Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da un'eccessiva quantità di glucosio nel sangue. Show
Diabete mellito: cos'è?Il diabete mellito è una malattia cronica caratterizzata da un'eccessiva quantità di zucchero (glucosio) nel sangue. Tale condizione è causata da un difetto di funzionalità o di produzione, da parte del pancreas, di insulina, un ormone che ha il compito di regolare il livello di glucosio nell’organismo. Attualmente si distinguono due diverse forme principali di diabete: Diabete di tipo 1 e Diabete di tipo 2. Diabete di tipo 1Il diabete di tipo 1, chiamato anche diabete giovanile per la sua predisposizione a svilupparsi durante gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza, è una malattia autoimmune: il sistema immunitario, identificando le cellule del pancreas che producono insulina (cellule Beta) come estranee e dannose, è portato ad attaccarle e distruggerle. SintomiI sintomi legati a questo tipo di diabete sono generalmente i seguenti:
CauseAd oggi, le cause che determinano l’insorgere del diabete di tipo 1 non sono ancora state identificate. Ci sono, però, alcuni fattori che giocano un ruolo importante nella sua comparsa:
DiffusioneSecondo il Ministero della Salute, in Italia i pazienti affetti da diabete di tipo 1 sono circa 300.000, un numero che è destinato ad aumentare. L’incidenza di tale malattia in tutto il mondo, infatti, è in continuo aumento. TerapiaPer il diabete di tipo 1 attualmente non è ancora stata individuata una cura. Ci sono alcuni accorgimenti che aiutano a tenere sotto controllo i livelli glicemici del sangue, come una dieta equilibrata e una frequente attività fisica. Nel contempo, però, è necessaria l’assunzione quotidiana di insulina, per sopperire alla mancata produzione di tale ormone da parte del pancreas. 1) Terapia insulinica tradizionaleIl paziente si inietta l’insulina con una siringa o, molto più comunemente, con una penna per insulina. Tale terapia è effettuata utilizzando due tipi diversi d’insulina: ad azione lenta e rapida
Questa terapia ha lo svantaggio di non mimare l’azione fisiologica del pancreas, in quanto la somministrazione dell’insulina avviene in pochi momenti della giornata e non costantemente nel tempo come in un soggetto non affetto da diabete. 2) Terapia con microinfusore per insulinaIl microinfusore per insulina è un dispositivo che imita il funzionamento del pancreas, fornendo all’organismo 24 ore su 24 l’apporto necessario di insulina. In questo modo, il microinfusore riesce a controllare in maniera ottimale i livelli di glicemia nel sangue, garantendo l’apporto supplementare di insulina durante l’assunzione di cibo o secondo le necessità dell’organismo del paziente. Vuoi saperne di più sul microinfusore per insulina?Scopri: - chi può utilizzare un microinfusore - come utilizzare il microinfusore durante l'attività fisica - come utilizzare il microinfusore in relazione ai pasti - come viaggiare con il microinfusore Diabete di tipo 2Nel diabete di tipo 2, il pancreas riesce a produrre insulina ma o è insufficiente oppure non è utilizzata in modo ottimale dall’organismo. In entrambi i casi, questa condizione porta a un eccesso di glucosio nel sangue. SintomiI sintomi legati al diabete di tipo 2 sono generalmente i seguenti:
CauseSono state individuati diversi fattori scatenanti:
DiffusioneSecondo i dati diffusi dal Ministero della Salute, in Italia i pazienti affetti da diabete di tipo 2 sono il 5,5% della popolazione, ossia più di 3 milioni; a questo numero, già elevato, si aggiunge un altro milione di persone, a cui però non è mai stato diagnosticato. TerapiaLa terapia per il diabete di tipo 2 consiste, in genere, nell’adozione di una sana alimentazione e di un esercizio fisico costante. Se questi accorgimenti non sono sufficienti a controllare i valori glicemici, è necessario assumere dei farmaci orali, che riducono la glicemia in diversi modi: incrementando la sensibilità delle cellule all’insulina, aumentando la produzione dell’insulina, diminuendo l’assunzione del glucosio attraverso i pasti, stimolando ormoni con effetto opposto all’insulina o espellendo il glucosio agendo sul sistema renale. Solo nel caso in cui anche con tali farmaci non si riesca a ottenere un adeguato controllo glicemico, viene somministrata l’insulina. il diabete gestazionale colpisce le donne durante il periodo della gravidanza Il diabete gestazionaleIl diabete gestazionale è una forma di diabete che colpisce le donne durante il periodo della gravidanza. Durante la gestazione alcuni ormoni secreti dalla placenta contrastano l’azione dell’insulina: solitamente l’organismo della donna reagisce producendo insulina in quantità maggiore. Se il pancreas, invece, non riesce a rispondere a quest’esigenza, la glicemia aumenta, causando questa particolare forma di diabete. Circa il 4% delle donne gravide è interessato da questa condizione, che però tende a scomparire alla fine della gravidanza. Il diabete e le conseguenze sulla saluteLe conseguenze sulla salute derivanti dal diabete, sia di tipo 1 che di tipo 2, sono numerose. L’alto livello di glucosio nel sangue, oltre a creare problematiche immediate al paziente, è la principale causa di complicanze a lungo termine che limitano la vita del paziente e aumentano i costi del sistema sanitario nazionale. Le patologie correlate al diabete colpiscono le seguenti parti del corpo:
Il diabete nel mondoQuante persone diabetiche ci sono nel mondo?Secondo le stime dell’International Diabetes Federation, nel 2017 circa 429 milioni di persone soffrivano di diabete. Questo numero aumenterà notevolmente: si stima che raggiungerà circa 629 milioni entro il 2045. Chi soffre di diabete?Secondo le statistiche, la maggior parte delle persone affette di diabete ha dai 40 ai 59 anni d’età. Se guardiamo ai Paesi in cui il diabete è maggiormente diffuso, possiamo notare una notevole incidenza della patologia soprattutto in Asia e Medio Oriente. Prospettive per il futuroIl numero di persone affette da diabete di tipo 2 è in rapida crescita sia nei Paesi avanzati, sia in quelli che sono in via di sviluppo. Questo è dovuto principalmente a un’alimentazione squilibrata e a uno stile di vita sedentario, che conducono a obesità - una delle principali cause del diabete di tipo 2. Anche il numero di pazienti affetti da diabete di tipo 1 è in crescita: grazie allo sviluppo della terapia e delle conoscenze nell’ambito diabetologico, è possibile infatti garantire loro un’aspettativa di vita pari a quella di una persona sana. Il diabete in ItaliaVi siete mai chieste quante persone soffrono di diabete in Italia? La SID, Società Italiana di Diabetologia, ha recentemente pubblicato i dati dello studio ARNO: si tratta di un’analisi sull’evoluzione della patologia diabetica in Italia che incrocia dati provenienti da diverse fonti (farmaceutica territoriale, schede di dimissione ospedaliera e archivio delle esenzioni per patologia). I RisultatiI dati mostrano un aumento considerevole del numero di pazienti in Italia negli ultimi 20 anni, che oggi raggiunge la quota di 4 milioni. Questa evoluzione, legata principalmente all’aumento di casi di diabete di tipo 2, dipende da diversi fattori, tra cui l’invecchiamento della popolazione, che è il principale, e lo stile di vita. Quest’ultimo, in particolare, non va sottovalutato: una corretta alimentazione e una costante attività fisica sono sicuramente due fattori chiave per ridurre il rischio di incorrere in questa patologia. Si stima inoltre che ci sia circa un milione di italiani affetti da diabete a cui non è stato diagnosticato: la mancata diagnosi e cura della patologia già dalle prime fasi aumenta il rischio di complicanze a lungo termine. I costiNello Studio ARNO, inoltre, è emerso che il costo annuo sostenuto dal Sistema Sanitario per le persone diabetiche rispetto ai soggetti non diabetici della stessa età è più del doppio (2900€ vs 1300€). Tale costo è principalmente legato ai ricoveri in ospedale, alle visite specialistiche (di cui quelle diabetologiche sono una piccolissima parte) e ai farmaci diversi dagli anti-iperglicemici. Per i dettagli dello studio è possibile consultare il sito della SID al seguente link: http://www.siditalia.it/news/1751-14-11-2017-osservatorio-arno-diabete-il-profilo-assistenziale-della-popolazione-con-diabete Come si fa a capire se si ha il diabete mellito?Si pone diagnosi di diabete quando i livelli ematici di glucosio, rilevati dopo un digiuno di almeno 8 ore, sono superiori ai 126 mg.
Come riconoscere i primi sintomi del diabete?I sintomi comprendono:. Aumento della sete e bocca asciutta.. Necessità di urinare spesso.. Enuresi notturna (fare la pipì a letto). Mancanza di energia e stanchezza estrema.. Fame costante.. Perdita improvvisa di peso.. Vista offuscata.. Quali sono i campanelli d'allarme del diabete?Esistono, inoltre, veri e propri campanelli d'allarme a cui prestare molta attenzione: è il caso dell'aumento di quantità delle urine (poliuria) e della frequenza delle minzioni. Non vanno trascurati, poi, l'aumento della sete (polidipsia) e la maggiore sensazione di stanchezza (astenia).
Che dolori porta il diabete?Si manifesta con riduzione della forza muscolare, intorpidimento e formicolio agli arti, dolori a carattere urente o perdita indolore della sensibilità tattile, vibratoria, propriocettiva e/o termica.
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