e sappia utilizzare le proprie conoscenze, riorganizzandole continuamente per superare le difficoltà, ma anche chi, sentendosi libero da ogni limite, sia capace di utilizzare tutte le risorse a propria disposizione per risolvere i problemi che, di volta in volta, si presentano.
Il soggetto creativo intrattiene, in ogni modo, con la società un rapporto conflittuale; essendo costui quasi sempre un soggetto rivoluzionario, spesso le società tendono a reprimere le sue istanze creative. Secondo Freud ci sono due tipi principali di processi che regolano le idee: processi primari e processi secondari. I primi, sono liberi dalla logica, mentre, i secondi, sono strettamente razionali e logici.

Tesina di maturità sul genio e creatività

TEMA SULLA CREATIVITA' E INNOVAZIONE

Il processo primario, che permette di mettere insieme delle idee apparentemente del tutto distinte, è fermamente respinto dalla maggior parte delle persone.
Negli ultimi decenni alcuni studiosi hanno cercato di mettere a punto le tecniche per la misurazione della creatività. Lo sviluppo di questo settore si è avuto soprattutto grazie al lavoro dello psicologo J.P Guilford. Egli dichiarò che il pensiero poteva essere convergente e divergente. Il pensiero convergente è quel tipo di percorso mentale che ci permette di trovare la soluzione giusta (tramite regole già apprese). A volte però, quando le soluzioni possono essere più di una, seguiamo altri percorsi, usiamo, cioè, una strategia dinamica e rapida di pensiero: il pensiero divergente (creativo). Lo psicologo,inoltre, elaborò un modello di struttura dell’intelligenza, a forma di parallelepipedo tridimensionale, in modo tale che ogni tipo di pensiero può essere collegato con tutti gli altri elementi dell’intera struttura.

Tema sulla creatività e intelligenza di un bambino

CREATIVITA' E INNOVAZIONE

All’interno di questa struttura, Guilford, distingue tre categorie intellettive:
1.    le operazioni mentali;
2.    i prodotti (operazioni mentali applicate ai contenuti);
3.    i contenuti.
Il pensiero divergente e caratterizzato dai seguenti fattori:
-    l’originalità: capacità di realizzare cose nuove;
-    la pertinenza: capacità di trovare soluzioni che non sono bizzarre o prive di senso;
-    la fluidità: capacità di staccarsi da schemi di pensiero abituali;
-    la flessibilità: capacità di utilizzare gli oggetti in modo inconsueto ma plausibile;
-    l’elaborazione: capacità di sviluppare la propria produzione in maggiori dettagli e in più elevati livelli di analisi.

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Come promuovere la creatività a scuola?
Secondo uno dei più autorevoli psicologi del ‘900, Joy Paul Guilford, una delle pecche della scuola è quella di trascurare la creatività e il pensiero divergente. Ad essere favorito solitamente è il pensiero convergente, quello logico, razionale, che fa si che i ragazzi rispondano alle domande degli insegnanti in maniera riproduttiva, senza una critica e una ricerca personale. Il principio è che ad una domanda A vi sia una risposta A, ad una domanda B una risposta B ecc.
Invece il pensiero divergente, irrazionale e produttivo fa emergere la creatività dell’alunno. Una mente pensante potrà dare ad una domanda A anche una risposta B, C, D, ecc.
Lo sviluppo del pensiero creativo è una competenza molto importante nel percorso formativo dello studente e dovrebbe assumere un ruolo rilevante anche all’interno della scuola, perché permette ad ognuno di non ragionare come “robot” ma come individuo. Chi non ragiona in maniera creativa non sarà in grado di sviluppare una buona personalità in futuro.

Inoltre le attività che stimolano la creatività possono essere una buona risorsa anche dal punto di vista dell’inclusione perché i bambini con difficoltà nell’apprendimento si potrebbero rivelare abili nelle attività proposte e sperimentare un successo che solitamente a scuola non riescono a raggiungere. L’attività in gruppo può essere un buono strumento per favorire l’inclusione e la collaborazione dei bambini, oltre che costituire un modo per ampliare la capacità di pensiero.

Anche un altro grande psicologo del ‘900, recentemente scomparso, Jerome Bruner parla dell’importanza della creatività a scuola. Per lui entrambi i pensieri vanno usati in maniera equa ed è sbagliato nell’ambito dell’educazione ricompensare solo le risposte «giuste» e a penalizzare quelle «sbagliate». Fare questo rende i bambini riluttanti ad azzardare soluzioni nuove o originali. Questo non significa certo che non teniamo in considerazione la precisione, perché l’atto creativo implica la verifica e la valutazione. La soluzione se fallisce deve essere scartata, anche se il bambino può nondimeno essere lodato per lo sforzo immaginativo compiuto.

Alla luce di queste considerazioni gli insegnanti, quale che sia la loro materia, devono essere consci delle opportunità di incoraggiare la creatività a scuola e ricompensare piuttosto che demotivare.
Il focus dell’insegnante creativo deve centrarsi sullo sviluppo, per lo studente, di un approccio verso la risoluzione di problemi (problem solving), promuovendo e valutando il pensiero creativo e la diversità di opinione. Esistono strategie centrate sullo studente che possono coinvolgere la creazione di concetti e nuove idee, obiettivi e interessi condivisi, confronti, attivi scambi di opinioni in piccoli gruppi.

Una caratteristica fondamentale del pensiero creativo è la flessibilità, cioè la capacità di passare da una categoria di idee a un’altra in modo da sviluppare idee flessibili.
Un’attività che può essere organizzata a scuola utile per sviluppare questa caratteristica è la proposta di oggetti differenti ai bambini con la richiesta di individuare nuovi utilizzi per ciascun oggetto in situazioni differenti; per facilitare il lavoro si possono proporre già alcune situazioni e chiedere come si potrebbero utilizzare gli oggetti proposti in ciascuna situazione. In questo modo i bambini sono stimolati a pensare a utilizzi differenti e rendono più flessibile il loro pensiero, capendo che la funzione di un oggetto non è solo quella più comune.

Un altro elemento che aiuta a sviluppare il pensiero creativo è l’utilizzo di materiali differenti come colori, costruzioni, materiali da manipolare, ecc; l’insegnante può iniziare a utilizzare i materiali a disposizione offrendo spunti ai bambini che poi possono scegliere in modo autonomo il materiale che preferiscono.

Per svolgere attività di questo tipo è fondamentale che l’insegnante crei il giusto clima in classe; ogni bambino deve sentirsi libero di esprimersi ed è fondamentale stimolare il coinvolgimento e l’attenzione di tutti. L’insegnante deve trovare il giusto equilibrio tra l’essere una guida e un punto di riferimento per i suoi alunni e il lasciare loro lo spazio e l’indipendenza necessari per sviluppare le loro idee in modo originale.

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Fonte: https://www.direfareinsegnare.education/

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Quali sono i fattori che influenzano creatività e pensiero divergente?

La fluidità: ossia la quantità di idee prodotte, senza fare riferimento alla loro qualità La flessibilità: ossia la capacità di passare senza “perdere il filo” da un'idea all'altra. L'originalità: ossia la capacità di trovare idee insolite. L'elaborazione: ossia la capacità di approfondire fino in fondo la propria idea.

Perché è importante promuovere il pensiero creativo a scuola?

Arte e creatività svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo infantile e possono condizionare la futura vita adulta dei bambini. Numerosi studi hanno dimostrato che stimolare la creatività nella scuola dell'infanzia aiuta loro a sviluppare numerose capacità e a migliorare la loro autostima.